11.

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Spazio autrice
Ciao a tutti! In questo capitolo è raccontato un momento un po' più intimo tra di loro, non troppo ovviamente perché è ambientato nel periodo in cui erano ancora ad amici. Vabbè io vi ho avvertiti.
Comunque ci tenevo a ringraziare tutti per l'affetto che state dando a questa storia, grazie di cuore ❤️❤️


"Hai visto Giulia rientrare?"
"No è andata direttamente nel magazzino, credo siano arrivati dei vestiti per lei brody" aveva detto Deddy, guardandolo un minuto dopo con uno sguardo ammiccante.
Sangio stava da poco con Giulia, quindi per lui era ancora strano sentirgli chiedere di lei e vedere il suo amico con la testa persa.
Tanto perso che lui di quello sguardo manco se ne era reso conto, perché aveva sorriso con un solo lato della bocca e si era diretto nel luogo indicato da Deddy.
La porta era socchiusa e Giulia stava canticchiando una qualche canzone in spagnolo, e lui poteva vederla mentre di spalle controllava i vestiti.
Si avvicinò a lei cautamente e le mise le mani sui fianchi, baciandole la testa.
Per Giulia quella relazione era un tutt'uno di prime volte, primo bacio, primi baci casti, primi baci un po' meno casti, primi momenti di coppia e di intimità. Così era arrossita, ma si era anche un po' spaventata.
"Oddio Sangio", rise, "che ci fai qui?"
"Ti cercavo" disse lui non staccandosi dalla sua testa e continuando a baciarle i capelli.
Poi la fece girare in modo tale da guardarla in faccia e le strinse il volto tra le mani, dandole un bacio, premendo talmente forte da farla anche indietreggiare un po', facendole perdere l'equilibrio.
Arrivarono contro la porta del magazzino, rimasta semichiusa, e Giulia, senza pensarci, mise una mano sulla maniglia e la chiuse.
Sangio, vedendo che anche lei aveva voglia di passare del tempo insieme a lui, riprese a baciarla mentre ancora lei stava chiudendo la porta, mettendole una mano sul fianco e lasciando l'altra sul suo viso.
Lei si lasciò andare un po', buttandogli le braccia intorno al collo e iniziando a baciarlo anche lei con più foga.
Sangio allora, tenendola sempre stretta contro la porta, mise entrambe le mani sui suoi fianchi e spinse ancora di più contro le sue labbra, facendo in modo che si schiudessero per dargli l'accesso.
Poi con un braccio le strinse la vita e spinse la sua pancia contro la sua, mentre con l'altro le teneva prima la nuca, poi le accarezzava i capelli.
Giulia nel frattempo era totalmente assorta nel bacio, stringendogli sempre il collo con un braccio e giocando con i suoi capelli con l'altro.
Era la prima volta che andavano un po' oltre il semplice bacio, ma sembrava come se entrambi non stessero aspettando che quel momento.
Poi lei gli incorniciò il volto con le mani, accarezzandolo con i pollici e spingendo ancora un po' di più con le labbra, lasciandogli anche qualche morso di qua e di là, che lo lasciavano piacevolmente colpito.
Non sapeva se la ragazza ci sapesse proprio fare o semplicemente lui fosse così perso che anche un semplice bacio lo sballasse.
Poi quei due erano come calamite l'uno per l'altra, e quando erano vicini poi non riuscivano a staccarsi, e se non lo erano il loro unico pensiero era di ritornare ad esserlo.
Continuarono a lasciarsi andare, lei muovendo le sue mani su e giù per tutta la sua schiena fino a rimanere immobilizzata quando lui iniziò a spostare le labbra dalle sue fino ad arrivare al suo collo e lasciarci baci a volte più profondi, altre meno.
Finché Giulia lo interruppe.
"Sangio.."
"Mmhh.."
"Le.. le telecamere..."
Disse lei in un sussurro, quasi si vergognava a pensare che qualcuno potesse vederli in quel modo.
"Uffa.. Hai ragione" si staccò da lei molto controvoglia, fino ad allontanarsi del tutto, sistemandosi i capelli con entrambe le mani.
Lei era rimasta ferma attaccata alla porta, ancora accaldata dal momento appena vissuto.
Si guardò un po' intorno, poi rimise i suoi occhi in quelli di Sangio.
Si guardarono per qualche secondo, poi lui le si rifiondò addosso, poggiando una mano appena sotto il suo seno, quasi a toccarlo da sopra la maglia, attirandola a sé, e l'altra sulla sua guancia.
Ovviamente Giulia non si tirò indietro e iniziò a baciarlo di nuovo, ma stavolta era lei a condurre il gioco, facendo in modo che la testa di lui rimanesse immobile e che invece lei muovesse la sua insieme al suo corpo, strusciandolo appositamente a momenti alterni contro quello del ragazzo. Nel mentre lui aveva dischiuso le labbra per far incontrare di nuovo le loro lingue, e le stava accarezzando i capelli e sfiorando a malapena il seno, accarezzandolo con il pollice.
Quando sentí che il momento gli stava piacendo anche troppo, si era, sempre controvoglia, cercato di staccare.
"Mh.. Ok.. Altrimenti.. Finiamo.. Come prima... O peggio." Disse con molta difficoltà, mentre Giulia, ancora presa dal momento, scendeva piano sul suo collo, rendendogli il tutto più difficile.
Lui percepì che stava per non essere più l'unico ad apprezzare, e non volendo farlo notare alla ragazza, si era allontanato.
"Che è successo? Non.."
"No Giu.. le telecamere..."
Disse lui, mentendo, e avvicinandosi a lei, stavolta però abbracciandola e poggiando entrambe le mani sul sedere di lei, che in tutta risposta gli baciò il lobo dell'orecchio.
Quando lui l'abbracciò, forse un po' anche per coprire ciò che gli stava accadendo, la ragazza capì di non aver sbagliato proprio nulla.
Rimasero ancora un po' in quel modo, senza alcuna voglia di staccarsi dall'altro ed entrambi con un sorriso da ebete sulle labbra.
"Dovremmo rientrare.." sussurrò lei con un tono parecchio contrariato.
"Lo so, ma prima..."
Lei si staccò dall'abbraccio e vide che lui si indicava le labbra con un dito, così gli prese il viso tra le mani e gli scoccò su un altro bacio, con parecchia passione dentro, mentre lui teneva le mani ancora salde sul suo sedere.
"Ok, adesso possiamo andare." Disse lui. ", Così lei si girò di spalle e aprì la porta, facendo per uscire, quando lui la bloccò avvolgendole la vita con le braccia e lasciandole un bacio sulla guancia.
"Però dovremmo prenderceli più spesso questi momenti per noi due, Giugiulola" le sussurrò all'orecchio, facendola arrossire, e lei annuì.
"Forza, andiamo" le tirò una pacca sulla chiappa facendola urlare fintamente, e poi le prese la mano, e rientrarono insieme in casetta.

I Ricordi Che Hai Di Me | SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora