Alzai la testa e mi voltai molto lentamente. I miei occhi sgranati incrociarono i suoi, avrei voluto urlare ma non ci riuscii. "Buongiorno dolcezza" ma ancora non ottenne alcuna risposta da me. Il mio cuore batteva fin troppo forte, la mia bocca era spalancata ed entrambi eravamo in attesa di sentire qualsiasi cosa sarebbe uscito da quelle labbra. Ma niente. Lui continuava a fissarmi lasciandomi tutto il tempo per riprendermi.
Finalmente riuscii a rompere quel silenzio imbarazzante con un soffio di voce "Cosa..." la sua mano sulla mia schiena iniziò a muoversi circolarmente, dalle sue bellissime labbra uscì una risata "Tranquilla non è successo niente, ieri sera hai bevuto, un po' troppo direi, poi sei crollata e visto che eri già nella mia stanza e che non volevo svegliarti ti ho lasciata qui". La sua spiegazione era stata convincente, ma lo sguardo di terrore e gli occhi sgranati non abbandonarono la mia faccia "...Grazie...?" non riuscivo più a sostenere il suo sguardo, mi girai abbassando la testa "Mmm perché sei svestito?! E perché io sto indossando la tua camicia!?" la mia voce tornò improvvisamente quando notai cosa stavo indossando. "Beh la tua seconda domanda risponde alla prima: mi hai detto che ti piace indossare gli indumenti larghi da uomo, mi hai detto che rubavi sempre le camice del tuo ex; quando mi hai detto di avere freddo te l'ho data". Sentii una sensazione bellissima che non provavo da troppo tempo ormai. Sentivo come un fuoco dentro che mi scaldava dolcemente. È un pensiero bellissimo... ma non potevo stare lì con la sua camicia addosso, in più chissà che ore erano! Dovevo mettermi al lavoro! Subito alzai la schiena "Grazie Mr Stark" stavo sfilando la camicia quando lui mi bloccò "Tienila, sta meglio a te che a me" il suo sorriso è così... "E poi mi sembra di averti già detto fin troppe volte di chiamarmi Tony". Non risposi, non riuscivo nemmeno più a guardarlo negli occhi. Tenni su la camicia e scappai via dalla sua stanza.
Raggiunsi finalmente la mia stanza, chiusi la porta a chiave e mi lasciai scivolare dietro di essa. Ero sul pavimento con la schiena contro la porta; stavo abbracciando le ginocchia e avevo la testa tra di esse. "Perché sono così stupida! Perché questo doveva succedere proprio a me..." ogni volta che respiravo sentivo il suo profumo che proveniva dalla camicia "Oddio anche il suo profumo è delizioso..." avevo le lacrime agli occhi e non sapevo nemmeno io come mi sentivo in quel momento. Provavo dei sentimenti davvero forti per quell'uomo, ma non sarebbe mai successo nulla tra noi due. "Dannazione perché deve essere così gentile e premuroso...". Si era fatto davvero tardi, dovevo prepararmi e iniziare a lavorare o le tutte quelle carte di Stark mi avrebbero sommersa.
Misi la camicia di Tony in un sacchetto e feci una doccia fredda per riprendermi. Finita la doccia mi asciugai e mi vestii il più in fretta possibile. Aprii la porta per uscire, ma qualcosa o meglio qualcuno me lo impediva. Sull'uscio della porta c'era Tony con una mano alzata a mezz'aria con il pugno chiuso in procinto di bussare. Lo colsi di sorpresa poiché dalla sua bocca uscì solo un "mmm...", ma senza dargli il tempo di emettere altri suoni "Mr Stark vorrei scusarmi per ieri sera e per questa mattina" alzai leggermente il sacchetto che avevo in mano contenente la sua camicia "Porto la sua camicia in lavanderia e appena pronta gliela restituisco"
"Non ce n'è bisogno, tienila. Ero passato a vedere se stavi bene. Se non te la senti di lavorare oggi prenditi pure un giorno di pausa" sorrisi educatamente "No grazie, non ne ho bisogno". Stavo richiudendo la porta dietro di me, quando da dietro di me mi strappò il sacchetto dalla mano e lo lanciò dentro la mia stanza "Come preferisci... quella rimane lì, io sarò... mmm... giù in laboratorio a... fare cose... nel caso avessi bisogno di me..." che era preso tutto ad un tratto al grande genio, miliardario, playboy, filantropo? "Certo signore"
Sentii i suoi passi allontanarsi, attesi qualche secondo, poi andai il più lontano possibile da lui. Salii fino all'ultimo piano dove mi attendeva una pila infinita di carte da leggere perché a quanto pare (cito le sue parole) "il suo tempo era troppo prezioso per sprecarlo a leggere delle carte e decidere se era il caso di firmare o no".
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Tutta colpa di quegli occhi nocciola
FanfictionÈ la prima volta nella mia vita che scrivo. Fanfiction su Tony Stark/Lettore Spero vi piaccia, lasciatemi commenti nel caso vi piaccia Buona lettura :) P.s. per chi non avesse mai letto una fanfiction Tony/reader: la protagonista non ha un nome per...