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Previously on 'Nuthouse'...
Lo sento ridacchiare leggermente. Questa è l'ultima cosa che odo prima che Jimin mi afferra il braccio e mi spinge contro la porta, la mia guancia destra e il petto sono schiacciate contro il legno duro. Posso sentire il suo torso definito premere contro la mia schiena, il suo caldo respiro sfiorarmi l'orecchio sinistro.
-Sembra che tu sia nuovamente in trappola-
Sento la mia frequenza cardiaca aumentare, il mio stomaco è a fuoco. Non so come riuscirò a uscire da questa situazione, ma di una cosa sono sicura, mi piace sentire Jimin così vicino.
...-Jimin...- sussurro, sentendolo dietro di me.
Sono in trappola. La mia guancia destra è ancora schiacciata contro la porta, non posso muovermi avendo il suo corpo caldo premuto contro il mio.
'Non sono neanche sicura di volermi muovere'.
Provo a girarmi ma Jimin mi schiaccia ancora più forte contro la porta, il suo focoso respiro colpisce il mio collo.
-Jimin... lasciami- sposta le sue labbra vicino al mio orecchio sinistro.
-Perché?- deglutisco.
-Mi stai facendo male...-
-Non è vero- mi risponde, le sue labbra sfiorano il lobo del mio orecchio mentre parla.
-Jimin- dico più seriamente di prima e, sorprendentemente, lo sento indietreggiare.
Mi giro per affrontarlo e lo trovo fissarmi con quegli occhi che potrebbero far impazzire chiunque.
-Cosa?- fa fuoriuscire una risatina e
va verso il mio letto, sedendosi su esso.
-Sei così facile da leggere Hayley- sospira mentre si fa cadere sul mio letto.
-E per te è semplice fare come se fossi a casa tua, scendi dal mio letto- egli sposta le sue mani dietro la sua testa, mettendosi ancora più comodo.
-Fammi spostare te- sorride, sfidandomi.
'Ah si? Sfida accettata Jimin'.
Comincio a camminare verso il letto, i suoi occhi seguono ogni mio movimento. Mi fermo di fronte a lui prima di tirar velocemente fuori il mio ombrello da sotto il mio letto. Jimin avvicina le sue sopracciglia in confusione mentre mi fissa.
-Ricordi questo? L'ombrello che ti ha quasi pugnalato?- dico mentre lo colpisco leggermente con la mia mano.
Jimin, alle mie parole, ridacchia leggermente prima di rispondere: -Si, cosa?-
Mi inclino verso di lui, un sorriso incornicia le mie labbra mentre porto il mio viso di fronte al suo, i suoi occhi fissano i miei attentamente, pieni di curiosità, ma quando poggio la punta dell'ombrello sul cavallo dei suoi pantaloni, vedo i suoi occhi allargarsi e il suo sorriso sparire.
-Ti pugnalerò proprio qui se non ti alzi dal mio letto-.
Non appena finisco la frase, Jimin alza immediatamente le mani in segno di pace: - Hai vinto, mi alzo-
Sorrido vittoriosamente mentre lui si mette a sedere ma noto il sorriso divertito ritornare sul suo viso.
'Perché sta sorridendo?'
Improvvisamente mi strappa l'ombrello dalla mia mano, facendolo cadere sul pavimento prima di afferrarmi il polso e spingermi sul letto. Tutto accade così velocemente che non tempo sufficiente per elaborare ciò che sta succedendo. Egli finisce per inginocchiarsi sul letto, il suo corpo sopra il mio con le mie mani bloccate dalle sue sopra la mia testa, i miei occhi sono completamente spalancati, il mio respiro irregolare, un sorriso contorto solleva le sue labbra.
-Non dovresti sottovalutarmi Hayley- percepisco il mio battito cardiaco accelerare nel mio petto.
'Come riesce a fregarmi sempre in questo modo?'
-Avrei dovuto pugnalarti quando ne ho avuto l'occasione- lui scoppia a ridere.
'Dio, è così bello quando ride'
-Perché vai sempre sulle protettive con me?-
-Perché tu vieni solo per stuzzicarmi, lo hai detto tu stesso-
-Vero, ma vengo anche per essere sicuro che tu stia bene- la sua ultima affermazione mi prende di sorpresa.
-Perché lo faresti?- sento la sua presa sui miei polsi affievolirsi, la sua espressione diventa più seria.
-La prima volta che ti ho visto tu stavi per saltare giù da questo edificio. Mi sto solo assicurando che tu non ci provi più- sento il mio petto restringersi mentre fisso i suoi occhi.
-Perché?- Jimin solleva un sopracciglio.
-Devo avere un motivo per fermare qualcuno dal commettere suicidio?- ciò mi rende silenziosa.
Rimaniamo in questa posizione per alcuni secondi, solo a fissarci senza dire nulla, ma quando la tensione diventa insopportabile, guardo altrove.
-Sto bene, non devi sentirti obbligato a prenderti cura di me-.
-Non è un obbligo, mi piace semplicemente stuzzicarti- il suo solito sorriso incurva nuovamente le sue labbra.
-Certo- dico sarcasticamente mentre roteo i miei occhi.
Entrambi facciamo fuoriuscire una piccola risatina mentre ci guardiamo nuovamente negli occhi. Ora che Jimin si sta aprendo con me, sento il bisogno di fargli una domanda che ho voluto chiedergli da tempo .
-Jimin, perché sei qui?-
-Mi sembra di avertelo già detto, mi piace stuzzica/-
-No, non nella mia stanza, intendo qui in questo ospedale psichiatrico. Perché sei un paziente qui?- il suo sorriso sparisce completamente facendo strada a una fredda e indescrivibile espressione.
-Non lo vuoi sapere Hayley-
'Invece lo voglio... voglio conoscerti di più... perché, anche se non capisco come, mi piaci' Questo pensiero mi fa guardare altrove, sentendo le mie guance riscaldarsi.
Devo smetterla di pensarci, non può piacermi, non dovrebbe piacermi.
-A cosa stai pensando?- lo guardo dalla punta dei miei occhi. -Sei tutta rossa-
-Non penso a nulla-
-Non ti credo- dice mentre porta la sua faccia vicino alla mia. Sento immediatamente il mio cuore saltare nel mio petto, il mio stomaco bruciare.
'Perché divento così nervosa attorno a lui?'
'Perché ti piace idiota'
'Hayley, smettila di pensarci!'
Sento il suo respiro solleticarmi le labbra.
-Forse... stai pensando a quel bacio che mi devi?- sento il mio respiro bloccarsi nei miei polmoni.
-Certo che no-
Egli prende la mia faccia fra le sue mani, forzando i nostri occhi a incontrarsi.
-Sai perché non mi sono ancora preso quel bacio che mi devi?- fa scorrere lentamente il suo pollice il suo pollice sinistro sul mio labbro inferiore, i suoi occhi seguono i suoi movimenti con attenzione mentre io smetto di respirare -Perché voglio che sia tu a chiedermi di baciarti-
Non riesco a capire una singola parola, sono persa dai suoi occhi, dalla sua vicinanza.
-Voglio che tu sia completamente sicura che tu lo voglia, perché una volta che ho assaporato le tue labbra, non smetterò finché non rivendico ogni parte di te come mia-
'O.Mio.Dio'
Jimin si avvicina ancora di più e lascia un soffice bacio sulla mia guancia sinistra prima di alzarsi dal letto e incamminarsi verso a porta.
-Ci vediamo, Hayley- e con ciò lui se ne va, lasciandomi senza fiato sul letto.
'Jimin mi farà impazzire, beh, più pazza di quanto già non sia'
Rimango sdraiata, cercando di rilassarmi e di non pensare a niente, ma la mia mente continua a meditare su Jimin, su quel ragazzo misterioso, Taehyung, su Jungkook e anche al paziente del terzo piano, Yoongi.
'-Verrà per te-' le sue parole persistono nella mia mente.
'Ancora non riesco a credere a quanto sa su di me. E se conoscesse il killer? É possibile?'
'Sto cominciando a considerare di andare a parlargli ancora. Lui è sicuramente pericoloso, se non non sarebbe rinchiuso in quel modo. Non sarò in grado di andare lì su senza autorizzazione'.
Un idea mi passa per la testa e mi faccio immediatamente strada verso l'ufficio del dottor Kim.
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➳ηυтнσυѕє ᵖʲᵐ
FanfictionIn una notte tutto cambiò per Lee Hayley. Da casa sua si ritroverà in un ospedale psichiatrico dove incontrerà alcune persone. Chi è l'assassino dei suoi genitori? WARNING!! Questa storia contiene scene che potrebbero nuocere ad alcuni lettori. Se...