new friend

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incredulo.

sono incredulo.

per tutta la mia vita non ho mai avuto nessuno e ora?

la vita ha deciso finalmente di ricompensarmi?

la mia gamba inizia a tremare per l'agitazione.
l'unica cosa che so di lui è il suo nome, ma voglio davvero conoscerlo, sembra una brava persona nonostante il suo stile.

sempre perdendomi nei miei pensieri anche le altre ore di scuola passano.

esco da quel grigio edificio, quando ad un certo punto una mano mi tocca la spalla.

per poco salto dallo spavento.

era victor.

<hey oli, oggi hai qualcosa da fare?> mi disse con un tale sorriso che quasi mi scioglievo.

perché quel sorriso mi ipnotizza?

<e-ehm ciao victor, n-no oggi non faccio n-nulla, perché?> ancora balbetto, non sono abituato.

<perfetto, hai mica voglia di passare la giornata con me? non ho proprio voglia di stare a casa e non ho nessun'altro, poi ci tenevo a conoscerti>

<c-conoscermi?> perché sembra che ci tenga a me?

<si, non ti avevo mai notato, e a essere sincero vederti nella mia stessa situazione mi ha fatto pensare che avere finalmente un amico non sarebbe male, quindi ti va?>

ancora non capisco, mi sembra così gentile e amichevole, perché è nella mia stessa situazione?

<si, va bene> feci un piccolo sorriso.

prima di andare prendiamo del cibo dalle macchinette.

preso tutto ci avviammo per... in realtà non lo so, non glielo chiesto, mi sono fidato e basta.

alla fine il posto misterioso era un enorme estesa di prati, dove non c'era nessuno e la vista era davvero bella.

<dopo la scuola vengo sempre qui, non passa praticamente nessuno e amo questi posti isolati con solo prati> disse il ragazzo corvino con un espressione rilassata.

<se ti piacciono tanto potresti venire a casa mia, vivo praticamente nel nulla>

realizzai dopo ciò che ho detto

NON SO NEMMENO CHI SIA E GIÀ LO INVITO A CASA MIA, OLIVER RIPRENDITI PERFAVORE.

victor sorrise, probabilmente notò il fatto che non ero più tremante e a disagio come prima.

iniziamo a mangiare, e nel mentre parliamo, parliamo e parliamo.

mi sento così bene.

ad un certo punto dopo un pò tiro fuori coraggio e gli faccio la domanda che ho in mente da quando lo vidi ka prima volta.

<victor perchè sei eri da solo?>

il ragazzo mi guardò negli occhi

sentì una botta nello stomaco.

<i-in senso, s-sei così gentile e amichevole p-perchè nessuno era con te?> magnifico ho ripreso a balbettare.

<in realtà sono timido quanto te, pure io non ho mai avuto nessuno, la mia famiglia è sempre stata poco presente per me, anzi posso dire che quasi li odio, per questo non vado mai a casa dopo la scuola, cerco di starci il meno possibile>

si sdraiò sull'erba e guardò il cielo nuvoloso.

è così bello

dico sul serio, è davvero bellissimo.

si girò di nuovo verso di me

<so che ti sei chiesto perché nonostante sia timido io stia parlando tranquillamente con te, non lo so, appena ti ho visto ho capito che avevamo qualcosa in comune e mi sono fatto coraggio>

non riesco a staccarli gli occhi di dosso, mi fa così felice il fatto che abbia trovato qualcosa in me.

<oli> disse spostando lo sguardo di nuovo verso il cielo

<si?>
<sdraiati pure tu, qui vicino a me>
<oh, ok> perché?, forse mi sto facendo troppe domande, lo faccio e basta.

mi sdraiai, avevo victor vicino a me

perché mi piace questa situazione?

<grazie vic>
...
DA DOVE MI È USCITO VIC???

<vic neh, MI PIACE UN SACCO> disse con una tale euforia che per poco mi spavento.

scoppiammo a ridere

<grazie a te oli.>

alone togheter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora