you?

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dopo due ore di scienze mi ero gia stufato di stare li dentro.

sono stato tutto il tempo a guardare il paesaggio autunnale dalla finestra.
dopo la musica, guardare paesaggi del genere è una cosa che mi rilassa tantissimo.

suona la campanella.

momento della giornata dove gli studenti escono dall'aula per incontrare gli altri, mangiare e chiaccherare.

si, sarebbe molto divertente.

presi il mio panino e mi sedetti per terra vicino al distributore, come al solito.
si possono sentire molte storie interessanti in quel punto.

per un momento la mia attenzione non fu distratta dal fatto che sto pensando troppo,

ma da qualcuno.

vedo un'ombra passarmi davanti.

effetivamente il colore non era diverso da un ombra.

era un ragazzo.

vestito completamente di nero,
sembra molto lo steriotipo di emo che si vede nei film americani.

capelli neri e folti con un ciuffo che li copriva l'occhio destro,

quel poco che si vedeva dei suoi occhi erano truccati da una matita nera,

la carnaggione era pallidissima,

era abbastanza alto,
probabilmente qualche centimetro più alto di me.

aveva almeno 3 collane d'argento con dei lucchetti

era vestito abbastanza largo con una maglia con il collo lungo e sopra un'altra maglia nera con sopra ancora una camicia pure quella nera, ma dalle braccia si poteva capire che era molto magro.

la cosa che mi sorprende di più è che

era solo.

anche lui era solo?

non vedo nessuno che lo cerca,

è lì, seduto pure lui, in parallelo a me, con le cuffie e con lo sguardo perso pure lui nei suoi pensieri.

sembra così interessante, perché è solo?

e perché non l'ho mai visto?

probabilmente era nell'altro piano, allora tra gli studenti c'era pure lui?

sono così incuriosito, ma non ho il coraggio di avviccinarmi, come sempre.

ma in quell'istante

quel bellissimo istante

ci incrociammo con lo sguardo

pure lui sembra incuriosito quanto me

avrà il coraggio di parlare, almeno lui?

si alzò, e si avvicinò

cazzo, perché si avvicina? non vorrà parlare? oh dio, e ora?

appena fu vicino a me si chinò e iniziò a parlare.

<hey ciao>
mi fece un sorriso.
perché sto sorridendo pure io?
non ce nulla da sorridere, sono nel panico.
<c-ciao>
<scusa se ti ho disturbato, volevo solo chiederti dov'era il bagno, sono nuovo di questo piano>

troppo bello per essere vero,
chiedeva solo indicazioni...

<ah..., infondo a destra>
dissi con tono deluso.

<grazie, ehm... anche tu solo vedo>

oddio, voleva avere una conversazione cone me...AIUTO COME SI PARLA.

<s-sì>
<pure tu escluso immagino, riesco a riconoscere lo sguardo di qualcuno come me>

aveva ragione, anche io me n'ero accorto del suo sguardo, è esattamente come il mio.

<se vuoi possiamo stare soli insieme che ne dici?> si lasciò andare una lieve risata

cosa?

soli insieme?

è cosi un controsenso che trovo così perfetto.

<o-oh, è la prima volta che qualcuno mi considera...> dissi abbasando lo sguardo

<onorato di essere la tua prima volta allora>

ci guardammo entrambi imbarazati ma ci metemmo a ridere.

<piacere solitario come me, io sono il solitario victor>

victor eh

è un nome bellissimo

<i-io sono oliver>

<molto piacere di conoscerti oli>
sorrise

<o-oli?>
<si, è un sopranome, se non vuoi non lo utilizzo tranquillo>
<nono è...perfetto>
prima volta che sorrisi in vita mia in quella scuola.

alone togheter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora