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Questa storia contiene contenuti espliciti.
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- rimanete qui per i prossimi capitoli! Non ve ne pentirete
Buona lettura😌

"Perché dovremmo scegliere lei al posto della donna precedente e con evidente esperienza nel settore?"
Resto in silenzio, non so nemmeno io il perché del volere entrare in quella villona per diventare assistente personale del Signor Monroe, non so cosa mi abbia portata li, a chiedere un lavoro pesante ed usurante fino si nervi.
Si che lo sai Sarah, pagano bene, pagano iper bene.
Sarah dai una risposta PERDIO!
"Credo di essere versatile e ho una buona capacità di parola, sono estroversa e sempre disponibile, vivo sola e non ho impegni al di fuori di questa stanza. Suppongo che quella signora abbia una famiglia ed esigenze che potrebbero cozzare con le richieste avanzate da lei in un futuro prossimo"
Si cazzo, vai così. Sento già il profumo dei soldi.

Mi servono.

"La chiamerò stasera, per dirle la mia decisione. Sappia che se verrà scelta la vorrò subito disponibile, ma non sarà un problema per lei, come ha appena affermato"
"Assolutamente"
"Lei ha 22 anni, non ho mai avuto una assistente così giovane, perciò mi aspetto rispetto e velocità"
"Non la deluderò"
"Sempre se sarà scelta" gli lascio avere l'ultima parola.

Il signor Monroe è conosciuto in tutto il paese per i suoi viaggi commerciali ed industriali per portare macchinari pesanti in Cina e ricevere in n cambio grandi somme di denaro.
Lo stesso denaro che darà a me.

É un uomo alto ed estremamente dritto, con gli occhi socchiusi come se volesse giudicare ogni centimetro di te, ma non lo biasimo, non mi fiderei di nessuno se fossi così importante.
Esco dalla stanza e mi dirigo verso l'uscita, una delle tante enormi uscite....

In effetti mi perdo e continuo a camminare a zonzo, i miei tacchi rimbombano per il corridoio colossale coperto di marmo, legno e cristalli, riesco a specchiarmi su ogni vetrata fino a quando non incontro un uomo.
É volto di schiena, ma è l'unico che mi potrebbe aiutare, attendo che si giri ma ci sta impiegando troppo tempo.

"Mi scusi" mi sporgo verso di lui che subito si gira, mi squadra e rimango senza fiato sotto il suo sguardo ferreo.
In quel momento mi vorrei catapultare da una delle tante finestre, scappare scalza fino a cambiare stato...
perché proprio lui?
Qui?

"Anche qui ti ritrovo" ringhia soddisfatto
"Sei l'unica ragione che mi farà dire di no alla chiamata di stasera"
"Chi ha detto che verrai presa?"
"Il mio istinto"
"Il tuo istinto ti ha anche fatta ubriacare e scopare con me"
Gli si forma un sorriso sbieco e gli occhi suoi iniziano a correre sul mio corpo.

La ricordo bene quella sera, ero ubriaca ma non troppo, era un ragazzo tra la folla, avevo bisogno di scaricarmi e lui era il primo in linea d'aria che poteva soddisfarmi.
Una notte piena di movimento e di piacere, poi la mattina l'ho osservato bene e mi sono accorta di essere andata a letto con il figlio del signor Monroe, il prediletto ricco e famoso Theo Monroe.
Non pensavo di incontrarlo nella villa del padre e neanche mi ricordavo più di lui, sono passati 2 mesi e mezzo e ancora ci sono cascata.

"Ti ho soddisfatta? Perché dai versi che facevi lo sembravi"
"Hai rovinato la mia unica possibilità di lavoro"
"Non ho rovinato proprio nulla, dovevi aspettartelo"
"Mi ero scordata di te"
Fa il finto dispiaciuto, si sistema il colletto della camicia e i bottoni delle maniche "un uomo che ti ha fatto venire 7 orgasmi non si scorda"
"7 mi sembrano un po' troppi"
"Rimedierò"

Il mio stomaco si rivolta come un calzino, una sensazione di piacere assurdo si irradia dalle gambe alle labbra, facendomi vampare di calore.
"Tu non rimedierai proprio a nulla"
"Sento già il tuo gusto sulle mie labbra" si avvicina al mio orecchio "le tue cosce calde"
Chiudo gli occhi e la bocca mi si secca d'improvviso.

Devo dire no a questo lavoro.
Devo girare i tacchi e staccarmi dal suo corpo, dal suo profumo, lo stesso di due mesi e mezzo fa.
Quando l'ho visto per la prima volta in carne ed ossa, con la mia testa da brilla, ero convinta di poterci andare a letto, ma senza aspettarmi nulla. E invece dopo anni di piaceri non soddisfatti, mi aveva fatto recuperare tutto .
Un rantolio flebile esce dalla mia bocca
"Stasera ti verrà dato il lavoro, così ti vedrò soffrire davanti a me"
"N-non lo accetto"
"Pensa ai soldi che avresti"

Non ha tutti i torti, ma ha anche le sue labbra sul mio collo
"Non ho nulla a che fare con te" mi stacco e risento l'aria fresca del corridoio. Riprendo fiato.

Sarah con calma, segui il percorso fatto prima e chiedi a qualcun altro, ci sarà un'altra persona qui?!
"Sono l'unico che può aiutarti ad uscire di qui"
"Allora fammi uscire"
"Comandi come l'ultima volta"

Ricordi affiorano sempre più numerosi, i nostri corpi attaccati fino a morire di fiato, lui con i capelli bagnati ed io con le gambe tremanti. Sento ancora le sue mani sul mio fondoschiena che afferrano la carne per guidarsi meglio.
"Tu non sai nemmeno chi sono, hai solo voglia di farti le tipe, quella notte l'avevo io ed ora basta. Ho un fidanzato e tu sicuramente hai la fila. Non sento più nulla e nemmeno tu dovresti"

Stranamente funziona. Funziona fin troppo.
"Due volte a destra e una a sinistra" mi indica l'uscita e se ne va in una delle tante stanze.

Non mi resta che aspettare la chiamata.

The Master // IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora