Un passo da gigante.

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Allora??  Qualcuno lassù ha deciso di rovinarmi la giornata?

Era lui. Davanti a me c'era quel ragazzo/caffè. Per giunta nipote del più grande scrittore, maestro e proprietario di questa libreria.  Annamo bene!

- Ci rivediamo allora. Massaggiandosi il viso.

- Vi conoscete già?  Mi sono perso qualcosa?

- No. Non conosco nessuno. Questo arrogante presuntuoso mi ha versato del caffè sulla mia camicia preferita.  Ed ecco che mi ritrovo ad un colloquio di lavoro o quel che ne rimane,conciata in questo modo. Non potevo avere un inizio migliore. 

- No nonno. Ci siamo scontrati non più di venti minuti fa...

- Mi ha scontrato veramente. Parlava al telefono. Ma non sa che a quanto pare due cose contemporaneamente non é in grado di farle?

- Va bene. Non l' ho vista. E le ho versate del caffè. E lei mi ha dato gentilmente uno schiaffo.

- Mi sembrava il minimo visto il modo in cui mi guardava la trasparenza della maglietta. Non crede?

- La appoggio totalmente. rispose il "nonno". Comunque, come hai ben capito lui é mio nipote. Lorenzo Mondo. Un tuttofare, un collaboratore,  un consigliere e un presuntuoso uomo ma in fondo gentile e di cuore, che sta quasi tutto il giorno a gestire la libreria ,che un giorno sará di sua proprietà. 

Bene.  Allora ho praticamente dato uno schiaffo a chi decide, se deciderà la mia assunzione. Mi sono buttata io stessa sassi in testa. Ma d'altronde se le meritato. O no?

- Signorina Furia possiamo iniziare. Intanto da gentiluomo le chiedo scusa nuovamente. Prima non mi ha lasciato finire di parlare. Non era mia intenzione fare il gradasso e provarci spudoratamente.  Non che lei non sia una bella donna. Anzi. Per quanto mi riguarda é una bella figura per la nostra libreria.

La nostra é una libreria che appartiene alla nostra generazione da molto tempo e vorremmo continuare così ancora per molto. Vorremmo una donna che sappia gestire tutto, che si sappia organizzare. Che abbia idee innovative per accumulare più ingressi e quindi più risultati economici. Abbiamo bisogno di una collaboratrice che ama questo tipo di ambiente, considerato le vecchie esperienze.  Questo ambiente le potrebbe piacere e potrebbe iniziare a far parte della sua vita?

Bhe come potevo convincerlo al meglio.  É il mio hobby preferito. Il Nonno Mondo era lì ad aspettare una mia risposta.

- Parlando sinceramente.  Io adoro leggere. Adoro vivere le storie. Adoro addirittura lo sfogliare delle pagine.  Molti con la tecnologia hanno dimenticato ciò che si prova a sfogliare un libro. Che cosa sono queste storie se lette da un telefono? Perdono il loro valore.  Mi piace molto stare sulla spiaggia e perdermi sui libri. Sembra che sia una frase da colloquio per farle dire si. Allora lei va bene. Ma alle volte vorrei che alcune storie non finissero mai.

- Bene. É già metà del lavoro che a lei piace leggere. E vedo che ne parla come se nn potesse farne a meno.

-  In parte é così.  Quando leggo é come se il mondo attorno a me si fermasse e dentro la mia testa ecco che iniziano a crearsi delle immagini come i protagonisti, ad esempio. É qualcosa di magico. Solo chi legge sa cosa significhi

Ed ecco che inizia a parlare il Signor Stefano. Si schiarisce la voce e si sistema gli occhiali.

- Perfetto signorina. Lei mi ha convinto già da quando teneva a bada mio nipote. Che é già quanto dire. Dal suo curriculum vedo che é stata per molto tempo a Londra? Cosa le ha spinto a scendere di nuovo al sud?

- Mia madre. Si era innamorata di un uomo. E aveva deciso di scendere da un momento all' altro. Una scelta un po immatura ma non le do tutte le colpe. Qui ho i miei nonni, a cui sono molto legata e poi le mie origini sono qui.

- Cosa le piaceva di Londra? mi chiese mister presunzione.

-  Non c è bisogno di pensarci due volte a questa domanda.  Li a Londra tutti si fanno i fatti loro a differenza di qua. Che é uno sparlamento a partire da mia madre e la sua vicina di casa.

- Sì ma penso sia un fattore di donne. Penso che qui nascono già così. Già i neonati parlano di altri neonati.

Bene. Un 'ultima domanda. Perché dovremmo scegliere proprio lei?

Sapevo che la mia risposta avrebbe dato il colpo finale.  Tutto si basava su quella risposta.  Presi un po di fiato e non mollai i suoi occhi. Mi scrutavano.  Mi stavano studiando. 

-  Quando entri in una libreria entri in un altra dimensione. Hai bisogno di tempo. Se non hai idee devi andare alla ricerca del libro che ti colpisce. E io sarei in grado di far sentire a casa quel qualcuno e farlo uscire con un sacchetto. Con la consapevolezza che quella ragazza é stata abbastanza carina da ritornarci sicuramente e ringraziarla perché quel libro é stato di suo gradimento. Ecco. Io voglio essere non la semplice ragazzina che lavora da Mondo.  Ma la ragazza della porta accanto.

- Assunta.  dissero entrambi in coro.

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