Only Mine; Draco Malfoy

Chapter 6

Poggiò le mani alla parete, o meglio ai lati della mia testa; Spostò i capelli tutti di un lato e portò le sue labbra al mio orecchio. "Avanti esegui gli ordini" abbassai il volto e rosicai all'interno, quanto lo odiavo. Non lo avrei fatto.

Pensai a cosa fare, sapevo che non mi avrebbe lasciato andare, avrei solo dovuto tentare a scappare dalla sua presa. Rimanemmo fermi quasi un minuto, il suo fiato contro il mio collo e il mio respiro affannoso, a parer mio aveva notato quanto il mio battito fosse accelerato.

Cercai di levarmi da quella situazione, spostai velocemente il suo braccio che si accasciò e corsi, il mio obbiettivo era riuscire a prendere le scale e andarmene da quella situazione. Mi sentivo così codarda, ma non potevo negare la paura che mi aveva messo bloccandomi al muro.

Afferrai il corrimano, c'ero quasi a prendere il primo scalino, ma qualcuno mi afferrò il polso, non ci credo, Draco mi aveva ripreso.  Violentemente mi buttò contro il muro, di nuovo gli davo le spalle; in quel esatto istante piombò nel corridoio Delphini.
"Falle male Draco" sentì il suo ghigno anche se non sapevo dove si trovasse "vuoi un aiuto?" aveva veramente avuto il coraggio di chiederglielo? Ok che mi odiava, ma insomma tanta cattiveria non pensavo fosse capace di usarla contro di me.

"Stai zitta" urlò nei suoi confronti "e tu" mi schiacciò al muro con il suo corpo "girati" gridò e con un veloce movimento: mi afferrò per le spalle e mi posò con la schiena al muro. Quei secondi di silenzio che seguirono il tutto mi suscitarono paura, non sapevo a quanto potesse spingersi oltre Malfoy.

In che situazione mi ero trovata, forse era meglio che non uscissi da quella fottuta stanza. "Puoi spostarti?!" sbottai cercando di mantenere un contatto con Draco che mi aveva richiuso al muro. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio, il disprezzo nei suoi occhi c'era, ma forse un po' meno. "Modera i termini stupida che non sei altro" mi puntò la bacchetta al collo Delphi e di primo istinto mi toccai il retro dei pantaloni, ma cosa stavo facendo! La mia bacchetta era dentro la stanza.

Non riuscì a fare altro che andare in panico, indifesa e ormai pronta all'inferno, mi scesero le lacrime come rassegnata, contro loro due non avrei avuto scampo. Appoggiai la testa sul petto di Draco e lo abbracciai, speravo che in lui ci fosse ancora un briciolo di bontà nei miei confronti.

"Puttana che cazzo fai" gridò Delphini afferrandomi per il colletto della maglia e mi scaraventò a terra, feci per alzarmi e continuare quello che aveva iniziato, ma mi colpì con un incantesimo che non riuscì a capire, ma mi bastò sentire il dolore.

Mollai un urlo e cominciai a soffocare dal dolore, riuscì solamente a vedere Draco avventarsi su di lei e gli levò la bacchetta dalle mani. "Che cosa gli hai fatto?!" urlò facendola sentire ridicola "meglio così no?" continuò lei contenta di avermi fatto del male e convinta che Malfoy poi l'ammirasse per quello.

Draco la osservò per un'ultima volta e gli spezzò la bacchetta di fronte ai suoi occhi, poi a mia sorpresa si diresse verso di me. "Gaia" mi chiamò col mio nome, non sembrava voler ferirmi. "Vattene via" gridai piangendo. Dolore, dolore ovunque, non so cosa sarebbe mai potuto essere peggio di quell'incantesimo.

Senza ascoltarmi mi prese in braccio e mi sollevò, portandomi in camera sua; richiuse la porta alle sue spalle e cercai di scendere da lui. Mi poggiò sul suo letto, il suo cazzo di letto! Non mi ero mai nemmeno seduta su quel materasso, che per lui era come il suo trono.

"Ei" mi afferrò il viso dolcemente e mi poggiò le labbra sulla fronte "respira" sussurrò lasciandomi un bacio e poi mi spostò i capelli dal viso.
"Draco" urlai afferrando la sua mano "fa tanto male e anche freddo" terminai la frase abbassando sempre di più la voce.

Mi osservò contorcermi dal dolore, senza fare nulla. "Togliti i vestiti" ordinò.
Io non credevo alle sue parole, stavo soffrendo e lui pensava a quello?
Usai le forze che ancora mi erano rimaste per risponderli. "Perché mai dovrei farlo?" chiesi dispiaciuta, pensando che almeno una volta nella vita si stesse preoccupando per me, invece mi ero sbagliata.

Senza degnarsi di una risposta mi tolse la felpa, lasciandomi solo con la maglietta a maniche corte, ero priva di forze per difendermi. "Non mi toccare verme" urlai cercando di dimenarmi. "Ascoltami invece di fare tutto per testa tua" mi diede uno scossone e poi riprese a parlare "ora tu vai sotto le coperte e ti togli quei cazzo di pantaloncini"

Lo guardai attentamente e non gli risposi. "Hai capito quello che ho detto?" mi chiese passandosi una mano tra i capelli. "Si" risposi schietta e senza sentimento. "Fallo" mi ordinò di cattiveria. "Non ci riesco" sussurrai mentre chiudevo gli occhi e mi uscivano le lacrime dovute al dolore.

"Non fa niente" mi poggiò una mano sulla guancia, mi osservò per qualche secondo e poi mi coprì con le sue coperte. Si sedette affianco alla mia testa e si mise ad accarezzarmi i capelli "ti fa ancora tanto male?" mi chiese mentre il dolore mi innondava ogni parte del corpo. "Il problema è il freddo, non senti quanto è freddo qui dentro?" domandai faticando a parlare.

"Ne sei proprio convinta?" e mi fece sedere tra le sue gambe, così appoggiai la testa sul suo petto e mi ricoprì con le coperte, solo che questa volta a riscaldarmi c'era anche il suo corpo, visto che con le braccia mi aveva avvolto i fianchi. "Tu sei più caldo" risposi a sua volta stringendomi a lui.

"In tutti i sensi" mi confermò facendomi sorridere alla sua affermazione. "Sai che sei anche simpatico dopo tutto?" alzai lo sguardo verso di lui e notai le sue sopracciglia alzarsi. "E tu lo sai di essere molto più bella quando sei sotto il mio controllo?"

Sgranai gli occhi e lo guardai confusa. "Non sono sotto il tuo controllo!" borbottai cercando di alzarmi. "In questo momento potrei fare di te tutto quello che voglio" mi stuzzicò sapendo che ero impotente.

"Smettila di dire stupidaggini" sbuffai sorridente, per la prima volta mi sentivo bene con Draco e questa cosa mi turbava.