Quando la seduta fu tolta tutti poterono andare a dormire, ma Ed sapeva che quella sarebbe stata un'altra notte insonne per lui. La prima votazione era andata bene, aveva ottenuto un giorno in più, ma adesso doveva fare in modo che la seconda andasse ancora meglio, era tempo che Oglio si facesse da parte. Ed aveva ottenuto il sostegno che sperava, e non aveva fatto niente per averlo, forse Erryn sarebbe riuscito a portare dalla sua parte altri due o tre frati, in ogni caso era necessario che si arrivasse alla terza votazione senza che Laios avesse più la maggioranza semplice, per adesso la partita era ancora tutta da giocare.
Sulla strada per il dormitorio Ed si sentì stringere il polso e una figura alta e ingobbita gli si presentò al fianco: - ti sono grato per quello che hai fatto oggi - frate Oglio parlava con un tono macabro, forse perché sapeva già cosa voleva dire.
- Non avevo idea che sarebbe successo quello che è successo, il mio sostegno a te è più forte che mai, e farò in modo che gli altri lo sappiano - si affrettò a rispondere Ed.
- Non sarebbe giusto: undici voti per te, otto per me, è evidente che fra di noi la maggioranza preferisca il tuo nome al mio, è giusto che sia io a tirarmi indietro - era esattamente quello che Ed sperava. Aveva scelto Oglio anche per questo, oltre ad essere l'unica altra proposta plausibile oltre a lui, era anche un uomo umile, con poche ambizioni, sapeva che si sarebbe fatto da parte al momento giusto. - Chiederò che venga ritirata la mia candidatura e farò in modo che gli altri appoggino te, poi non ci resta che trovare altri due voti -.
- Non sarebbe giusto, tu vivi in questo monastero da più tempo di me, hai molta più esperienza, io non volevo nemmeno essere candidato, sarò io a farmi indietro - Ed sapeva di dover insistere, altrimenti frate Oglio si sarebbe infastidito.
- Non accetterei mai, se ci facciamo da parte entrambi frate Laios vincerà, dobbiamo essere compatti invece, e poi alla fine sia io che te potremo avere la parte che ci spetta -.
Ed aveva colto la sottigliezza di quell'affermazione. A differenza dei politici, i frati non erano soliti scambiarsi favori espressamente, parlavano in modo più subdolo, come se in quel mondo pensassero che Ezer non riconoscesse la loro cupidigia. Ma a Ed non importava, sapeva che Oglio gli aveva appena chiesto di essere nominato suo vice dopo la sua vittoria, e Ed non aveva problemi a farlo, se questo era il prezzo da pagare per avere il suo aiuto.
- Essere uniti è la cosa migliore adesso, ti ringrazio per il tuo supporto fratello - disse Ed.
- Ringrazio io te invece - rispose l'altro ponendogli una mano sulla spalla, e con un leggero sorriso si congedò.
Come aveva previsto quella notte non dormì affatto. Gli occhi pallidi della vecchia erano stati rimpiazzati da due pietruzze bianche, quelle usate per votare frate Laios come priore. La donna continuava a ripetergli che lui non era ancora pronto e che non sarebbe stato parte di quella storia. Si addormentò con quell'immagine in testa e per tutta la notte il sonno fu tanto turbolento da non dargli neanche l'impressione di aver dormito.
Quando si svegliò il cinguettio degli uccelli lo accolse di nuovo nel mondo, assecondando il suo mal di testa pulsante. Durante le preghiere del mattutino presiedute dal kladio riuscì a stento a rimanere in piedi. Dopo i canti un frate tarchiato dall'aria burbera di nome Ruggero, il responsabile del campo degli ulivi del monastero, gli si avvicinò facendogli l'occhiolino e assicurandogli che dopo la sera passata non ci sarebbe stato alcun dubbio su chi sarebbe stato il nuovo priore. Ed era sicuro che sarebbe riuscito ad aver i voti di altri monaci senza dover metter in moto troppe macchine, ma era sollevato all'idea di avere così tanti mezzi per poter arrivare alla vittoria. Quello principale gli si presentò davanti all'uscita dalla chiesa, in veste rossa e oro, con i rami d'ulivo che tappezzavano ogni parte bianca della sottoveste.
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Lunga vita al re
FantasíaUna storia in quattro parti che attraversa la vita di Ed, un monaco saloasiano proveniente dalla piccola città di Banzi, nell'Altaterra, al quale viene concesso dal suo monastero di frequentare la Grande Università di Triaris, centro di studi conosc...