~Chapter 4

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Michael ormai era in giro da venti minuti, diretto verso la casa di Luke.

Aveva fumato tre sigarette e aveva l'intenzione di fumarne una quarta.
La accese e dopo poco si ritrovò non molto distante dalla casa del biondo, ma abbastanza vicino per vedere cosa stava succedendo.

Gli cadde la sigaretta dalle labbra, finendo per terra, di fianco ai suoi anfibi neri. Era paralizzato, non sapeva cosa fare.

Correre, scappare, urlare, piangere, erano troppe le cose che avrebbe voluto fare, ma fece l'unica cosa che non voleva fare: tornò indietro.

Le lacrime ormai bagnavano le sue guance, e il sangue usciva dalle labbra, dove ci avevano preso posto i denti, torturandolo sempre di più.

Non doveva, forse non doveva davvero.

[...]

"Caro diario,
Oggi ero andato io da Luke per fargli una sorpresa, ma sono tornato indietro. Evidentemente era occupato a fare una visita alla gola di una ragazza davanti casa sua. Non dovevo aprirmi così tanto con lui. Non dovevo fidarmi. Non avrei mai dovuto. Sono stato solo uno stupido."

Rimase immobile a fissare la pagina increspata in piccoli punti, dove l'inchiostro si dissolveva, chiaro segno che Michael in quel momento aveva pianto.

Accarezzò quei piccoli punti e strinse le labbra in una linea. 'Se solo tu avessi saputo amore, ora saresti qua con me'

The Sky Is Still Blue || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora