Capitolo 11

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Avrei voluto dormire fino a tardi, ma alle 8 spalancai gli occhi e non riuscii più a chiuderli, rimasi sdraiata per più di un'ora a pensare alla sera precedente. Dannazione ho perso la mia occasione.Sono stata così stupida...Mi feci forza e scacciai quei brutti pensieri dalla mia testa. Smettila di piangerti addosso! È ora di alzarsi! Tirai su la schiena, poi mi ricordai: Ma ho la giornata libera... e con un gran tonfo lasciai ricadere la mia schiena sul letto. Non sapevo cosa farmene di una giornata libera, avrei voluto passarla con Tony, ma non potevo semplicemente andare da lui e chiedergli di passare una giornata con me. Evidentemente non gli interesso, se avesse voluto baciarmi avrebbe potuto farlo benissimo ieri sera...Basta! Devo trovarmi qualcosa da fare, la devo smettere di pensare a ieri sera! Finalmente trovai la forza di alzarmi dal letto, preparando la colazione nella piccola cucina che avevo nella mia stanza.La mia camera era alquanto piccola, ma c'era tutto il necessario. Sembrava più un corridoio che una stanza poiché era stretta e lunga. Entrando c'era un grande armadio sulla sinistra che nascondeva il mio letto. Sulla parete di destra, di fronte al letto, c'era una porta azzurra: il bagno, che in proporzione alla stanza era alquanto grande. Superata la porta azzurra c'era una piccola cucina e infine un tavolino quadrato si trovava contro la grande finestra in vetro che occupava tutta la parete, delimitando la fine della stanza. Almeno la vista era bella. Mi ci volle un po' ad abituarmi a quella camera, poi trovai davvero comodo avere tutto un solo locale, avevo tutto a portata di mano. Fatta su misura per una sfaticata come me!

Finita la colazione mi lavai e mi vestii. Indossai i miei indumenti preferiti: una t-shirt a righe colorate con un piccolo taschino, degli shorts verdi e, ovviamente, la camicia di Tony. Il tempo fuori era perfetto per una passeggiata, ma non avevo voglia di andare in giro da sola. Decisi di fare un giro all'interno della torre, vivevo lì da un sacco di tempo e ancora non l'avevo visitata tutta, anzi avevo visto pochissime stanze.

Feci in tempo a fare circa due passi fuori dalla mia stanza, che mi trovai faccia a faccia con Tony.

"Buongiorno Mr. Stark"

"Pensavo che avessi finalmente capito che il mio nome è Tony" ci fu un attimo di silenzio poiché io non risposi, poi riprese "Ad ogni modo, hai già trovato qualcosa da fare per passare il tuo giorno libero?"

"Pensavo di-" venni interrotta dal mio telefono che iniziò a squillare. Lo tirai fuori dalla tasca e lessi numero privato. Sapevo benissimo chi mi stava chiamando.

"Pronto?"

"Sono Natasha, allenamento allo SHIELD oggi pomeriggio" sentii dall'altra parte del telefono

Aprii la bocca per rispondere, ma Tony mi strappò il telefono dalle mani, rispondendo al mio posto "Oggi pomeriggio non può, è impegnata" e riagganciò subito dopo. "È caduta la linea" mi disse porgendomi il telefono. Tutto quello mi aveva colto alla sprovvista. Iniziò ad agitare il telefono davanti ai miei occhi poiché non otteneva alcuna risposta da me. Le mie sopracciglia incurvate in un'espressione sconvolta tornarono quasi normali, ripresi il telefono e finalmente delle parole uscirono dalla mia bocca "Quindi quale sarebbe il mio impegno?"

"Ovviamente se non hai già altro in da fare, vorrei mostrarti una cosa"

In quel momento ero sia spaventata da quel che aveva in mente Tony, sia curiosa di scoprirlo "Per tua fortuna non ho niente di meglio da fare" dissi sorridendo.

Salimmo fino all'ultimo piano della torre e poi uscimmo su quel che non saprei se chiamare tetto o terrazzo. C'erano due sdraio e un ombrellone vicino ad una piscina gonfiabile.

Rimasi davvero colpita. Quando e come ci è arrivata lì una piscina?!

"Ti va di fare un bagno?"

Tutta colpa di quegli occhi nocciolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora