[ II ]

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Scott parcheggiò la propria auto nel parcheggio privato di Derek e prese dal cruscotto le chiavi del loft. Prima di partire, sette anni fa, Derek aveva chiesto a Scott di prendersi cura della sua casa, niente di complicato, doveva solo andarci qualche volta alla settimana per assicurarsi che non fosse entrato nessuno e che le piante non fossero morte. Scott scende dalla propria macchina e percorre il breve tratto che lo separa dall'ascensore che lo avrebbe portato al loft canticchiando. Si sentiva stranamente felice; le cose con Isaac stavano andando bene, anche se piano, e presto avrebbe potuto abbracciare di nuovo il suo migliore amico. Sembrava che niente potesse rovinargli quel piccolo spicchio di felicità.

Spinse il bottone ed entrò dentro ma subito alle sue narici un nuovo odore lo fece scattare. Non era un odore sconosciuto solo che non lo sentiva da tanto e ora non sapeva a chi associarlo. "Se è dentro il loft deve conoscere Derek. Forse è Cora" pensò distrattamente mentre pigiava l'unico pulsante che conduceva all'abitazione.
Prese il telefono e controllò i messaggi : nessun segnale da parte di Stiles da quando quella mattina si erano sentiti, Scott non ne era sorpreso, sapeva quanto fosse stato difficile per Stiles andare avanti dopo il tradimento di Derek. Scosse la testa e controllò se ci fossero dei messaggi anche da parte di Isaac, il biondino gli confermava per il giorno dopo la loro serata romantica a base di pizza e candele.
Scott sorrise, mandò un cuore ad Isaac e rimise il telefono in tasca, giusto in tempo, quando le porte dell'ascensore si fermarono e dovette mettere il codice di sicurezza. La data dell'incendio.

Pochi membri del branco sapevano il codice ed erano: Boyd, Stiles, Cora, Laura, Peter e Scott.
Boyd era in vacanza da qualche parte con Erika, Laura e Cora avevano avvertito che sarebbero arrivate fra qualche giorno, Stiles era in viaggio e...l'unico che rimaneva era Peter.
Come a confermare la sua deduzione la porta si aprì e riuscì a sentire la voce del più grande parlare a qualcuno e, dopo un'attimo di silenzio in cui Scott capì che Peter era al telefono, ridere.
Stranamente la risata di Peter diede fastidio al ragazzo che si chiese con chi stesse parlando; Peter era sempre stato ambiguo, difficile da capire e a tratti insopportabile, perverso, lascivo ma Scott aveva imparato a vedere anche un'altro lato di Peter che raramente mostrava : un padre.

Malia era forse l'unica cosa in questo mondo ad aver portato Peter a mettere la testa apposto, o almeno, era questo che Scott pensava...

Attraversò il lungo corridoio fino a trovarsi di fronte alla grande vetrata e a Peter che camminava avanti e indietro con il telefono all'orecchio; era di spalle e sembrava assorto nella conversazione, sembrava a proprio agio nel loft del nipote e sorrideva dolcemente sentendo la voce della figlia.
-Si Mal, prometto che farò il bravo...No non farò feste nel loft di tuo cugino sta tranquilla- ci fu una pausa da parte del più grande in cui Scott riuscì a sentire la voce di Malia come un brusio di api poi Peter sospirò pesantemente e in quel momento il moro seppe che il maggiore sapeva, seppur ancora di spalle, della sua presenza.
-Devo andare Malia. Salutami Laura e Cora- Peter chiuse la chiamata e si voltò verso Scott infilando il telefono nella tasca dei jeans.

Il più piccolo sentì la salivazione azzerarsi e il cuore accelerare di fronte a Peter : un fisico racchiuso in una camicia candida, bianca, pura e dei jeans che lo fasciavano alla perfezione, quella barba e i capelli lasciati selvaggi e gli occhi...gli occhi di Peter Hale erano quanto di più bello Scott avesse mai visto, assieme a quelli di Isaac.
Gli occhi di quei due mannari lo incantavano sempre, e non importava che Scott, anche con Allison, fosse stato sempre impacciato, se si trovava di fronte a uno dei due ragazzi diventava un' amebeta e, quando poi, capitava di averli entrambi nella stessa stanza il cervello gli andava in tilt.
-Scott che piacere vederti- lo salutò il più grande avvicinandosi a lui con passo lento e felpato; le braccia allargate come in un grosso abbraccio, il viso sereno, felice della presenza di Scott e un sorriso birichino. Scott si ritrovò a indietreggiare umettandosi le labbra per poi rendersi conto che la situazione sembrava proprio una caccia, forse, anche Peter dovette pensarlo perché il sorriso si trasformò in qualcosa di più malizioso ed un lampo blu passò per gli occhi del più grande.

𝘽𝙍𝙊𝙆𝙀𝙉×𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏 |𝙎𝙩𝙚𝙧𝙚𝙠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora