𝖯𝗋𝗈𝗅𝗈𝗀𝗈

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Il buio della notte avvolse ogni cosa, l'unica fonte di luce fu quella dei lampioni presenti ai lati della strada. Il rumore della pioggia si mischiò a quello dei passi frettolosi del ragazzo che corse sull'asfalto, ignorando le pozzanghere formatasi a ridosso delle buche.

L'ispettore capo Kim non si sarebbe mai immaginato di ricevere visite ad un'ora così tarda, eppure il suono continuo del campanello di casa lo fece alzare dalla sua comoda postazione per andare ad aprire la porta all'ospite inatteso.

Egli si ritrovò davanti uno dei suoi sottoposti, un giovane alto dai capelli tinti di rosa bagnati per il diluvio, riconoscibile per il suo solito sguardo che non lascia trasparire alcuna emozione a causa della poca espressività dei suoi occhi spenti.

"Yeonjun, cosa ci fai qui? Entra in casa, ti prenderai un malanno"

Il ragazzo fece come gli era stato detto, asciugandosi le scarpe e togliendosi la giacca umida per poi accomodarsi all'interno del piccolo ma confortevole monolocale.

"Signore, ho bisogno di parlarle" disse, senza nemmeno sedersi.

"Penso di sapere il motivo per il quale sei venuto, come sai le voci girano piuttosto velocemente. Quello che è successo ieri notte è grave" rispose l'uomo, lasciandosi cadere sulla poltrona.

"Signore voi mi conoscete meglio di chiunque altro, sapete che non sarei mai capace di fare una cosa simile, mi hanno incastrato. All'interno del distretto c'è sicuramente un'agente corrotto, non faccio uso di droghe, qualcuno deve averla inserita nella macchina mentre ispezionavo la struttura"

"Sei uno dei miei uomini migliori e pure io stento a crederci, ma ora come ora non abbiamo prove sufficienti per giustificare la tua innocenza"

"La prego, lei è l'unico di cui mi posso fidare. Non posso essere rinchiuso per un crimine che non ho commesso"

"Fammi pensare" disse l'ispettore portandosi una mano sotto al mento "forse c'è qualcosa che potresti fare, ma dovrai lasciare il distretto per un po' di tempo"

"Lasciare il distretto? Per quanto?"

"Il tempo necessario per risolvere il caso, potremmo impiegarci diverse settimane o addirittura mesi. Non è così semplice come pensi, è già tanto se riusciamo a trovarti un lavoro alternativo durante il periodo delle indagini e la sospensione delle accuse"

"Quale tipo di incarico avete in mente?" domandò il giovane, mantenendo la sua compostezza.

L'uomo si alzò nuovamente dirigendosi verso una lavagna di sughero appesa ad una delle pareti della cucina, comunicante con la sala.

Egli dedicò la sua attenzione ad un foglio in particolare e con delicatezza lo staccò leggendone a mente il contenuto.

"Un lavoro perfetto per un ragazzo determinato e forte come te, l'altro giorno mi è arrivata una richiesta da parte di una delle famiglie straniere più ricche di Seoul, cercano un bodyguard che sorvegli e protegga la figlia. Se ti dimostrerai all'altezza dell'incarico potrebbero anche darti una mano testimoniando a tuo favore, il padre è un politico piuttosto noto e sostiene uno dei candidati alle prossime elezioni. È la tua occasione per riscattarti"

"Fatemi capire, il lavoro consiste nel fare da babysitter ad una ragazzina viziata?" chiese il giovane alzando un sopracciglio "è uno scherzo?"

"Nessuno scherzo, prendere o lasciare. Ricordati che questa potrebbe essere una grande opportunità per dimostrare di essere innocente, devi darmi il tempo per poter condurre le indagini" rispose il capo porgendogli il pezzo di carta.

All'interno della stanza calò un silenzio che durò svariati secondi, ma venne presto interrotto dalla voce del ragazzo "a che ora per il colloquio?"

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Eccomi con una nuova storia. Ribadisco che non sono una scrittrice, perciò se trovate errori o qualcosa che vi sembra scorretto siete liberi di farmelo notare. Grazie in anticipo per chiunque la leggerà🤍

𝖸𝗈𝗎𝗋 𝖫𝗂𝗀𝗁𝗍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora