La Ragazza Nuova- Capitolo 4

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La giornata a scuola passo in fretta, ora é pomeriggio tardi e tra un po' so sarebbe fatta sera, questo significava che tra un po' sarei andata alla gara.
Chiamai Elsie.
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Tuuuuuun tuuuuuuun tuuuuuuun
Al terzo squillo rispose
"Ehi Audrey" disse.
"Ehi, sei sicura di ricordare la strada per andare alle gare?" Chiesi.
"SI, sono sicura, gareggerai?" Mi chiese.
"Non lo so, penso di si" dissi.
"Sta attenta" mi disse.
"Tranquilla, ora però vado che vado a vedere la macchina, ciao" dissi.
"Ciao" disse lei prima che io attaccai.
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"Mamma esco, sta sera dormo da Elsie" dissi prima di uscire.
Mi incamminai verso la fabbrica abbandonata.
Una volta arrivata mi misi subito a lavorare sull'auto.
Stavo controllando il motore quando vidi una cosa fuori posto.
"Ecco perché scoppiettava" sussurrai.
Misi tutto apposto e feci un'ultima controllata.
Guardai l'ora sul mio Casio color argento.
Le 21:30.
Mi ha detto Elsie che le gare incominciano sulle 22:30-23:00.
Tornai a casa, mi lavai e mi cambiai.
Poi salutai mia mamma e andai alla fabbrica per prendere l'auto.
Partí ed arrivai a casa di Elsie.
Le scrissi un messaggio dove le dicevo che ero sotto casa sua e lei scese subito dopo.
Entrò in macchina e incominciammo a parlare fino a destinazione.
Era tra le montagne.
"Pronta?" Le chiesi prima di andare dove stavano tutti.
Passarono un paio di minuti e poi mi guardò negli occhi.
"Sono pronta" disse infine.
Arrivvai dove stavano tutti e parcheggiai la macchina in un punto libero.
Scesimo dalla macchina e incominciammo a girare per vedere com'era.
"Ma guarda guarda. E voi che ci fate qui?" Era la voce di Tracy.
"Potremmo farti la stessa domanda" dissi io in risposta girandomi dalla sua parte.
Aveva una gonna che era piú corta di una sciarpa per i bambini, un top che metteva in mostra il suo seno prosperoso e un paio di tacchi altissimi.
"Ti sei proprio data da fare eh, oggi chissá quanto incasserai" dissi prima di andarmene.
Elsie mi seguí e mentre camminava andò a sbattere contro qualcuno.
"Ehi guarda dove metti i piedi neonata"disse una voce maschile.
Mi voltai.
Elsie stava guardando in basso, come a suo solito.
"S-s-scuaa" disse con la voce tremante.
"Ehi, lasciala stare" dissi avvicinandomi.
Presi Elsie per un braccio e la misi dietro di me.
"Se no che mi fai?" Chiese avvicinandosi di piú.
"Non ti piacerebbe saperlo" dissi.
Il ragazzo mi guardò un'ultima volta e se ne andò verso quella che credo fosse la sua auto.
L'accese e mentre passò al mio fianco con la macchina, dissi.
"Il mitro metano é per i finocchi, non lo sapevi?"
Il tipo scese dall'auto e si avvicino a me.
"Quel mostro ha 350 cavalli, arriva da 0 a 150 in sei secondi" disse.
"Oh bravo ti sei letto il libretto dell'auto, vuoi la caramellina ora?" Chiesi con un tono strafottente.
"Ma tu che ne sai che fai fatica a mettere la prima" disse.
" Sfidami allora" dissi.
"Okay, pronta a perdere bambolina?" Mi chiese.
"E tu?" Dissi io a mia volta.
"Non ho mai perso" disse.
"Ancora per poco" risposi io avviandomi verso la mia macchina.
Entrai dentro e l'accesi.
"Okay, facciamo vedere chi siamo a quel cretino" dissi.
Si okay sará anche strano ma io parlo con la mia macchina, prendetemi per pazza ma io tengo troppo a questa auto.
Arrivammo alla postazione.
Una ragazza si mise in mezzo alle macchine.
"Pronti" disse.
"Partenza" continuò.
"Via" disse piegandosi.
Al "via" il mio piede si mise direttamente sull'acceleratore e partí.
Il ragazzo era davvero molto bravo a guidare, per un momento ho pensato di non riuscire a batterlo, solo che ho ripensato al modo in cui ha trattato la mia migliore amica Elsie e ho pensato che non avrei dovuto lasciarlo vincere.
La montagna era piena di curve, era un drift, sapevo fare anche quello.
Sfruttai una curva per superarlo e avvantaggiarmi.
Al traguardo mancava poco.
Lui schiacciò sul nos e mi superò ancora.
Sorrisi.
"Troppo presto pivellino" dissi prima di schiacciare sul nos.
Lo raggiunsi e lo superai.
Continuai con questa andatura e ogni volta che vedevo che si stava avvicinando mettevo la quinta e andavo più veloce.
Mancava un metro e mezzo al traguardo.
Un metro ora.
Ho passato il traguardo.
Ho vinto.
Si!
Accostai.
Appena scesa dall'auto Elsie mi venne incontro e mi abbracciò.
"Non sai quanto ho avuto paura" disse.
"Sei stata bravissima" continuò poi.
La ringraziai e andammo verso quel ragazzo.
"Ma bravo Cameron ti sei fatto battere da una piú piccola, complimeti" disse una voce, una voce che giá conoscevo pultroppo, Johnatan.

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