Mancano 5 giorni

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"Ti è piaciuto aprirmi le gambe fino a quando non Ho detto la mia" si allontana piano e lascia la porta aperta.
La sento scendere le scale e parlare con l'uomo, non la sento singhiozzare ma so che si sta trattenendo.
Sento la porta chiudersi, ma la smania di vedere se se ne è andata davvero supera ogni mio blocco che mi sto con forza imponendo.

"Pensavi me ne fossi andata?"
"Come ti ho detto... dovresti"
"Lo farei volentieri, se non fosse per il fatto che voglio vedere Piers marcire in prigione. Fa come se non ci fossi"

I capelli prima chiusi in un mollettone largo e di color marrone, ora cadono a ciuffi sulle sue guance, percepisco che sono rosse e bollenti, percepisco anche la sensazione pungente che proverei se appoggiassi le mie mani su di esse.

Mancano 5 giorni e sto facendo tutto sbagliato.
Ma è quello che voglio io.

Potrei uccidere Piers e buttarlo nella prima buca che trovo, seppellirlo profondamente e sopra di lui metterci un maiale morto per confondere tutti, persino i cani...
Potrei tagliargli la gola e vederlo annaspare in cerca di aria...
Potrei sparargli dritto in fronte e vederlo cadere rigido a terra, vedere la pozza del suo sangue disegnargli una aureola maledetta attorno al suo viso bianco e freddo...

Oh potrei fare tante cose.

Joker era così felice dopo aver ucciso tutta quella gente... rideva ancora... perché non posso avere quella leggerezza.
Perché devo avere mal di testa per un uomo così? Quando vorrei vivere la mia vita lontano dai soldi, lontano dai problemi e lontano dalle donne come Sarah?

"Devi smetterla di rinfacciarmi L'aprirti le gambe quando più voglio"
Mi guarda e si appoggia alla superficie della cucina, poco più lontano dal frigorifero
"Io ti apro le gambe perché tu lo vuoi, non puoi rinfacciarmelo e andartene via come se fossi l'unica con la ragione"
"Theo, mancano 5 giorni e non hai ancora nulla in mano, più cerco di aiutarti più tu mi allontani e non posso fare altro che scuoterti così"
"Non dovresti, fa male sentirselo dire. Fa male anche a me. Sono un uomo con una brutta reputazione e per una vita ho dovuto convivere con ricordi, sentimenti cattivi e gli occhi di molti puntati addosso... perché so più di quando debba sapere. Tu eri lo scrigno segreto, l'angolo di lenzuolo pulito dal sangue, tu eri ciò che mi merito come chiunque qui... non devi rinfacciarmi il sesso...
Il sesso è una cosa bella sai?" La guardo e più vado avanti più resisto dal pingere "il sesso lo vogliono tutti e rende liberi, ma non ha reso libera mia madre... VOI SIETE ANDATI LÌ E L' AVETE FATTA SENTIRE IN COLPA PER ME, SUO FIGLIO... VOI LE AVETE SBATTUTO L'INTERA RESPONSABILITÀ DI UNA CAUSA CHE TOCCA A ME!!!" Inizio ad urlare e parole mischiate a ringhi escono senza controllo.
"NON HAI CAPITO UN CAZZO SARAH! QUANDO TI AVEVO ESPRESSAMENTE DETTO DI NON ANDARE DA LEI E DI NON PARLARE A ME DI LEI... NON CAPISCI CHE OGNI VOLTA CHE FACEVAMO SESSO, VEDEVO LE SCENE DI MIA MADRE E PIERS?!?"

"Non lo hai mai detto" dice con voce flebile
"Perché non volevo farlo pesare a te, una donna che ha molto in comune con la madre che avevo, solare, intelligente ed estremamente amorevole. Ho capito che sarebbe stato un trauma e sentirlo dire da me avrebbe reso il futuro tetro e cupo, non ti saresti più lasciata andare come a me piace"

"Beh, ora lo so"
"Quella sera alla festa ti avrei raggiunta comunque, perché c'era un qualcosa in te che mi affascinava così tanto, che quando sei venuta tu, pensavo mi fosse crollato il mondo addosso.
Ogni singolo giorno dei mesi seguenti, ancora ti cercavo. Tu mi ricordavi mia madre, le coccole che mi faceva e questo mi ha incatenato a te"
"Le coccole?"

"Forse non lo ricordi... ma dopo aver fatto sesso, mi sono messo a piangere, tu mi hai fatto appoggiare a te e mi hai consolato"
"Non lo ricordo"

"Io non sono un mostro, e nemmeno un cattivo incompreso. Io non sono nulla, sono solo un uomo che è finito nei guai per colpa di altri e che, come un cane, ha dovuto prendere le bastonate sulle gengive senza poter ribaltare la situazione"

"Io non ho obbligato tua madre, è stata molto chiara su questo, e ci ha pensato bene prima di chiamarti, non ho fatto nulla che potesse condizionarla... se non parlare bene di te"
"Certe volte non bisognerebbe nemmeno parlare bene delle persone, si sbloccano mattoni troppo fragili e non si è pronti a vederli cadere"
"Tuo padre manca da tanto, non è ancora venuto qui e il mese che ha organizzato all'estero si è prolungato a mesi... però tua madre c'è e ti ha chiamato perché voleva lei... io non sapevo nulla di ciò che mi hai detto e non voglio allontanarmi ora. Non voglio allontanarmi mai.
Non penserò a ciò che mi hai detto la prossima volta che faremo sesso e ti posso assicurare che non sei mai stato aggressivo, cattivo e spaventoso. Io penso a te come Theo. Non come Piers."
"Perché dici questo?"
"Perche tua madre mi ha chiesto del nostro rapporto, di come ti comporti perché pensava di averti insegnato l'aggressività sessuale quel giorno.... Ma non è così."

Cerco di dire qualcosa ma dalla mia bocca esce solo un rumore strano, come quando uno soffoca.

"Io conosco Theo l'uomo con cui sto bene, non Theo di cui tutti hanno qualcosa da dire"
"Hai paura ora?"
"No, ma voglio prendermi il mio tempo, stanotte dormo sul divano, domani richiamo l'avvocato e ci organizziamo... so che vuoi uccidere Piers e so anche che hai diverse scene in testa ... ma non siamo Joker e non vogliamo finire in un istituto psichiatrico"

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WHAAAAAT
YALL CRAZYYYY

grazie mille a chi (come ben sapete 🙈)
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la storia sta per giungere a termine ma sono pronta per pubblicarne un'altra, spero solo di ritrovarvi e vedere i vostri nomi nelle mie notifiche ❤️

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