ｗｉｎｄ ｆｌｏｗｅr ® [[ 𝙒𝙝𝙚𝙚𝙗𝙮𝙪𝙡 ]]

CAP. 10

POV : Wheein

Mi ritrovavo distesa su una panchina e l'aria fresca che tirava la Dominica mattina nella stazione dei treni era favolosa. Stranamente c'era poca gente essendo che erano giusto le 6:00 del mattino. Mi è sempre piaciuto restare nelle stazioni, una cosa molto strana, ma mi rilassava tantissimo. A farmi compagnia ci pensavano i fiori, da sempre esistiti su questo pianeta, ognuno con un simbolo diverso. Sono sempre stata affascinata dai fiori. Quando ero più piccola i miei genitori avevano una casa in campagna, dove mio padre si limitava a curare le terre per poi venderle e mia madre aveva la mia stessa passione per i fiori. Curava e cresceva molti fiori. Il mio preferito rimarrà sempre il fiore di pesco, l'ermafrodito.
All'età di sedici anni ebbi il mio primo amore, si trattava di un ragzzo. A quel tempo non pensavo a nulla, neanche alle conseguenze delle mie azioni, quindi mi buttavo su tutto quello  che mi interessava, ovviamente nel limite. Con lui ebbi una relazione molto lunga, si poteva dire che eravamo davvero innamorati, ma ahimè, ogni cosa finisce purtroppo. Ricordo ancora quel giorno quando mi portò a cena fuori per la prima volta, insomma era roba quasi da nulla essendo che eravamo solo dei ragazzini, ma a me piacque molto il suo gesto. A fine serata mi regalò una collana, che raffigurava un ermafrodito. L'ho amata da subito quella collana, a pensare che c'è l'ho ancora da qualche parte nascosta per casa. Quel fiore da sempre simboleggia bellezza, purezza e serenità, significati importanti, ma la cosa che più mi affascinava era la forma delicata, il colore rosa che dava un tocco in più al fiore e il profumo che emanano.
Mi ritrovavo su quella panchina distesa, di domenica  mattina a riflettere.
Riflettevo su qualunque cosa, appunto suoi fiori, sulla mia infanzia, sul mio primo amore accennato poco fa e su di  lei.
Per quando possa sembrarmi abbastanza strano e nuova come cosa a me lei piaceva, ma c'è qualcosa che mi blocca, che non mi fa andare avanti. Detto sinceramente non mi sentivo molto a mio agio con me stessa dopo aver scoperto che mi piacesse una...ragazza. Non avevo esperienza nel campo femminile, non sapevo come giostrarmi e cosa fare, anche se credo sia uguale come per un maschio alla fine. Avevo questa specie di paura di buttarmi su un qualcosa di inesplorato per me.
Ero assolta nei miei pensieri, quando qualcosa, o meglio, qualcuno decise di interrompere questi discorsi tra me e me. Si trattava di un'uomo, molto probabilmente ubriaco e anche...drogato.
Parlava in modo strano, camminava in modo strano, lui era strano.
Più la figura si avvicinava e più si poteva benissimamente notare ciò che aveva tra le mani, del Soju, come immaginavo.
Decisi di alzarmi e sparire da quella zona, semplicemente non emanava molta sicurezza quel tipo.
Decisi di ritornare a casa e di farmi un bel bagno, fino a quando....

X : BAH!

Qualcuno mi spuntò da dietro. Ero pronta a dirigermi in bagno, ma adesso in sala rianimazione.
Dalla paura caddi a terra e urlai a squarcia gola il più forte possibile

X : CALMATI WHEEIN SONO IO!

Mi calmai e notai che si trattava di Jeongyeon

WN : PER LA MOR DI DIO JEONG! COME TI È SALTATO IN MENTE EH?! E POI COME SEI ENTRATA!!!!
JY : NON URLARE! Comunque se non ti ricordi, molto tempo fa mi avevi dato la chiavi, da quando mi successe quel fatto ricordi?
WN : vero...

Alcuni mesi fa Jeongyeon si trovò in pericolo e dato che la sua cosa si trovava verso la periferia, decisi di dargli un copione delle mie chiavi, in caso dove succederle ancora qualcosa. È pur sempre la mia migliore amica.

WN : beh?? Che ci fai qui a quest'ora! Sono tipo....che ore sono?
JY : le 7:30
WN : ecco, allora? Successo qualcosa immagino
JY : beh....ho litigato con Nayeon....e mi ha...come dire...beh ecco...
WN : okay ho capito, puoi stare qui se vuoi
JY : GRAZIE TI AMO TANTO LO SAI?
WN : tsk. Io adesso vado a farmi una doccia, dopo mi racconterai per filo e per segno ogni minimo dettaglio ok?
JY : okay va bene, nel frattempo ti preparo la colazione
WN : okay, non ci metto nulla, a dopo.