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Gli scaffali del supermercato erano pieni di prodotti freschi ed invitanti e la testa riccia e bionda di Isaac scrutava ogni prodotto minuziosamente alla ricerca di ciò che gli serviva per la sua serata romantica con Scott prima del ritorno di Stilinski.

Il biondo sentiva all'altezza dello stomaco una sensazione strana, quasi di pesantezza, ed era abbastanza sicuro che non era il pranzo leggero fatto poche ore prima a causargli quel lieve dolore; Isaac controllò per l'ennesima volta la schermata del suo telefono ed ancora una volta non trovava risposta ai suoi messaggi da parte del suo compagno, la cosa lo turbava un po, soprattutto considerando che il moro era andato a controllare la casa del loro alpha.
E Isaac sospettava che il silenzio di Scott era causato dall'incontro di un Hale e non l'alpha che stava per tornare da un lungo viaggio.

Solo due persone causavano in Isaac agitazione: Peter Hale e Stiles Stilinski.

Il maggiore degli Hale da qualche tempo era quasi ossessionato da lui e dal suo compagno ed anche i due non sapevano bene come mai i loro lupi, alla presenza del più grande degli Hale, scalpitassero come tori invece che comportarsi da lupi. Resistere a gli istinti stava diventando giorno dopo giorno una tortura, a tratti piacevole altri dolorosa.
E fra i due era Scott a sembrare quello più debole alla presenza quasi dominante, benché ora un beta, di Peter Hale.

Isaac non poteva non concordare sullo charme che Peter esercitava sulle persone, che esse fossero degli umani o delle creature sovrannaturali, bastava un sorriso fatto dall'uomo per sciogliere un po la persona a cui era rivolto.
Ma Isaac sapeva quanto Peter Hale fosse fin troppo subdolo e che l'unica persona a cui il mannaro tenesse veramente era la figlia Malia che in quel momento stava facendo un viaggio alla ricerca di un equilibrio interiore perduto.

Un equilibrio che anche lui faticava a tenere se pensava di dover gestire su di se lo sguardo famelico di Peter o se pensava a come tenere lontano il suo compagno da quel grosso lupo cattivo.

Isaac scosse la testa, come a voler scacciare quei pensieri che stavano per diventare molesti e poco casti, e dagli scaffali prese le ultime cose che al mannaro servivano per preparare la sua sorpresa romantica, niente di esagerato solo qualche rosa, candele profumate, panna, cioccolato e fragole...mancava solo lo spumante.

Il biondo si stava giusto dirigendo verso il reparto alcolici con il carrello sottobraccio e lo sguardo fisso ancora una volta sul telefono quando andò a sbattere contro qualcosa di duro. Più precisamente, qualcuno.

Gli occhi di Peter Hale si soffermarono sulla
figura di Isaac.

Il maggiore sorrise bonariamente alla figura sorpresa del più piccolo mostrando una fila di denti perfetti, bianchissimi, con l'unico difetto di due canini più lunghi ed affilati.
Un brivido percorse il corpo di Isaac immaginando quegli stessi denti percorrere il proprio corpo, la propria schiena e lasciare qualche segno di possesso qua e là sulla sua pelle abbronzata.
La risata malcelata di Peter riportò Isaac alla realtà; il ragazzo si alzò sistemando la sua maglia e rimase muto annusando l'aria intorno al maggiore.

Peter odorava di eccitazione, adrenalina e...Scott.

Il maggiore rise vedendo come Isaac, una volta annusato l'odore di McCall su di lui, perse così facilmente il controllo sul proprio lupo; i due si trovavano ancora dentro al supermercato, erano isolati dagli altri clienti umani dagli scaffali alti e spessi di quell'ingrosso ma il rischio che un umano potesse vedere Isaac in posizione di attacco, con gli occhi gialli, le zanne ben in vista e il viso storpiato da una smorfia di rabbia e forse dolore eccitava ancora di più Peter Hale.

-Oh- esclamò il maggiore del tutto disinvolto di fronte al fatto che Isaac aveva appena scoperto che si era avvicinato intimamente al suo fidanzato -Senti l'odore di Scott?- una mano di Peter si posò leggiadra sul proprio collo mentre gli occhi di Isaac seguivano passo per passo ogni movimento dell'uomo, -Scommetto che ti stai domandando fino a che punto io e il tuo fidanzatino ci siamo spinti...l'odore è forte vero mio piccolo lupo?- la mano scese giù fino al petto, sorpassando la maglia che indossava il maggiore, e continuò fino ad arrivare allo stomaco. Un sorriso birichino increspò le labbra di Peter -Ci siamo masturbati insieme- mimò con le labbra mentre un lampo blu passò per i suoi occhi.

𝘽𝙍𝙊𝙆𝙀𝙉×𝙃𝙀𝘼𝙍𝙏 |𝙎𝙩𝙚𝙧𝙚𝙠Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora