The Wolf's secret - Il segreto del lupo

La veritá su Stiles e Megan

<<Ok, facciamo così: sedetevi e noi vi racconteremo tutto.>> propose Lydia.

I due ragazzi si guardarono e annuirono, andandosi poi a sedere nel divano difronte a me e la Banshee.

<<Bene, ehm...quando io e Megan eravamo bambini...>>

Stiles era il migliore amico di Scott e, pertanto, da piccoli Megan e quest'ultimo si vedevano quasi tutti i giorni.
Scott, Stiles e Megan divennero, in poco tempo, un gruppo molto unito fra loro.
Passarono ben undici anni e la loro amicizia non cambiò di una virgola. Erano uniti più che mai e nessuno li avrebbe mai separati.

<<Beh, non è una cosa così terribile.>> constatò Liam, interrompendo la storia.

<<Liam.>> lo richiamò Lydia <<Lascialo continuare.>> aggiunse.

Io ripresi il filo del discorso...

Dopo un po' di anni però, Scott si accorse che Stiles e Megan avevano un legame strano. Non capiva bene che cosa fossero, ma quegli sguardi non erano solo da buoni amici.
Decise di parlarne con sua sorella, con la quale aveva un rapporto meraviglioso. Era come una migliore amica, le voleva un mondo di bene e avrebbe fatto di tutto pur di proteggerla.
Quando ne parlò con lei, qualche giorno dopo che Deaton l'aveva salvata. Stava bene ed era diventata un lupo mannaro vero e proprio, anche se aveva ancora qualche piccolo problema nel controllarsi durante la luna piena.
Quando Scott affrontò il discorso con lei, quest'ultima gli confessò che erano un bel po' di anni ormai che le piaceva Stiles e che non avrebbe voluto dirglielo per paura che potesse arrabbiarsi con lei.
Scott le sorrise e l'abbracciò, dicendo che non doveva temere nulla perché non le avrebbe mai impedito di amare chi volesse.
Così, il giorno dopo, cercò di capire se fosse reciproco anche dalla parte di Stiles, il quale all'inizio negò, ma Scott sentii che stava mentendo, così alla fine lo ammesse.
Scott rimase entusiasta da ciò e gli propose, in vista del ballo scolastico, di accompagnarla e farle da cavaliere. Stiles all'inizio era titubante, non sapendo nemmeno come comportarsi con lei, ma alla fine accettò, eccitato di sapere come sarebbe stato andare al ballo con Megan McCall.

<<Tutto qui?>> chiese Malia, pensando che la storia fosse finita.

<<Assolutamente no. Da qui è meglio che continui io.>> rispose Lydia, guardandomi. Annuii e lei proseguii il racconto...

Era il giorno del ballo e Stiles era passato a prendere Megan, portandole una rosa rossa, sapendo che era il suo fiore preferito.
La portò al ballo con la sua jeep e, appena arrivarono, Stiles scese per primo e andò ad aprire la portiera a Megan, la quale sorrise a quel gesto.
Entrarono nella palestra, dove si sarebbe svolto il ballo, e videro Scott che, finalmente, aveva avuto il coraggio di parlare con la nuova ragazza, Allison...
Guardandosi intorno, notarono inoltre che Lydia pareva finalmente felice mentre ballava con Jackson, il che era molto positivo.
<<Beh, signorina Megan McCall, mi concederebbe questo ballo?>> chiese Stiles, facendo un piccolo inchino.
Megan si mise a ridere e gli porse la mano, rispondendo: <<Con vero piacere.>>
Stiles la condusse nella pista da ballo e, dopo pochi secondi, la musica si interruppe, facendo voltare tutti gli studenti verso la fonte della musica.
Stiles e Megan videro che Scott stava sussurrando qualcosa al dj, così lo osservarono e, quando lui si scese dal palco, partii un lento.
Tutti gli studenti si misero a ballarlo e Stiles e Megan si voltarono verso Scott, il quale prese Allison per mano e, guardandoli, disse: <<Divertitevi.>> facendo l'occhiolino.
Megan sentii tutto e Stiles, pur non avendo il super udito, riuscii a capire comunque cosa gli avesse detto l'amico.
Scoppiarono entrambi a ridere e, poi, Stiles guardò Megan, chiedendole il consenso. Lei rispose annuendo.
Così, Stiles poggiò le mani sulla sua vita e Megan le appoggiò dietro il collo di Stiles.
<<Lo ha fatto apposta vero?>> chiese Stiles a Megan mentre ballavano.
<<Temo proprio di sì.>> rispose quest'ultima ridendo.
<<Ma qualcosa mi dice che non l'abbia fatto solo per ballare con Allison.>> constatò Megan.
<<Lo credo anch'io.>> disse Stiles sorridendole.
Si scambiarono sguardi del tutto nuovo fra loro ed entrambi arrossirono particolarmente in quel momento.
Megan abbassò lo sguardo, guardando le sue scarpe, così Stiles le sollevò il viso con due dita e le disse: <<Megan c'è una cosa che ti devo dire.>>
<<Beh, forse è meglio andare in un posto più appartato, tu non credi?>> le chiese quest'ultima.
<<Certo, hai ragione.>> rispose Stiles, prendendole la mano e guidandola fuori dal ballo.
Una volta fuori, si sedettero sulle panchine del campo di lacrosse, visto che lì non c'era nessuno.
Nessuno dei due parlava, visto che erano visibilmente imbarazzati.
<<Beh...di cosa mi volevi parlare?>> chiese Megan, interrompendo il silenzio che si era formato.
Lui fece un respiro profondo e si grattò la nuca, non sapendo come poter attaccare bottone.
Si voltò verso di lei e la guardò: analizzò ogni singolo lineamento del suo viso, come se si fosse incantato a guardarla.
Non riuscii a dire niente, solo: <<Sei davvero bellissima Meg.>>
Megan non riuscii nemmeno a rispondere perché, poi, Stiles si avvicinò a lei e la baciò.
Lei all'inizio era sorpresa di quel gesto, ma poi si lasciò andare, ricambiando con piacere il bacio.
Stiles appoggiò le mani sulla sua vita e lei sul suo collo. Nessuno dei due avrebbe voluto interrompere quel momento che avevano aspettato da tempo.
Dopo un paio di minuti, si staccarono lentamente l'uno dall'altra, per guardarsi negli occhi.
<<Beh, penso che tu abbia capito di cosa volevo parlarti.>> disse Stiles, grattandosi la nuca con una mano <<E da un bel po' che mi piaci ma non sapevo come dirtelo.>> aggiunse.
<<Lo stesso vale per me.>> rispose Meg non smettendo di guardarlo.
Stiles le prese la mano e le chiese: <<Credo proprio di dovertelo chiedere allora. Meg, vuoi diventare la mia ragazza?>>
Lei sorrise e, anziché rispondergli a parole, gli diede un meraviglioso bacio, colpo di passione.
<<Lo prendo come un sì.>> disse Stiles, dopo essersi staccato da lei.
Risero entrambi, capendo che tutto, d'ora in poi, sarebbe stato diverso, ma magico.