4. Would you like to go out?

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I due ragazzi stavano camminando rilassati per strada, quando Liam si fermò per annusare l'aria, sollevando leggermente le braccia in segno di stop e chiudendo gli occhi per concentrarsi meglio sul suo olfatto.

Louis, non appena ebbe notato che il suo amico avesse inchiodato, si girò per guardarlo incuriosito, sorrise, una volta capita la ragione di quella frenata.

"Vuoi fermarti per un caffè?" chiese soddisfatto illustrando l'entrata della caffetteria come se fosse una guida turistica.

Liam riaprì gli occhi e si illuminò spalancando la bocca in un ampio sorriso, annuì freneticamente.

Louis rise e gli fece cenno di seguirlo all'interno del locale.

Aprì la porta, sentendo il rumore di una campanella sopra la loro testa, si avvicinò al bancone, dietro al quale una ragazza biondo-platino dalle labbra carnose gli sorrise.

"Louis!" esclamò quando lo riconobbe "cosa ti porto oggi?" domandò molto cortesemente.

Aveva i capelli raccolti in uno chignon, una camicetta a maniche corte bianca, annodata sul davanti, coperta da un grembiulino a strisce verdi e bianche, che finiva per coprire dei pantaloncini dello stesso verde del grembiule, solo un po' più scuro.

Sopra la testa, a circondare i capelli raccolti, indossava un cappellino, anch'esso bianco e verde, con il simbolo Starbucks.

"Ciao Lots, il solito..." si girò verso l'amico, che spuntò da dietro la sua schiena sorridendo alla ragazza "...tu cosa vuo-" Louis venne interrotto da Liam che si precipitò verso il bancone abbracciando la ragazza:

"Lottie! Dio da quanto tempo non ti vedo?" le lasciò un bacio sulla guancia.

"Ciao Lì!" lei sorrise gioiosa e gli strinse il polso amichevolmente "Come stai, caro? Cosa ti servo?" chiese provando duramente a rimanere professionale.

"Sto bene, grazie.... Credo prenderò un frappuccino alla fragola... tu come stai?" si gongolò sul posto.

"Tiro avanti" rispose scherzando, Liam le sorrise con compassione.

"Dai andate a sedervi, io vi porto i caffè tra poco" li rassicurò, distendendo le labbra color salmone in un caloroso sorriso.

I due annuirono e presero posto a un tavolo accanto alla finestra.

Liam guardava la strada sorridente, mentre Louis prese il suo quadernetto, iniziando ad analizzare, cerchiare, sottolineare, evidenziare frasi sparse per le pagine, riportandole sul computer.

Dopo qualche minuto arrivò Lottie con un vassoio argentato in mano: "Ecco qua!" si preannunciò appoggiandolo sul tavolo e spostando con l'altra mano i caffè davanti ai due ragazzi.

Mise il vassoio sotto braccio e lo portò dietro il bancone, per poi ritornare al loro tavolo.

Piegando le ginocchia, si accovacciò sculettando accanto a Liam, facendo intendere di volersi sedere con loro.

Liam le fece posto e lei si accomodo accanto a lui, con i gomiti appoggiati sul tavolo e il viso tra i palmi, guardando suo fratello con adorazione.

"Allora fratellino..." ondeggiava la testa a destra e a sinistra "...com'è andata l'intervista ad Harry Styles" disse il suo nome come fosse quello di un nobile feudatario, Liam strabuzzò gli occhi.

"Tu" indicò l'amico con fare accusatorio "tu hai intervistato Harry Styles e non hai pensato di dirmelo?" la sua mascella cadde.

Louis lo guardò stupito "non credevo ti piacesse la sua musica..."

Cause you were the rainbow but I see in black and whiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora