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Ron cercava una via d'uscita ma non sapeva come fare. Venne spinto sul letto dal corvino, finendo però sul moro che si era messo dietro di lui e con su il corvino. Chiuse gli occhi. "Non ho voglia di questi giochetti, Harry scostati" -disse cercando di spingerlo via, ma venne bloccato da Blaise. Sospiro e fissò l'amico che lo guardava famelico, come un animale con la sua preda. Poi sentì la sua lingua percorrere lungo il suo collo e la mano del moro infilarsi nei pantaloni e massaggiare il membro dormiente, che ai primi tocchi si risvegliò. Si morse le labbra per non gemere, ma non avrebbe trattenuto per molto, lo sapeva. Lui era debole, e passivamente si lasciava fare tutto. 

Ma a salvarlo furono Seamus e Dean che entrando in stanza, notando soprattutto la sua espressione interferirono. "Ragazzi, non penso che Ron voglia, e se lui non vuole ma voi andate avanti si chiama violenza" -intervenne Dean richiamando l'attenzione. Ron lo ringraziò e ne approfittò per alzarsi. "Voi due fate schifo, e state alla larga da me" -disse chiudendosi poi in bagno per farsi una doccia. Si spogliò e si infilò sotto il getto d'acqua, mentre si lavava i capelli, sentì le ante della doccia aprirsi e vide Dean che si era denudato. "Posso unirmi?" -chiese malizioso e il rosso annuì. 

Dean entrò nella doccia e lo spinse al muro iniziando a baciarlo. Ron ricambiò il bacio mentre stringeva i suoi fianchi. "Dove sono gli altri?" -chiese staccatosi dal bacio. "Blaise e Harry sono andati da qualche parte a scopare, e Seamus in detenzione" -rispose tornando poi a baciarlo mentre portava una gamba del rosso intorno al bacino.

Ron ansimò non appena sentì la mano del moro accarezzargli l'erezione e giocare con la punta di essa. Il ragazzo si inginocchiò e iniziò a leccare la sua erezione, il rosso lasciò scappare degli ansimi e portò una mano nei suoi capelli. Intanto, mentre i due erano occupati, Harry e Blaise erano andati nelle serre da Draco, e gli avevano riferito tutto. "Ron va preso con delicatezza ragazzi, non potete fiondargli addosso come due animali." -li riprese alterato.

"Beh stava per cedere" -disse Blaise ma Draco sospirò. "Consenso ragazzi, consenso. Prima di fare qualsiasi cosa, bisogna chiedere il consenso." -rispose a Blaise e si sedette sul muretto. "Allora provaci tu" -lo sfidò Harry. "Affare fatto." 

L'indomani, Ron si sveglio sereno, la sera prima era stato con Dean che era riuscito a non fargli pensare al corvino e al moro. Quando si alzò vide l'amico guardarlo seduto sul suo letto. "Giorno" -il rosso non ricambiò e andò a vestirsi in bagno. Harry se lo aspettava. Quando Ron uscì dal bagno vestito, prese lo zaino e scese le scale. Harry lo seguiva silenzioso, non sapendo cosa dire al rosso dopo la serata di ieri. "Non devi seguirmi come un cagnolino" disse Ron guardandolo prima di riprendere a camminare verso la sala grande. "Non ti sto seguendo, anche io devo andare in sala grande." rispose a tono e una volta dentro, si sedettero. Ron si sedette quanto più lontano possibile dal moro e si riempì il piatto. 

Poco dopo, vide sedersi al suo fianco, Draco. "Buongiorno" lo salutò e Ron fece un cenno con il capo, non si era dimenticato  di lui e di ciò che aveva fatto con Harry. "Come stai?" chiese Draco provando a fare conversazione, ma non ricevette risposta. "Ron, non tenermi il muso" disse a bassa voce. Ron lo guardò. "Torna al tuo tavolo, e dì a Blaise che se solo osa avvicinarsi di nuovo a me, é un uomo morto" gli disse a bassa voce, e poi uscì dalla sala grande. 

Ron, una volta fori la sala grade, si diresse verso l'aula di pozioni e si sedette al solito banco. Chiuse gli occhi e appoggiò la testa sul banco, la giornata non era nemmeno iniziata e già rischiava di incazzarsi. "Ron" venne richiamato e quando alzò lo sguardo vide Hermione che gli sorrideva. "Herm" rispose e poi la vide sedersi. "Ti va di dirmi cosa ce che non va? Ce uno strano movimento tra te, Harry, e le due serpi." disse mentre gli accarezzava i capelli. "Nulla di grave, soltanto delle questione di minore importanza." rispose e poi iniziò la lezione. 

Quelle due ore le passò a prendere appunti, ignorando i tre ragazzi che lo guardavano insistentemente, volendo per forza parlargli. Quando suonò la campanella, prese lo zaino e fu il primo a lasciare l'aula. Ron, venne seguito dai tre ragazzi, con un Hermione che guardava quella scena curiosa di sapere cosa stesse succedendo. Ron entrò nell'aula di difesa e si sedette infondo all'aula, volendo schiacciare un pisolino. Ma la presenza di Blaise al suo fianco, gli fece perdere la  voglia di dormire e sbuffò. "Non sbuffare, sai che dobbiamo parlare di ieri sera, e di come Thomas ci ha interrotti." "Tu prova di nuovo a toccarmi senza il mio permesso e sei morto" gli intimò guardandolo severo.

"Non resisterai a lungo, sappiamo entrambi che cederai molto presto, quindi perché non saltare le tappe e arrivare al momento in cui ti farai prendere da me?" chiese Blaise al suo orecchio. Ron strinse le mani in due pugni e poi il docente richiamò la loro attenzione. "Signor Weasley, sta bene?" chiese e Ron annuì anche se voleva dire no, non sto bene. Sentì Blaise portare una mano sulla sua gamba. "Voglio che lei stia attento, venga al primo banco" e con sollievo Ron si alzò e andò a sedersi al primo banco. La lezione continuò e fu felice di poter stare in pace, anche solo per due ore. 

"Signor Weasley, resti" disse il professore quando suonò la campanella, e il rosso annuì. Poi rimase solo con il professore che chiuse la porta con la bacchetta. "Allora Ron, ce qualcosa che vorresti dirmi?" chiese sedendosi al suo fianco. "Nulla professore" rispose troppo velocemente e vide il docente sorridere. "Non posso fare a meno di notare lo strano movimento che ce tra te e i tuoi amici. Ti danno in qualche modo fastidio?" chiese e Ron scosse la testa. Poi pensò alle parole di Blaise e sospirò. Aveva ragione, avrebbe ceduto ed anche molto presto. 

"Ron, sai che con me puoi parlare vero? Non ti giudicherò." riprovò il docente, posando una mano sulla sua spalla. Ron lo guardò e per un momento sentì la necessità di sfogarsi, ma passò velocemente e annuì. "Si, la ringrazio professore." e chinò il capo. Il docente lo lasciò andare sapendo che  non avrebbe ottenuto nulla, per il momento. Ron, uscito dall'aula, si diresse verso i giardini, ma venne fermato dal braccio da Seamus. "Dio Seamus mi hai fatto spaventare" disse e lo guardò, mentre il piccoletto rideva insieme a Dean. "Ti va di fare una passeggiata?" gli chiese l'irlandese, e Ron annuì.

Con i due si diresse fuori dal castello, attraversò il giardino e si trovarono all'inizio della foresta proibita. "Grazie ancora per ieri" disse ai due, che gli sorrisero. "Figurati, non eri a tuo agio, chiunque lo avrebbe fatto" lo tranquillizzò Seamus e poi arrivati nel luogo del giorno prima si sedettero per terra. Dean uscì dallo zaino tre burrobirre. "Come hai fatto ad averle?" chiese Ron, prendendone una. "Segreto" rispose il moro e iniziarono poi a bere il liquido delle bottiglie. "Allora, cosa succede tra te e quei tre?" chiese Seamus al rosso, che si sfogò con i due. "Amico, sei nella merda" disse Dean e Ron rise ironico. "Non lo sapevo guarda" e si stese sul prato, chiudendo gli occhi. 

Seamus rise e portò una mano sotto la sua camicia, si allungò fino ad arrivare con le labbra al suo orecchio. "Unisciti alla comfort zone." e Ron lo guardò sorridendo. "Cosa sarebbe questa comfort zone?" chiese e Dean gli prese il viso. "Questo" e poi lo baciò, mentre Seamus gli baciava il collo. A differenza della sera prima, i due ragazzi lo avevano messo a suo agio ed era stato facile cedere alle loro carezze. "Ho bisogno di altro materiale per decidere" provocò i due che risero e vide Dean calargli i jeans e passando a dare attenzioni alla sua ben evidente erezione. Seamus, gli prese una mano e se la portò nei pantaloni. 

Il rosso mosse la mano sul membro coperto del ragazzo mentre sentiva le labbra del moro baciargli l'interno coscia e il ventre. Stava nella pace dei sensi. 

Bloody hell I fell in love with Zabini! [Blairon/Ronarry/Drarry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora