6. 𝖱𝖾𝖺𝗓𝗂𝗈𝗇𝗂 𝗂𝗇𝖺𝗌𝗉𝖾𝗍𝗍𝖺𝗍𝖾

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Andrew rimane con lo sguardo fisso sul rosa "levami le mani di dosso" dice tentando di dimenarsi "è la mia ragazza, ho più diritto di te nel toccarla"

"L'unico diritto che dovresti avere è il rispetto" ribatte il bodyguard allontanandolo con uno strattone e posizionandosi davanti alla femmina che rimane immobile, incapace di pronunciarsi.

"Chi ti credi di essere? Tieni bene a mente il tuo ruolo, l'unico motivo per cui sei qui è proteggerla dagli psicopatici che vogliono rapirla; non sei tenuto a difenderla intromettendoti nella sua vita privata" esclama il moro alzando il tono della voce.

"Le tue parole l'hanno ferita, le hai provocato un dolore peggiore di quello fisico. Personalmente detesto sentire queste cose, irrita il mio essere e dovresti ringraziare di trovarti davanti ad una personalità tranquilla perché se ci fosse stato qualcun altro saresti già per terra" la calma con cui il maggiore pronuncia queste parole rende l'atmosfera ancora più tesa.

"Da quando tieni così tanto a lei? Avevi detto che non ti importava nulla dei suoi affari"

"Perché la tua superficialità mi disgusta"

"Yeonjun" la terza voce proveniente alle spalle del più alto attira l'attenzione di entrambi "sei gentile e ti ringrazio, però ora torniamo di là, non vorrei che gli altri si preoccupassero per me" continua Sally sforzandosi di sorridere.

Il rosa studia il viso stanco della ragazza e non gli pare il caso di insistere "come preferisci"

"Scusa, ho esagerato" interviene il fidanzato "non avrei dovuto dirti quelle cose, avevo paura che non ti piacesse stare in mia compagnia"

"Tranquillo, non voglio indugiare su queste piccolezze, finiamo la serata in bellezza" dice lei asciugandosi le lacrime con la manica del vestito, comportandosi come se niente fosse successo.

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Durante la notte Yeonjun non riesce a dormire, i fatti accaduti qualche ora prima e l'immagine del viso arrossato della minore gli invadono la mente e nemmeno lui ne comprende la ragione; la sua espressione malinconica e sofferente gli ricorda il sè stesso adolescente pieno di sogni e speranze a cui è stata tolta ogni cosa a causa di persone come Andrew.

L'unico motivo per cui ha deciso di intervenire è perché non sopporta vedere gli altri soccombere ad individui del genere, come è successo a lui in passato; lo sguardo del moro non gli piace, infatti come aveva intuito già dal loro primo incontro, quando c'è lui la ragazza è inquieta. Per questo ha deciso fin dal primo momento di tenerlo sotto osservazione.

Il giovane si gira su un lato provando a riposare gli occhi ma non ha avuto nemmeno il tempo di abbassare le palpebre che degli urli strazianti provenienti dalla camera a fianco alla sua portano il suo corpo ad alzarsi dal letto con rapidità; egli si precipita nel corridoio notando l'entrata della stanza di Sally aperta, lentamente si sporge per vedere che cosa sta succedendo e vede la signora Evans in ginocchio sul pavimento a fianco al letto che tiene stretta la mano della figlia raggomitolata e tremante.

"Piccola mia, respira" le sussura rivolgendole uno sguardo preoccupato "devi reagire, puoi combatterlo, forza"

Yeonjun, rimasto fermo sulla soglia, osserva la scena a braccia conserte appoggiato allo stipite della porta.

Non ha mai assistito ad un momento del genere e più gli urli si fanno intensi e laceranti, più si rende conto che la situazione è grave; vedere una ragazzina in quello stato non è piacevole nemmeno per uno come lui.

"Ti prego uccidimi, basta!" urla la castana fra un singhiozzo e l'altro "tesoro, vedrai che passa presto. Tu sei più forte del dolore, fagli vedere chi comanda"

𝖸𝗈𝗎𝗋 𝖫𝗂𝗀𝗁𝗍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora