Capitolo 4. Interrotto

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Abbiamo fatto danni anche questa volta
Noi due pieni di tagli senza farlo apposta
Stupidi rimorsi, stupidi i tuoi occhi
Cambiano colore, fanno a pezzi i sogni

Abbiamo fatto danni anche questa voltaNoi due pieni di tagli senza farlo appostaStupidi rimorsi, stupidi i tuoi occhiCambiano colore, fanno a pezzi i sogni

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«Gi, stai per fare una grossa stronzata. Colossale!» mi dice Naomi, trovando subito l'appoggio di Michael, che annuisce appena sente le sue parole. Io e miei amici siamo a pranzo fuori e ho appena fatto sapere ai due della decisione che io e Tom abbiamo preso. Quella di andare a vivere insieme, in una casa tutta nostra. La verità è che so che hanno ragione, quello che stiamo per fare è affrettato e...no, non sono affatto sicura. E allora perché mi sono mostrata entusiasta quando mi ha detto che ha iniziato a cercare casa e che oggi ne andiamo a vedere una? 

Mi sento in colpa, ecco perché. Mi sento in colpa per aver fatto venire Daniel a casa mia, per il breve momento che abbiamo condiviso, bevendoci una tazza di tè insieme, davanti ad un tramonto bellissimo, con i Rolling Stones in sottofondo. Mi sento in colpa perché non faccio altro che ripensare a quel pomeriggio. Come se quel ricordo avesse vita propria e, a suo piacimento, torna preponente, nei momenti meno opportuni.

«Mi ha detto che vuole dimostrarmi che ci tiene veramente a me», dico, cercando di far cambiare idea su Tom ai miei amici, ma non ci cascano. «Oggi andiamo a vedere una casa».

«Quindi lo vuoi fare davvero!» esclama Michael, sbarrando gli occhi. «Gi, ti prego, non fare niente di avventato! Tra due settimana partiamo per le vacanze, magari staccare un po' ti farà bene e ti ripigli».

«Oh sì...a tal proposito-».

«Grace, ho come l'impressione che stai per darci buca», mi interrompe Naomi, prima che riesca a concludere la frase. Abbasso lo sguardo, mordendomi il labbro, come a voler sfuggire da lei.

«Mi ha proposto di andare in Italia, sulla costiera amalfitana, da alcuni suoi amici», dico. «Però io gli ho detto che mi ero già messa d'accordo con voi e che abbiamo già organizzato ogni cosa. Lui comunque continua ad insistere».

«Che gran stronzo!» sbotta la mia amica, svuotando con un unico sorso tutto il bicchiere pieno d'acqua. Lo riappoggia sul tavolo con un leggero tonfo, prendendo un respiro profondo. «Chiunque sano di mente sceglierebbe la costiera amalfitana», ammette sospirando.

«Invece io verrò con voi», dico con tono deciso, cercando di calmare un po' le acque. Mentre parlo, i miei amici però rivolgono la loro attenzione da tutt'altra parte, verso qualcuno che è oltre le mie spalle.

«Un bono da paura si sta avvicinando al nostro tavolo», mi informa Naomi. Girandomi, mi ritrovo davanti Daniel, che sì, in effetti si sta avvicinando proprio al nostro tavolo. Mi alzo all'istante, senza un motivo ben preciso, facendo strisciare la sedia sul pavimento rumorosamente. I miei amici sono visibilmente curiosi di sapere di più sul "bono da paura" che si sta avvicinando, ma non ci faccio caso, concentrando invece tutte le mie attenzione su Daniel.

Only Tuesday || Daniel RicciardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora