CAPITOLO 2

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Anche questa volta per poco non rischiavamo di perdere il treno (Per la prima volta la colpa è stata mia). Aveva già chiuso le porte quando siamo arrivate noi. Per fortuna l'autista si è accorto di Rose che correva come una pazza e sembrava litigasse con le valigie che da un momento all'altro sarebbero potute e rotolare sui binari del treno. Ci siamo sistemate nella nostra cabina (sperando sempre che sia la nostra dato che non sarebbe la prima volta in cui Rose sbaglia a leggere il numero della cabina sul biglietto).
Ho comunque rinunciato a dormire su quel materasso spesso e duro quanto una tavola da surf.
Mi alzo senza fare rumore ed esco diretta a una qualunque specie di servizio igienico. Entro in una toilette,mi lavo la faccia e poi sento di nuovo quella fitta salire dalla punta dei piedi per arrivare alla schiena,questa volta più forte della prima. Per fortuna non perdo i sensi ma mi accascio comunque a terra aspettando che mi passi. Mi sembra di bruciare. Appoggio con la schiena al muro ma immediatamente un dolore alle spalle mi fa ritrarre in avanti. Blocco la serratura e mi sollevo leggermente il maglione di lana a strisce bianche e blu. Poco sotto le spalle avevo delle zone rosse che sporgevano, ho subito pensato ad una delle mie tante allergie. Me ne convinco e torno in cabina.

Sono le 17:00 e siamo appena arrivati a Briston,un piccolo paesino in Inghilterra,credo sia abbastanza vicino alla capitale,non ne sono sicura e a dirla tutta non me ne importa poi un granché.

Abbiamo preso un taxi per arrivare al piccolo appartamento quasi fuori città,c'erano poche case lì vicino e tra gli alberi del boschetto che "sorgeva" dietro casa si intravedeva un piccolo e stretto sentiero ricoperto di ghiaia.
C'è troppo vento per i miei gusti e decido di entrare dentro casa. Il soggiorno è grande,con  un divano marrone affiancato da due poltrone anche esse dello stesso colore, messe davanti alla piccola televisione di non so quanti anni fa. Sorpasso la cucina,il bagno e la stanza di Rose e apro la porta di quella che a intuizione dovrebbe essere la mia stanza, c'è odore di chiuso,la polvere ricopre mobili,vetri e tende però sembrava abbastanza accogliente. Mi butta sul letto,esausta, e ci resta fin quando non mi accorgo che il sole sta tramontando. Rose non disturbava mai,mi lasciava sempre i miei spazi e questo mi faceva piacere visto che non mi piace essere controllata. Sono andata a farmi una doccia e quando ho finito,sono andata a vedere cosa stava combinando zia Rose.
-Non ti stanchi mai zia!!- le ho detto ironicamente quando ho visto cosa è riuscita a fare mentre io ere distesa sul letto. Ha ripulito tutto. Quel piccolo appartamento che prima sembrava un lenzuolo di polvere e ragnatele ora brillava, non c'era neanche una mollica per terra. Mi chiedo sempre dove trovi tutte quelle energie. -Sai come sono io- mi risponde sorridendo, ricambio il sorriso ed entro in cucina. Mi preparo velocemente qualcosa da mangiare e torno a stendermi nuovamente sul letto. Domani sarà il mio ennesimo "primo giorno di scuola".

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