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Da solo, in studio, il giorno del suo compleanno.
Un anno addietro, Sangiovanni non avrebbe mai immaginato di festeggiare i suoi 19 anni così.
Forse si sarebbe immaginato di essere in studio a fare quello che più amava, la musica.
Ma di essere solo... Chi se lo aspettava?
L'amore che provavano lui e Giulia era così evidente anche agli occhi degli altri, che quando dicevano ad amici e parenti che la loro storia era finita per un attimo li guardavano come per dire "ma state scherzando vero?".
È ovvio che a 18 anni non si pensi di sposare l'attuale fidanzato..
Ma loro due si facevano così tanto bene che vederli separati faceva male a tutti.
E più di tutti faceva male a loro due.
Perché allora si erano lasciati?
Perché a volte si prendono stupide decisioni.
E quella di allontanare Giulia era quella che lui riteneva la più stupida di tutte, ma non poteva tornare a farle del male.
Così, tornato a casa sua, a Milano, dove si era trasferito per un po', si buttò sul divano senza neanche cenare. Quel giorno le ferite facevano più male del solito, e se ne dava la colpa.
Perché in quel momento avrebbe voluto che la sua lady suonasse alla porta e gli facesse una delle sue sorprese che tanto lo stupivano sempre. Voleva abbracciarla e baciarla come aveva fatto l'anno precedente.
Voleva sentirsi così amato ancora, ma non poteva.
Decise di aprire il telefono e, purtroppo o per fortuna, si imbatté in una foto di Giulia che non aveva mai visto prima.
Era un suo selfie, che si era scattata ad un instore, quando lo aveva aspettato in quella piccola saletta, e annoiata aveva scattato tante foto e girato un video della saletta.
"Sangiussssssss guarda dove mi hai lasciata:una stanza vuota mentre tu ti fai abbracciare dalle fans
*inquadra sé stessa facendo un finto broncio*
ah monello che sei, ma tanto io mi diverto lo stesso anche senza di te, qua con tutte queste persone
*continua a far vedere la stanza vuota*".
Il video gli aveva fatto venire il mal di mare, in quanto lei non era per niente in grado di tenere il telefono fermo mentre lo registrava. Ma a lui andava bene così.
Sorrise per la prima volta quel giorno.
Anche senza fare niente, lei gli aveva fatto una sorpresa.
Gli mancava così tanto che la tentazione di chiamarla cresceva sempre di più, ma si ripeteva di non potere.
Anzi, se lei in quel momento non stesse probabilmente dormendo per via del fuso orario, essendo a Los Angeles, non credeva si sarebbe trattenuto.
"Ah Giovanni, cosa ti ha fatto quella ragazza.."
pensò tra se e se.
Ormai aveva scoperchiato il vaso ed i ricordi erano troppi.
Si alzò e prese la sua scatola.. la sua amata scatolina.
Poteva sembrare una cosa stupida, ma non avrebbe mai buttato la minima cosa che riguardasse Giulia. Avevano condiviso così tanto, che i ricordi che dovrebbero diventare brutti con una rottura, continuavano ad essere per lui quelli più belli.
La scatolina era piccola, rosa, ovviamente. E lui se la portava ovunque, così che quando aveva nostalgia della sua Giulia prendeva un oggetto a caso e guardandolo gli si riapriva un mondo.
Custodiva tutto ciò con enorme gelosia, che se anche qualcuno avesse soltanto visto la scatola gliel'avrebbe tolta dal campo visivo perché ciò che conteneva era suo e solo suo.
Si maledí, come sempre, di aver preso quella scatola, perché sapeva l'effetto che aveva su di lui. Però, come tutte le volte, l'aprì lo stesso e prese il primo oggetto che si trovava davanti...

I Ricordi Che Hai Di Me | SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora