Bandiera viola

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Wolfy

Eccoci al momento più importante...non proprio, della storia. Ronny scopre di essere bisessuale. Come? Ce lo dirà ora lui.
Ronny

Ebbene sì anch'io sono andato alle elementari...e sarei voluto restare. Comunque, persone nuove, posto nuovo, tutto diverso e un po' spaventoso, non quanto la casetta delle streghe (l'orfanotrofio).

Ricordo che la mia insegnante di musica aveva i capelli ricci e grigi, che teneva sempre raccolti. Aveva gli occhi marroni e una bocca sottilissima. Era la mia preferita perché quando cantava incrociava gli occhi e io cercavo di trattenermi.

I miei compagni al primo anno di elementari mi fissavano inespressivi e io mi mettevo a singhiozzare e a gridare "non guardatemu!!" ma loro continuavano. Come se mi studiassero attentamente. Odiavo quando lo facevano. Gli unici che non lo facevano erano Camilla e Rajim. Erano i miei due amichetti del cuore. Mi capivano, anche perché Rajim era stato adottato come me, e Camilla era la sua sorellastra.

Comunque un giorno, dopo essere tornato a casa mi accorsi di una cosa: provavo attrazione sia per i maschi sia per le femmine. Lo dissi ai miei genitori e chiesi se fosse possibile. Mia madre mi prese sulle ginocchia e mi disse "Tranquillo, è normale! Non succede nulla"

"Ma le streghe mi hanno detto che non posso amare un maschio!"

Mio padre sbattè il pugno sul tavolo mi guardò con i suoi occhi marroni e mi disse "le streghe sono cattive! Non ascoltarle! Ascolta madre e padre e gli spiriti che vegliano su di noi! Loro sono d'accordo con noi! Ama chi vuoi" poi mia mamma mi disse che ero bisessuale.
Wolfy: parlaci di Roberto!
Ronny

Ok, in fondo senza di lui non sarei nulla!

In seconda elementare arrivò un nuovo alunno: Roberto. Pelle chiarissima, magro, capelli nerissimi e due occhioni neri da cagnolino. Mi ricordo quel giorno come se...avessi la scena ora davanti a me: la maestra della prima ora entra con pochinminuti di ritardo e dice "Buongiorno bambini! Da oggi avremo un nuovo compagno! Comportatevi bene e aiutatelo se ha bisogno! Lui è Roberto. Saluta Roby!"

Tutta la classe "Ciao Roberto" e lui non riusciva a spiccicare parola.

"Dove mi siedo?" disse.

"Mettiti qui, vicino a Ronald, spero facciate amicizia presto"

Roby si sedette vicino a me e arrossì, senza guardarlo lo salutai e lui ricambiò con un cenno della mano.

Roby ed io diventammo subito amici inseparabili. Io ero il suo unico amico e "amore bello". Mi ha sempre amato e protetto. Ricordo la prima volta che si dichiarò. Eravamo in camera sua, avevamo 8 anni circa, eravamo sul mio letto. Lui mi salta addosso facendo il cagnolino e alitandomi in faccia la cena. Meno male che era cibo buono...comunque, io stavo al gioco e lo spinosi via rugnando. Roby mi saltò ancora addosso e mi bloccò le braccia. Poi mi guardò con i suoi occhioni e disse " Non mi scappi sei in trappola! Ora sei tutto mio...Ronny..." arrossì, io smisi di dimenarmi.

"Roberto? Perché sei rosso?"

Si avvicinò al mio orecchio, e sussurrò "Ti amo", mi baciò la guancia e guardò altrove arrossendo. Io non lo amavo, almeno non così tanto, provavo pena e allora l'ho abbracciato e gli ho sussurrato " Grazie di amarmi...ma...rimaniamo amici, ok? Ti prego non piangere, non strillare..."

"Non fa niente...rimaniamo amici...l'importante è che passiamo momenti belli insieme..."

Era deluso, lo capivo dal tono di voce e dal modo delicato che aveva di abbracciarmi.
Wolfy:... Bene...concludiamo?
Ronny: ok, prossimo capitolo?
Wolfy: boh! Si vedrà...

Ronny Purple~la storia di un bisessuale che non si è mai arresoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora