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Mentre Ron si lasciava coccolare dai due ragazzi, Blaise era alla sua ricerca insieme a Draco ed Harry. "Possibile che sia sparito nel nulla?" chiese Blaise che si stava incazzando, e non poco. "Chi lo sa, magari ha trovato di meglio" lo prese in giro Draco, e vide i due guardarlo male. Rise e poi finirono all'inizio della foresta. "Pensate che sia qui dentro?" chiese Harry. "Boh, ma se fossi in lui, e vorrei sfogarmi dopo la serata di iwri, andrei in un luogo isolato con qualche ragazzo e mi farei sbattere come se non ci fosse un domani" disse ironico Draco e rischiò di ricevere un pugno da parte di Blaise che si incazzava solo al pensiero di vedere Ron o di saperlo con altri ragazzi che non era lui. 

Così, spinto dalle parole di Draco entrò nella foresta seguito dai due. Camminò e non ci volle molto prima di vedere il suo rosso che si faceva toccare dai due ragazzi. Sentì il sangue arrivare al cervello e la vista offuscarsi. Draco lo fermò da un braccio. "Niente cazzate, siamo già nel mirino dei professori, un passo falso e siamo fuori." disse al suo orecchio e il moro dovette fare dietro front e uscire dalla foresta. Harry, invece pensava che aveva definitivamente perso Ron. 

Pensò che del suo migliore amico non era rimasto nulla, quello davanti a lui era una nuova persona, e si malediva per averli trattato male sin dal primo giorno di quello che sarebbe stato un anno scolastico di merda. Quando i tre raggiunsero il castello, Harry si separò e andò nella sala comune, lo avrebbe aspettato e poi affrontato. Ron, e i due grifoni, rientrarono solo un ora dopo, in tempo per la doccia e la cena. Quando i tre entrarono nella sala comune, Harry lo guardò. "Ron possiamo parlare?" gli chiese e lo vide annuire. Rimasero poi soli. "Cosa vuoi dirmi?" "Mi dispiace per come mi sono comportato, sono stato uno stronzo e mi dispiace così tanto aver giocato con te e i tuoi sentimenti. Io non voglio perderti, e non so se già ti ho perso, ma voglio dirti che ti voglio bene e che sei la persona più importante della mia vita." iniziò e Ron lo ascoltava.

Aveva il dubbio su quelle parole così dolci, aveva paura che quelle parole si rilevassero poi in seguito delle bugie. "Harry io non ti credo più, mi dispiace dirlo ma davvero per me sei cambiato, non ti riconosco più. Capisco il voler vivere la tua vita come non hai mai potuto fare, ma vivere una vita normale non serve trattare male i tuoi amici, cambiare atteggiamento e diventare un'altra persona. Io non merito te che mi fai star male, io merito qualcuno che sappia come prendermi e tu non lo sai fare. In amicizia se ok, ma ultimamente mi stai scadendo e per quanto me ne dispiaccia, non riesco a fidarmi di te." disse sedendosi e guardandolo a sua volta.

Harry ci rimase male a quelle parole ma dovette dargli credito che aveva ragione, nemmeno lui al suo posto si sarebbe fidato, ma avrebbe fatto il possibile per dimostrare le sue parole. "Lo capisco, e anche se non vorrà, farò il possibile per farti fidare di me di nuovo. Ci sono riuscito anni fa e lo farò di nuovo, anche se dovrò metterci mesi, riconquisterò la tua fiducia." disse prendendogli la mano, Ron sorrise e annuì. Non voleva far cadere anche quel castello di carte, avrebbe aspettato e avrebbe visto se portava alla realtà le sue parole. Poi andò in camera per una doccia veloce.

Sotto il getto d'acqua pensò a quelle parole e sorrise come un idiota, una parte di lui ci credeva e se anche fosse stata solo amicizia, l'avrebbe accettato. Una volta finita la doccia, si vestì e uscì dalla stanza. Poi scese in sala grande e al tavolo vi trovò Blaise e Draco che quando lo videro gli sorrisero. Ma lui, non si sedette vicino anzi si andò a sedere vicino Hermione e la sorella. "Ron oggi ceni tra le donne" disse Ginny "Si, vi dispiace signore?" scherzò e vide le due ridere scuotendo la testa. "Il mio fratellone si sta dando da fare" lo prese in giro la sorella. "In che senso?" "Hai tre ragazzi che ti vanno dietro, anzi cinque e un professore. Non stai messo mica male eh" rispose Hermione divertita. "Un professore?" "Si, quello di difesa, non ti toglie gli occhi di dosso." rispose Ginny divertita a sua volta.

"Ragazze state uscendo fuori pista" disse cercando di non alimentare le voci, ma le due risero "Ron, sei un bellissimo ragazzo, per una volta goditi le attenzioni su" disse la sorella. "E va bene, ma poi non vi lamentate si inizio a vantarmi eh" scherzò e le due risero tornarono poi a mangiare. Ron si era sentito spronato da quelle parole, gli avevano in qualche modo fatto acquisire più fiducia  in se stesso. A fine cena, si alzò dal tavolo e vide che ad attenderlo c'era Blaise, sta volta da solo. Gli passò davanti e Blaise lo chiamò. "Ron, parliamo" disse e il rosso annuì. Andarono nelle serre. "Cosa ce da dire?" chiese e lo vide avvicinarsi. " Mi dispiace per ieri sono stato pessimo, dovevo chiederti il consenso, puoi scusarmi?" Ron lo guardò e annuì. "Puoi scusarmi anche per esser venuto meno alla promessa?" e Ron, annuì sorridendo. "Rovina anche questa seconda possibilità e poi hai chiuso" disse serio e poi i due presero a baciarsi.

Ron aveva sentito la mancanza delle sue labbra, e se lo tirò a sé possessivo. Blaise sorrise nel bacio e gli accarezzò i fianchi, gli era mancato il tocco del rosso e si promise che non avrebbe mai più fatto soffrire la sua fonte di felicità. Per nessuna ragione al mondo, avrebbe provato a tenere le mani al suo posto e chiedere il consenso ogni qualvolta volesse fare qualcosa con il rosso. 

"Mi sono mancate le tue labbra." disse il rosso e Blaise sorrise. Voleva fare una battuta di pessimo gusto, ma sapeva che avrebbe rovinato tutto così decise di non farla. Poi Blaise salutò Ron e i due quando si misero nei rispettivi letti, si addormentarono felici. 

Bloody hell I fell in love with Zabini! [Blairon/Ronarry/Drarry]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora