È UN MONDO CHE APPARTIENE A NOI.

26.

Queste settimane sono trascorse così velocemente,oggi è il fatidico giorno della partenza dei ragazzi. Mi sveglio con la luna storta, per quanto io possa essere felice per loro so per certo che la loro mancanza mi lacererà. Faccio colazione con dei cereali e scelgo un semplicissimo outfit casual, non mi trucco perché non sono del giusto umore e prevedo una valle di lacrime...
I ragazzi partiranno alle 11:00, solo che ci vediamo alle 10:30 per gli ultimi saluti.
Mi vibra il telefono, è un messaggio da parte di Ethan, «piccolina sono arrivato, apri?» e pensare che per un mese non sentirò la sua soave voce sussurrarmi quei «ti amo» così rapidi.
Vado ad aprire e per mia grande sorpresa ha una rosa rossa in mano, ciò fa sistemare il mio umore.
E: Buongiorno amore!
J: Ethan amore, non dovevi!
Lo bacio per poi abbracciarlo.
E: si che dovevo, mi mancherai tantissimo principessa..
J: non sai quanto mi mancherai tu..
E: ti chiamerò più spesso possibile, promesso.
J: hey, voglio che tu ti diverta! Non ti preoccupare se per una volta ti dimentichi di scrivermi, voglio vederti felice!
E: Non farmi piangere ti prego..
Mi stringe più forte a se ed io mi sciolgo.

Entriamo in casa mia per aspettare i ragazzi che arriveranno a breve.
Ethan si siede davanti al pianoforte e mi lancia un'occhiata che mi basta per capire cosa devo fare. Mi siedo sulle sue ginocchia, proprio come il giorno in cui ci siamo fidanzati, e ci contempliamo, io riflessa nei suoi occhi, lui riflesso nei miei. Non abbiamo bisogno di parlarci, ci bastano due tasti per entrare in un'altra dimensione dove siamo io, lui e il mio pianoforte, ci muoviamo proprio sulle note de "le parole lontane", chi lo ha deciso? Nessuno ha parlato, probabilmente sono stati i nostri cuori a dirigere l'orchestra.
Dopo questo momento di estasi che vorrei fosse durato per sempre, Ethan mi cinge i fianchi per poi baciarmi appassionatamente.
Dopo 15 minuti i ragazzi bussano alla porta, corro dad aprire.
V: amò, siamo appena passati da Marti, ti saluta!
J: che tesoro! Non si sentiva tanto bene nemmeno ieri a lavoro..
V: avrà preso freddo..
D: sicuramente, quando le dico di mettersi la sciarpa non mi ascolta mai!
T: beh ahaha
J: Nemmeno Ethan la mette MAI!
E: che dici! La metto sempre!
T: bro, ora non ce l'hai.
E: figura di merda.
D: HAHAHAHA
J: ragazzi volete un caffè?
V: no grazie, sto già troppo agitata!
D: lo sei sempre!
T: come darti torto!
Dopo poco tempo arriva Marta, la loro manager, segno che è arrivato il momento di salutarci.
Abbraccio Damiano.
D: ao fai la brava eh! Fammi sapere come sta l'amore mio poi.
J: Certo, in bocca al lupo Dam, ti voglio bene!
D: io de più.
Abbraccio Thomas.
T: mi mancherà il tuo vomitevole tonno in scatola!
J: hey non dire così, lo offendi!
Entrambi ridiamo.
J: Forza Thomas, spacca tutto mi raccomando!
T: lo farò, ti voglio bene!
J: anche io, mangione!
Per la prima volta vedo gli occhi di ghiaccio della mia amata Victoria De Angelis arrossarsi.
V: amò chiamerò sempre te e Martina, nun posso stà senza de voi! V'amo!
J: No amore ti prego non devi piangere! Ci vediamo prestissimo, tu spacca quel basso eh!
V: grazie amore!
J: non svaligiare i negozi ti prego..
V: te lo prometto.
Ci diamo un ultimo inteso abbraccio.
E ora arriva la parte difficile.
Ethan mi stringe delicatamente, non riesco a trattenere una lacrima che gli bagna la camicia.
E: piccola, come farò senza le tue carezze?
J: come farò senza i tuoi abbracci?
E: tu non te lo immagini nemmeno quanto ti amo.
J: nemmeno tu..Ti voglio vedere carico eh, spacca quei piatti come solo tu sai fare!
E: non farmi piangere ancora di più ti prego haha.
Vederlo così è un po' un colpo al cuore ma so che si divertirà, non vedo l'ora di vederlo felice e sorridente.
Saluto velocemente anche la manager per poi lasciare l'ultimo bacio al mio amato Ethan Torchio.
Salgono sul tourbus, mi lanciano dei baci da lassù e io ricambio facendo il gesto di un cuore con le mani. Il mezzo di trasporto si fa sempre più piccolo e lontano. Una lacrima salta bagna la mia guancia, decido di entrare in casa per riposare un po'.