(Non arrabbiatevi con Michael per favore ahaha)
Sento qualcuno bussare alla porta di camera mia e mi alzo dal letto, aprendo la porta chiusa a chiave.
Mi trovo davanti Calum, accompagnato da una cameriera bionda, con in mano una chitarra.
Sorrido e lo faccio entrare, prendendo la chitarra in mano e sedendomi sul pavimento.
Lui si siede vicino a me, appoggiando la testa sulla mia spalla e ascoltandomi suonare. -Ashton mi odia- dice, con un tono triste -non mi parla da stamattina quando c'eri anche tu-.
-Non ti odia, Cal- rispondo, provando una serie di accordi. -Perché non ti parla?- chiedo, guardandolo.
-Non lo so, mi ignora- dice, con le lacrime agli occhi. Lo prendo tra le braccia, spostando la chitarra e facendolo sedere sulle mie gambe incrociate.
Lui passa le braccia intorno ai miei fianchi, appoggiando la testa nel mio collo. -È il mio migliore amico, non voglio perderlo- sussurra.
Lo abbraccio e lo sento piangere sulla mia spalla. -Puoi suonare qualcosa? Mi calma- mi chiede, e annuisco, riprendendo la chitarra e suonando Your Nickle ain't Worth my Dime.
Lui canta e io sorrido, incantato dalla sua voce. -Canti molto bene, Cal.- dico, stringendomelo addosso assieme alla chitarra.
Lui sussurra qualcosa che non capisco e continua a cantare. Cambio canzone e suono la versione acustica di Drown, facendolo sorridere.
Cantiamo insieme per qualche istante ancora, fino a quando Michael non entra in camera.
-Luke.. oh, scusate- dice, interrompendosi alla vista di me e Calum abbracciati.
-Cosa state facendo?- chiede, stringendo i pugni. Calum deglutisce e si sposta da me.
-Suonavamo- rispondo, con un tono neutro. -Volevi qualcosa, Michael?-. Lui arrossisce.
-No, assolutamente. Vieni in camera mia quando il tuo amichetto se ne va- risponde, girandosi e uscendo, preoccupandosi di sbattersi la posta alle spalle.
-Cosa diamine?- chiede Calum, vicino a me. -Luke, se vuoi vado via ora- continua, alzandosi.
-Sarebbe una buona idea. Scusa Cal- dico, passandogli la chitarra.
Lui scuote la testa e mi abbraccia, sussurrando -Non preoccuparti, e grazie- per poi andarsene.
Io sospiro ed esco, andando verso camera di Michael.-Michael- dico, entrando. Lo vedo sdraiato sul letto con la faccia nel cuscino, la musica che proviene dalla radio a riempire la stanza. -Luke- risponde, senza muoversi.
-Michael, che diamine è successo?- dico, avvicinandomi al letto. -Niente. Nulla. Assolutamente niente, non voglio niente da te-.
-Michael- sospiro -è per quello che hai visto? Sei geloso di Calum?- chiedo.
-No!- urla lui, saltando dal letto. Si posiziona davanti a me e mi spinge via.
-Vuoi scoparti Calum? Fai come vuoi. A me non interessa. Scopatelo, tanto sono meglio io di lui- continua ad urlare. -E non sono geloso!-.
Lo guardo ridendo, facendolo arrabbiare ancora di più. -Michael, fermati- dico, prendendogli le braccia e facendolo appoggiare al muro.
Prendo le sue guance con le mani e lo accarezzo -Cosa non hai capito del fatto che voglio scoparmi te, non Calum?- dico, avvicinandomi al suo viso.
Faccio scontrare le nostre bocche con dolcezza, mordicchiando le sue labbra. Lui prende i miei capelli con la mano, stringendoli e facendomi inclinare il volto.
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Just an orphan
JugendliteraturLuke è un orfano. Non ha mai avuto una famiglia, si sente socialmente inaccettabile e vive per la musica. Michael è uno stronzo con una famiglia generosa. Anche lui vive per la musica, anche se nessuno lo sa. Alex è il miglior amico di Michael, Asht...