Alma

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Milano, 24 marzo 2021.
Mi chiamo Alma, ho vent'anni e sono una ragazza come tante altre. La mia più grande passione è specchiarmi e fare shopping, in particolare comprare vestiti vertiginosi, tali da attirare l'attenzione di tutti i passanti, infatti sono molto narcisista, lo so. Ho tante amiche, ma con una soltanto mi confido, questa è Sophia, figlia di un ex boss mafioso siciliano.

È una mattina primaverile di un martedì, la sveglia suona come al solito alle sette, mi alzo, indosso dei jeans blu, accompagnati da una camicia azzurrina a maniche corte.

<<Alma, la colazione è pronta, scendi prima che facciamo tardi a lezione!>> Grida la mia coinquilina Silvia dalla cucina.

Mi affretto a mettere le scarpe bianche luccicanti per poi scendere in cucina e trovare le mie due coinquiline, Silvia è alla finestra che sta sorseggiando del caffè e nell'altra mano ha una sigaretta accesa, invece Rosy è a capotavola che sta mangiando dei biscotti al cioccolato inzuppati nel the.

<<Buongiorno. Nottataccia?>> Mi chiede Silvia sorridendo e facendo i primi tiri di sigaretta.

Mi stropiccio gli occhi, dando il bacio del buongiorno a tutte e due. Loro sono soltanto mie compagne di appartamento e di corso, siamo tutte e tre alla facoltà di storia. La mia migliore amica è invece Sophia. Mi preparo del caffè macchiato con accanto dei biscotti al burro per poi sedermi al tavolo e, nel silenzio più assordante che regna in tutto l'appartamento, mi godo non solo la colazione di cinque minuti, ma anche il cinguettio degli uccellini che stanno appollaiati sull'albero di mele.

<<Che fate oggi pomeriggio?>> Chiede Silvia facendo l'ultimo tiro di sigaretta, bevendo le ultime gocce di caffè.

<<Niente, tu Alma?>> Mi chiede Rosy sorridendo e continuando a bere la bevanda calda.

<<Devo vedere, perché devo studiare e dovete farlo anche voi, tra un mese dobbiamo dare un esame!>> Dico con naturalezza rivolgendomi ad entrambe.

Rosy sbuffa. Per loro lo studio è una cosa che va messa al secondo piano, al primo va messo il divertimento, non solo riguardante lo shopping ma anche e, soprattutto per loro, il sesso: quest'ultimo particolare l'hanno provato entrambe, ha dato un po' di fastidio ma niente di grave, infatti è capitato che mi raccontassero le loro esperienze continuate, non solo con uno solo ma con tanti ragazzi. Ogni sabato è sesso per loro. Invece per me il fine settimana lo dedico allo studio, soprattutto la sera. A differenza di tante mie coetanee, non ho ancora avuto la mia prima volta, una bugia enorme che ho detto a Silvia e Rosy, proprio perché volevo e voglio ancora adesso apparire come una ragazza che la da per divertimento e non perché ama veramente.

<<Alma, possibile che devi sempre studiare? Ti bruci il cervello prima o poi. Facciamo così, sabato sera organizziamo una festa in un locale, così ti scopi anche qualcuno, che ne dici?>> Mi chiede Rosy, dandomi una pacca sulla gamba.

La guardo seria per poi alzarmi, mettere la tazzina nel lavello e andare in bagno a finire di sistemarmi.

<<No, ragazze, veramente. Io studio, se ci tenete andate voi!>> Dico ad entrambe, spargendomi del trucco sulla faccia.

Silvia si avvicina alla porta del bagno.

<<Fai come vuoi Alma, noi ti abbiamo inviata, se vuoi venire vieni!>> Mi dice attaccandomi il phon alla presa.

Segreti familiari Where stories live. Discover now