14.

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Si era addormentato sul divano, col cellulare appoggiato al petto, con in testa ancora lei.
Si risvegliò bruscamente, con l'arrivo di una chiamata.
"Dormiglione dimmi che non stavi dormendo"
"No Falsito, ma ti pare" cercò di mascherare la sua voce ancora assonnata.
"Visto che sicuramente eri nel mondo dei sogni e non sai manco che giorno è oggi, ti ricordo l'appuntamento dal vocal coach"
"Certo che mi ricordavo, ti pare" disse convinto, mentre si alzava e guardava prima il calendario, poi l'orologio.
Arrivò con giusto 5 minuti di ritardo.
"Bella Sangio, allora, visto che abbiamo degli eventi a breve ci conviene provare anche i pezzi che dici?"
"Certo"
"Ok iniziamo con Lady"
Sangio avrebbe voluto sprofondare.
Il vocal coach sapeva della fine della relazione, erano abbastanza in confidenza, ma era ovvio che avrebbero dovuto provare uno dei pezzi più amati dal pubblico.
Era però la prima volta che ricantava quella canzone senza Giulia accanto a lui.
"bro, inizio da questa perché è il pezzo che sicuramente faremo in ogni occasione, più lo provi e meglio ti viene"
"No, lo so tranquillo Brody"
Dovette sforzarsi per non pensarla.
"Sangio, aspetta" lo bloccò a metà canzone.
"Sembri, non lo so, distratto?."
"Si hai ragione, ora ci riprovo"
La seconda prova non andò comunque a buon fine.
"Non ci siamo"
"Non capisco cosa mi succede"
"Ti spiego, di solito, quando il pubblico te la sente fare, è coinvolto, ma tipo un botto. E lo sai perché? Perché sei convinto anche tu"
"Ma anche ora sono convinto"
"Si ma non ci credi abbastanza.
Non importa che sia una canzone con un testo e un ritmo leggero, devi comunque essere convinto di ciò che dici"
E in effetti era proprio così.
Quando la cantava di solito aveva la sua ispirazione e pensarla non gli faceva del male.
Adesso invece stava cercando di distrarsi e si concentrava sul testo, rendendo tutto molto credibile.
"Rifacciamola, ma credici di più ok?"
Sangio annuì con la testa e si arrese.
Pensarla gli faceva del male? Si.
Ma era l'unico modo per fare bene la canzone.
Ogni parola lo riportava a quando l'aveva scritta, quando si frequentava con Giulia i primi tempi dentro la casetta di Amici.
A quanto lei all'inizio era una semplice compagna di quel viaggio che sarebbe dovuto durare solo sette mesi, e invece era diventata molto di più.
Le prove continuarono e non nel migliore dei modi.
Uscito dallo studio prese il telefono in mano e iniziò a scrivere.
"Tutt'oggi non capisco perché ti sei voluta liberare di me.
Perché forse tu riuscirai ad andare avanti, a non pensarmi, a non sentirti vuota, a pensare al tuo futuro senza di me perché non hai bisogno di me.
Ma io? Io non ce la faccio.
Ogni giorno che passa continuo a pensare a te e al fatto che io, di te, non mi libererò mai. Tu sarai sempre una parte della mia vita, che io lo voglia o no.
E non so per quale cazzo di motivo la vita sia stata così infame da scegliere proprio te.
Potevo passare semplicemente qualche mese insieme a te come ho fatto con gli altri e poi perderci di vista.
E invece no. E io ti odio per questo.
Perché so che anche se adesso io non ti vedrò e riuscirò a mettere le cose in ordine, a pensarti poco, ad immaginare il futuro, quando tornerai con te tornerà anche questa sensazione. Tornerà tutto.
Mi sconvolgerai la vita di nuovo.
E io come dovrei fare a vivere così?
Dipendente da te come fossi una droga."
Buttò fuori tutte le sue sensazioni su un messaggio whatsapp, che ovviamente non inviò mai.
E Sangio aveva ragione.
I primi giorni erano quelli più duri, quando senti ancora la mancanza di quella persona, quando ti aggrappi ai ricordi pur di sentirla accanto a te.
Poi cerchi di abituarti. Ritorni a vivere come in quell'attimo prima che ti sconvolgesse la vita di nuovo. E poi, ritorna. Perché in qualche modo, se è destino, ritorna sempre. E quando ritorna, sono cazzi.
Perché quell'equilibrio che ti sei creato, per quanto bene ti faccia stare, non ti rende felice. E Sangio lo sapeva.
Perché la felicità, la sua felicità, lui l'aveva conosciuta e sapeva riconoscerla.
E quell'equilibrio lo faceva stare bene, ma non lo rendeva felice.

Spazio autrice
Ciao a tutti, scusate l'attesa lunghissima che c'è stata questa volta 😔 però sono successe svariate cose nella mia vita. Mi è stato anche difficile trovare l'ispirazione, finché non è successa una cosa che calzava a pennello con questo capitolo, quindi mi scuso se è stato un po' meno basato sui loro caratteri ecc.., spero che vi piaccia comunque.
Giuro mi farò perdonare, presto o tardi ❤️

I Ricordi Che Hai Di Me | SangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora