Chapter 3

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Mi avvicinai al comò della mia stanza e mi guardai il polso, poi distolsi lo sguardo da esso disgustata e mi levai l'anello che portavo all'anulare, mi riguardai allo specchio e decisi di cambiarmi, tanto non c'era più un senso a rimanere di sotto con tutti.

Mi levai gli stivali, lo stesso feci con i bracciali e infine mi sciolsi la coda, mi mancava solamente la collana che portavo al collo. Con le unghie leggermente più lunghe non riuscivo a sganciarla.

"Per l'amor di Dio!" appoggiai le mani sulla cassettiera, dove di fronte si trovava lo specchio e mi limitai a guardare in basso incavolata.
Strinsi i pugni e decisi di riprovarvi nuovamente, ma quando alzai lo sguardo una sagoma si trovava alle mie spalle; mi voltai di colpo in preda al panico, ma essa mi tappò la bocca e quando venne più vicino al mio viso riuscì a vedere chi era: Draco.

"Mi hai fatto prendere un colpo" ammisi appena mi levò la mano dalle labbra e mi portai una mano sul petto. "Comunque vattene!" sbottai rigirandomi verso lo specchio e riprovando a togliere quel ciondolo che stava appeso al mio collo.

Non si mosse. Il suo atteggiamento pieno di sfida faceva tirare fuori il peggio di me, avrei voluto urlargli addosso per come si era permesso di trattarmi, aveva 17 anni e pensavo che fosse cresciuto, invece rimane ed è, quel solito stronzo che era anche da bambino.

"Posso sapere se ti sei fatta male?" mi domandò con un tono di voce, stranamente non di minaccia, e nel frattempo mi spostò le mani ai lati dei fianchi, riportandole poi al mio collo, mi portò i capelli di un lato e mi tolse la collana, che infine mi posò sulla scrivania.

"Non era mia intenzione farti male" confessò sedendosi sul mio letto. "Però lo hai fatto!" sbottai cercando di farlo alzare dal materasso su cui si era posato, ma i miei tentativi erano inutili.

"Non volevo" sussurrò mentre si levava la giacca nera ancora bagnata per via dell'acqua che li avevo versato addosso e me la porse, visto che stavo in piedi di fronte a lui.
Stava giocando col fuoco. "Non sono la tua schiava! Alzati!" esclamai fissandolo dritto negli occhi e poi notai formarsi sulle sue labbra un leggero sorriso

Si portò verso la mia scrivania e ci appoggiò l'indumento; incominciò a sbottonarsi la camicia e riuscì ad intravedere il suo petto, ma cosa stava facendo? Mi domandai confusa dai suoi gesti.

"Draco non siamo ad uno spogliarello, che diavolo stai facendo?" chiesi in tono sarcastico, solo per infastidirlo, ma non ci riuscì visto che ormai si stava levando anche i pantaloni rimanendo in box; poggiò tutti i suoi vestiti sulla mia sedia e poi si girò a guardarmi, speravo non avesse notato la mia faccia da ebete mentre lo osservavo.

"Stupida vedi di darmi dei vestiti!" ordinò con tono cattivo osservandomi con sguardo di sfida.
La voglia di alzarmi e tirargli un ceffone ormai era alle stelle "ma per chi mi hai preso?" domandai avvicinandomi a lui involontariamente.

"Oh mi scusi" si portò davanti di me e mi fronteggiò.
Non avevo dubbi...ero diventata un pomodoro stando davanti a lui mezzo nudo, mi imbarazzava e non poco "signorina Gaia può darmi dei vestiti?" richiese prendendomi palesemente in giro.

Cercai di contenere la mia rabbia nei suoi confronti e portai il mio sguardo in basso, ma fu subito riportato verso il suo perché mi mise due dita sotto il mento e me lo alzò. "Riddle smettila di fare così ed ubbidisci" ringhiò convinto che avrei accettato di farli da schiavetta.

"O Draco mio caro" portai il mio viso a pochi centimetri dalle sue labbra e notai che si mordeva quello inferiore, perché mai lo stava facendo? Ignorai la cosa e continuai a parlare "a parer mio tu e i tuoi vestiti possono andare..." non terminai la frase che Delphine fece irruzione nella mia stanza.

"Scusatemi ho interrotto qualcosa?" ci guardò disgustata e poi si avvicinò a noi. Non avevo altri pareri, se non che si stesse mangiando Draco con gli occhi.
Lo guardai con sguardo impaurito, pensando a cosa avesse intuito Delphini a vederci così vicini e mezzi nudi.

"Tranquilla non stavamo facendo niente!" la rassicurai mentre mi approdavo sul letto e mi sdraiavo a pancia in giù, per godermi come la mia sorellastra provava a sedurre Draco, forse da quel lato mi faceva pena il biondo. "Te la passi con quella piccola griffondoro?" sputò fuori quelle parole come veleno e mi lanciò un'occhiataccia, che mai e poi mai avrei voluto vedere: aveva gli occhi fuori dalle orbite, il viso arrossato e le mani stringevano il suo vestito, seriamente pensava che avessi fatto qualcosa con uno così? Con Draco?

Osservai divertita la situazione, Delphini era fuori di se e Draco forse era nella mia stessa barca, ma tenevo alla risposta che avrebbe potuto dare a mia sorella. "Allora?!" Delphi lo richiamò tirandoli una gomitata sul braccio, dove i suoi occhi si spostarono da me per portarsi sull'altra ragazza.

"Stavamo per farlo..." confessò prendendola in giro e io mi tappai la bocca per soffocare le risate, allora decisi di stare al suo gioco. "Sai Delphi ci hai proprio interrotto!" le comunicai alzandomi dal letto e avvicinandomi a Draco, che si trovava ancora, dopotutto, solo in boxer.
Mi attorcigliò con il suo braccio la vita e mi portò al suo fianco, mi spostò di lato i capelli ed ormai le sue intenzione non mi erano più conosciute, cosa stava facendo di preciso? Pensai.

Portò le sue labbra sulla mia guancia e mi lasciò un bacio, non potei fare a meno che girare il viso verso il suo e guardarlo sconcertato, questo era un chiaro e palese gesto d'affetto nei miei confronti!
"State fingendo non è vero?" chiese la spilungona di fronte a noi guardandoci con malocchio.

"Ma secondo te?" le risposi con un'altra domanda per farle intuire la risposta, ma ci guardò solo più confusa di prima. "O Dio" mi lasciai andare sconfortata "Delphi è ovvio che stavamo fingendo" allontanai il braccio di Draco dal mio corpo e mi spostai dai due.

Only Mine; Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora