𝘽𝙍𝙊𝙆𝙀𝙉×𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏 |𝙎𝙩𝙚𝙧𝙚𝙠

[ Xmas - extra ]

Stiles sollevò lo sguardo dal libro di criminologia che stava leggendo ,un vecchio volume sgangherato che il padre aveva usato quando era giovane, e lo sguardo gli cadde sulla finestra della sua camera che lasciava intravedere uno spiraglio di natura.
Osservando bene la finestra notò qualcosa di bianco e indistinto cadere velocemente e la cosa lo incuriosì a tal punto da mettere un segna libro di Iron Man fra le pagine e chiudere il libro posandolo sulla scrivania e andando poi alla finestra guardando fuori.

Stiles rimane a bocca aperta ,l'intero paesaggio era ricoperto di candida neve bianca e fiocchi minuscoli cadevano leggeri. Un sorriso nacque sulle labbra del ragazzo alla prospettiva di passare il natale in perfetto stile invernale.
Mentre stava osservando il paesaggio il telefono iniziò a suonare e come al solito non sapeva dove l'aveva lasciato l'ultima volta che lo aveva usato si mise alla ricerca mettendo a soqquadro la stanza lanciando abiti ,libri ,per aria.

Dal piano inferiore Noah aveva messo un vinile di un Carol natalizio, All I want for Xmas is you , e sentendo del casino dalla stanza del figlio decise di andare a vedere. Salì le scale per poi affacciarsi alla stanza e strabuzzò gli occhi alla vista del casino, -Stiles!- il ragazzo ,piegato sul materasso diagonalmente, stava controllando qualcosa sul proprio telefonino e quando il padre lo chiamò sobbalzò dalla sorpresa rischiando di cadere con la faccia sul pavimento. Stiles spense il telefono e alzandosi si girò a guardare Noah -Si pà?- chiese con un leggero rossore sulle guance e gli occhi improvvisamente illuminati come quando da bambino si svegliava il giorno di natale.

A Noah questo non sfuggì. La sua espressione era un misto di confusione e voglia di sapre -Stai ehm bene ?- chiese esitando un pochino, era giusto passata una settimana da quando Stiles si era dichiarato bisessuale e ora Noah viveva con due paure constante : la prima prevedeva che il figlio lo informasse di avere una ragazza...incinta, la seconda invece prevedeva che si presentasse a casa con un BAD - SEXY - BOY il tipo di ragazzo ,però, che ha la fedina penale lunga quasi quanto l'Himalaya. Stiles sussultò impercettibilmente e si umettò le labbra prima di rispondere e arrossire molto di più -certo..Scottie mi ha appena detto che ehm..mi ha fatto un regalo speciale- disse guardandosi le scarpe e grattandosi distrattamente la guancia. Quel gesto fece scattare un campanello d'allarme nella mente dello sceriffo che subito aguzzò la vista osservando da capo a piedi il figlio -c'entra... un ragazzo per caso?-
''giuro che se McCall ha ingaggiato degli spogliarellisti maschi per mio figlio lo rinchiudo per 20 anni in gatta buia !'' pensò lo sceriffo iniziando già a pensare tutti i possibili regali speciali che il migliore amico del figlio potesse fargli. Quando anche Stiles stava per parlare dalla strada giunse il suono di un clackson che fece saltare ,letteralmente perchè Stiles toccò con la testa il soffitto facendosi male, in aria entrambi. Stiles guardò con biasimo il padre prima di prendere il giaccone e la valigia con i regali per i suoi amici -Devo andare papà Scott è qui!- disse dopo aver dato una pacca alla spalla al padre e aver sceso di corse le scale per poi fiondarsi nella macchina di Scott.

Scott sobbalzò quando un trafelato Stiles si buttò sul sedile accanto al suo e si levò la neve dalla testa e dalle spalle  - Ehy Sti!- il ragazzo sorrise a uno Scott arrabbiato e questi ,dopo ver visto la luce che da settimane era sparita dagli occhi dell'amico, non potè non ricambiare il sorrisetto di Stiles. Appena ebbe messo la cintura Scott partì alla volta della clinica di Don, il druido era diventato presto una presenza costante nel branco di Scott arrivando ad aiutare i ragazzi anche per questioni non inerenti al mondo magico. Durante il tragitto Stiles si era torturato le dita rimanendo in silenzio e questo fece incuriosire Scott anche se sapeva benissimo quale domanda attanagliasse il suo migliore amico. Quando ebbero superato l'ultimo tratto che li separava dalla clinica Stiles girò la testa verso il finestrino osservando come il paesaggio sfrecciasse velocemente rimanendo poi una macchia indistinta -Scott..- disse dopo un lungo periodo di tormenti. L'amico non si girò a guardarlo , concentrato sulla strada , ma rilassò le spalle felice che Stiles si stesse finalmente aprendo -si?- chiese cautamente.