Bugie.

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E non so più se la gente quando parla con me è sincera o finta, se ciò che esce dalla loro bocca è la verità oppure se è solo finzione.
Alle elementari ero la più piccola e per questo tendevo ad isolarmi, più che altro venivo isolata. I miei "amici" non mi rivolgevano la parola, non mi volevano toccare, una bambina mi aveva rubato la migliore amica; pensavo "Cos'ho di sbagliato!?" Non capivo, non capivo dove stessi sbagliando, in terza elementare dovevo giocare con le bambole ma invece passavo le giornate a piangere, prima dietro quell'albero tanto familiare di quel giardino sul retro della scuola che era diventata il mio incubo più grande, che solo a vedere mi sentivo male, poi a casa, e non capivo, per quanto me lo chiedessi, non capivo dove sbagliavo, cosa non piaceva alla gente di quello che ero, di quello che sono. Fu in quel momento, in quinta elementare, quando decisi che medie frequentare, che decisi che volevo cambiare. Dopo tre mesi mi presentai davanti a quell'edificio ricoperto di graffiti con una maglietta semitrasparente a fantasia militare con su scritto il nome di un quartiere di New York dove l'avevo comprata, jeans attillati bianchi, scarpe di marca, capelli arricciati dentro una coda alta e il sorriso più falso ma anche unico che avessi fatto e... bello? Si, era bello, proprio come me, ero bella, e, se lo devo ammettere, mi sentivo anche bella. Dopo qualche settimana i primi ragazzi a cui piacevo, e mi sentivo apprezzata per una volta nella vita, sentivo di piacere. Ma non sarei me stessa se non mandassi tutto a puttane. Iniziai a mentire, fingevo di essere chi non ero, chi non sono. In seconda media cambiai, cioè, passai 4 ore al telefono con una mia amica, una ragazza che mi aveva capita e che mi aiutò quando tornai come la vera me, ma non funzionò, la gente mi odiava, mi prendeva in giro, mi detestava.
L'odio*, io non ho mai davvero odiato nessuno, forse si, la bambina che mi fece diventare ' l'asociale ' alle elementari, ma nessun altro, perché penso che l'odio sia un sentimento stupido poiché, come dice Shakespeare 'sia che tu ami una persona sia che tu la odii questa sarà importante per te, poiché se tu la ami questa resterà per sempre nel tuo cuore, se tu la odi questa resterà per sempre nella tua mente', e quindi se odi una persona gliela dai vinta, a mio parere.
"Le parole contengono falsità e artifizi; È nello sguardo il linguaggio del cuore, evitate di esprimere giudizi, poiché tutti siamo peccatori." Così dice Shakespeare e io mi trovo ancora una volta a concordare con lui, è inutile giudicare gli altri tanto tu sarai sempre il primo ad essere giudicato, il primo peccatore. E trovo totalmente inutile l'odio. Punto.
Alt. ho trovato un'altra persona che odio, mio padre. Ma questa è un'altra storia, o almeno un'altro capitolo della storia della mia vita.
Quando la gente non mi accettò per quella che ero, ancora una volta- Iniziai a tagliarmi.
Ecco qui il vero e proprio inizio. Il capitolo uno. Ecco qui l'inizio della mia vita e dell autolesionismo, ecco a voi l'inizio della storia su come sono diventata quello che sono.

My Rainy DaysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora