Inazuma Eleven ⚽

Eugene Peabody 🍵

(have a cup of hot chocolate with Eugene <3)

T/n pov

Le sue iridi color cioccolato fondente mi guardavano da lontano, come se fossi un miraggio.

Stavo parlando con Arion, uno dei miei tanti amici.

Sorridevo e scherzavo con lui come se non ci fosse un domani.

"Te lo devo ripetere? A T/n piaci."

Continuava ad insistere il miglior amico dell'occhialuto.

Adé lo ha sempre confortato quando mi vedeva con un'altro ragazzo, era molto geloso l'occhialuto quando mi vedeva in compagnia di altri.

"Ah tanto è inutile. Lei è fantastica, bella, intelligente. Non avrei speranze." sospira portando il suo sguardo in basso, fissando le sue scarpe bianche.

Adé per poco non si soffoco con la saliva quando mi vide dietro ad Eugene.

"Chi è la fortunata?" ho chiesto con tono innocente abbracciando da dietro il ragazzo che ha una cotta per me dalla prima volta che mi ha vista.

Eugene ne è certo, il suo cuore ha smesso di battere.

"Ehm ecco si, mi piace una ragazza ma sinceramente non so se ricambia." Ha ammesso voltandosi per guardare il mio viso, in quel momento appoggiato nell'incavo del suo collo.

"Posso sapere il nome della fortunata?" l'ho detto con tono infantile tanto da mettermi a ridacchiare.

Eugene si incantò ad osservare il mio sorriso e il mio sguardo estremamente contento.

Intanto Adé aveva capito di essere di troppo in quel momento, tanto che, se ne andò lasciandoci in pace.

"Allora?" questa volta alzai un sopracciglio con fare interrogativo.

Era un mio amico, che difficoltà avrebbe avuto nel confessarlo?

Eugene si voltò nella mia direzione staccandosi dall'abbraccio, gli tremavano le gambe ma lo avrebbe confessato a tutti i costi.

"T/n t-tu mi piaci!" ha esclamato chiudendo gli occhi.

Si sarebbe aspettato di tutto, una mia risata, un ceffone, invece si ritrovò le mie labbra sulle sue.

Un bacio delicato, casto. Volevo solo fargli capire ciò che provavo.

"Anche a me piaci Eugene. Ti amo, ti amo, ti amo." rivelai stringendo delicatamente una delle sue mani tra le mie.

Da quel giorno Eugene non sarebbe stato più tanto pessimista, anche perché c'ero io al suo fianco che gli avrei tirato su il morale ogni volta.

FINE
how was the chocolate?

[parole contate: 375]