In carne ed ossa

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<<Quindi, loro due erano->> disse Liam, ma io lo interruppi continuando la sua precedente frase.

<<Innamorati.>>

<<Il primo e vero amore.>> aggiunse Lydia, abbassando lo sguardo.

<<E poi? Che è successo?>> chiese Malia.

<<Beh...>>

Lydia continuò con il racconto.

Passarono mesi e Stiles e Megan erano più uniti che mai. Allison e Scott si misero insieme e Lydia, dopo aver lasciato Jackson, si aggiunse al branco.
In poco tempo diventarono inseparabili...fino a quando non morii Allison.

<<Ci avete già detto che l'ha uccisa.>> affermò Malia, sicura delle sue parole.

<<Lo sappiamo.>> risposi <<Ma c'è una parte che abbiamo omesso.>> aggiunsi.

<<E questa parte coinvolge particolarmente Stiles.>> affermò Lydia, riprendendo il racconto.

Dopo il funerale, Stiles salii la sua jeep e la guidò fuori da Beacon Hills, avendo bisogno di riflettere. Non poteva crederci. La sua ragazza aveva fatto questo al suo migliore amico, al branco e anche a lui. Aveva ucciso Allison davanti ai loro occhi.
La rabbia,
La delusione,
La tristezza.
La mente di Stiles venne completamente annebbiata da queste emozioni.
La ragazza che aveva per tanto tempo amato gli aveva spezzato il cuore...
D'improvviso, l'istinto prevalse alla ragione, facendo fermare la macchina in mezzo alla strada.
Stiles deglutii amaramente e svoltò subito a sinistra, parcheggiando la macchina all'esterno della foresta.
Scese dall'auto e, con una torcia, entrò al suo interno, completamente da solo.
Chiunque che non fosse stato ad almeno un chilometro da lì, non avrebbe sentito nulla se Stiles fosse stato in pericolo.
Dopo una decina di minuti persi a camminare all'interno senza una vera e propria meta, Stiles decise di fermarsi e di sedersi su di una roccia lì vicino.
Si trovava vicino al bordo di un precipizio, perciò, riuscii a vedere Beacon Hills illuminata dall'alto.
Nella sua mente si proiettarono ricordi con Megan: quello era il loro posto preferito.
Era il primo posto dove si erano detti le famose parole d'amore, dove avevano giocato da piccoli per la prima volta, dove Stiles la portava quando in cielo si vedevano le stelle, per il loro primo appuntamento e, soprattutto, dove erano sempre stati felici.
Stiles, il giorno che le disse per la prima volta di amarla, le regalò una collana che gli regalò tempo prima sua madre, sulla quale però aveva inciso le loro iniziali, dicendole che sua madre avrebbe voluto conoscerla e che, in questo modo, magari avrebbe potuto farlo in qualche modo.
Tutti quei ricordi che li vennero in mente lo fecero impazzire, tanto che prese la sua torcia e la buttò giù dal precipizio, seguita poi da alcuni sassi e pezzi di erba.
Era distrutto...
Emotivamente e fisicamente...
Si risedette sulla roccia, con le mani si copriva la fronte e con le unghie tratteneva le lacrime che cercavano di uscire.
<<Non è così che guardavamo le costellazioni.>> affermò una voce alle sue spalle, la quale lo fece voltare di scatto e per poco non cadde dalla roccia.
<<Megan?>> chiese confuso, credendo fosse solo un allucinazione.
<<In carne ed ossa.>> rispose la lupa sorridendo.
Stiles si alzò e Megan analizzò il suo sguardo: era cupo, furioso e deluso; non percepiva la benché minima emozione positiva. Sentiva solo odio e disprezzo.
<<Stiles io->>
<<Perché sei qui? Che cosa vuoi?>> chiese schietto Stiles.
<<Ti stavo cercando.>> rispose a sua volta.
<<Bene mi hai trovato. Ora che vuoi?>> chiese nuovamente il moro.
<<Stiles, lo so che ora mi odiano e...forse anche tu mi odi. Ma quello che ho fatto->>
<<E di questo che volevi parlarmi? Volevi giustificarti per quello che hai fatto ad Allison?!>> chiese Stiles, alzando leggermente il tono della voce.
<<Volevo spiegarti. Gli altri non mi ascolterebbero ma tu sì. So che lo farai.>> disse Megan, avvicinandosi di poco al moro.
Stiles ghignò <<E perché dovrei?>> chiede retoricamente <<Perché sono io Stiles. Sono la tua Megan.>> rispose, quasi sussurrando.
Gli occhi di Stiles si riempirono di lacrime, che tentò invano di trattenere <<La mia Megan non avrebbe mai ucciso una persona che amavo.>> una lacrima cadde dalla sua guancia.
<<Perché ci hai fatto questo? A Scott, agli altri...perché hai fatto questo a me?>> chiese Stiles, ormai piangendo.
Le sue lacrime contagiarono Megan, la quale si mise a piangere <<Stiles io non->>
<<PERCHÉ CI HAI FATTO QUESTO?!>> urlando Stiles, avanzando verso Megan, la quale indietreggiò spaventata.
Stiles vide la paura nel suo viso, anche se lei sapeva che non gli avrebbe mai fatto del male.
La guardò e, con il cuore spazzato, se ne andò, lasciandola lì sola.
Si aspettava di venire fermato da lei, ma l'unica cosa che gli disse prima che lui fosse troppo lontano era: <<Les âmes des tueurs ne meurent jamais.>>
Fu l'ultima volta che Stiles e Megan si videro...

<<'Les...cosa??>> chiese Liam confuso.

<<'Lea âmes des tueurs ne meurent jamais.'>> disse una voce proveniente dallo stipite della porta.

I quattro si girarono e videro un esile figura appoggiata ad esso, con un ciuffo di capelli castani e le braccia conserte.

<<Non sono mai riuscito a capirne il significato.>> aggiunse inoltre Stiles.

<<Da quanto tempo sei lì?>> chiese Malia all'umano.

<<Dalla parte della storia in cui io e Megan eravamo felici insieme, Allison e Scott si erano messi finalmente insieme e Lydia e Jackson si erano finalmente lasciati.>> rispose Stiles, andandosi a sedere sul braciolo del divano.

<<Amico, capisco che magari non dovevamo raccontarglielo però->> stavo dicendo a Stiles quando, quest'ultimo, m'interruppe.

<<No no no tranquilli. Va tutto bene. Meritavano anche loro di sapere di me e Megan...>> disse l'ultima frase con un filo di voce, come se quei ricordi fossero ormai irraggiungibili.

Vidi nel suo sguardo un velo di tristezza, così mi avvicinai a lui e gli misi una mano sulla sua spalla.

Sul viso di Stiles si creò un sorriso finto, che io notai subito ma feci finta di nulla per il suo bene.

<<Perciò...quante volte l'hai rivista poi?>> chiese Liam, rompendo il silenzio che si era creato nella stanza.

<<Solo quella volta. Per lo più se la vedevo in giro la evitavo o evitavamo. Megan non è più quella che conoscevamo ormai...>> gli rispose Stiles.

Malia, d'un tratto, si alzò di scatto dal divano, guardandosi intorno.

<<L'avete sentito anche voi?>> chiese Malia guardando Liam e me. Io e il Beta concentrammo il nostro udito e lo sentimmo.

<<Arriva qualcuno.>> dissi. Mi precipitai velocemente verso la porta e la aprii.

Mi ritrovai un ragazzo abbastanza giovane, moro, con un cartellino sulla maglietta: era un fattorino del McDonald che c'era in città.

<<Ordine per sei persone a nome...ehm... 'Stilinski'?>> disse il fattorino, leggendo il suo foglio. Sollevai gli occhi al cielo e mi voltai verso il mio amico, così come fecero anche gli altri.

<<Che c'è? Avevo fame, ok? Tutta questa situazione è stressante e un Crispy McBacon mi serviva!>> si giustificò il moro.

The Wolf's secret - Il segreto del lupo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora