I passi piccoli e strascicati di Michael rimbombavano nelle vuote e silenziose stradine di Sydney.Parlava con il silenzio, parlava da solo, parlava con il suo diario. Non ci scriveva da davvero molto tempo, quel tempo che occupò a tornare nel buio, da dove era uscito quando incontrò Luke.
Non sapeva più se Luke era il veleno o l'antidoto, gli pareva impazzire.
Tornò a casa dopo una serie di giri dai suoi soliti contatti, prese il diario e se lo mise sulle gambe incrociate sul letto.
Prese una delle numerose lamette fredde e grigie che riempivano il fondo del suo cassetto e si alzò la manica.
A Luke, pensò.
Tirò un secco e profondo taglio, nel mezzo del braccio.
A quello che mi ha fatto, parlò lentamente con tono basso.
Ne tirò un'altro, questa volta più vicino al polso.
A quello che sono diventato per colpa sua, alzò un po' di più la voce.
Tirò il terzo e ultimo taglio, questa volta sul polso.
Il sangue si univa in una riga sottile e continua, che cadeva poi a gocce piene sulle pagine bianche del diario, trapassandole.
Michael chiuse gli occhi.
Ripensò a quelli di Luke.
Azzurro, il colore che continuava a vedersi davanti finché non perse i sensi, svenendo.
[...]
Quando Luke voltò la pagina, il suo cuore accelerò di battiti e parve mancargli il fiato.
La gola iniziò a bruciare e gli occhi diventare lucidi. Una lacrima cadde sul diario, increspando quel piccolo punto.
Chiuse il diario.
Sangue, graffi, strappi impossessavano la piccola pagina di diario ingiallita, e come a non volerlo, ora impossessavano anche la mente di Luke.
Chiuse gli occhi e respirò profondamente.
'Dove sei amore, dove sei ora'
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The Sky Is Still Blue || Muke
Short StoryA Michael piaceva l'azzurro. A Luke piaceva Michael. Mylove_luke_96 Copyright.