Guardai Alexis con la fronte corrucciata chiedendomi perché mi stesse facendo una domanda così banale."Bhe, io sono Rose... chi altro dovrei essere?"
Forse la mia domanda suonò stupida alle orecchie degli altri ragazzi perché si scambiarono degli sguardi scioccati con gli occhi spalancati.
Ero sempre più confusa... cosa c'era di strano nella mia risposta? Mi stavano davvero guardando come se fossi un'aliena? Proprio loro che non sembravano nemmeno esseri umani mi guardavano così perché ero una semplice umana?
Ero alquanto basita..."Vi prego, spiegatemi... io non so nulla di tutta questa storia, non capisco..." mi scoppiava già la testa e ancora non avevo avuto nessuna risposta alle mie domande. Si prospettava una bella giornata...
"Ok, bhe, da dove cominciare..." Alexis mi guardò passandosi a disagio una mano tra i capelli.
"Ti trovi in una specie di mondo parallelo, Eldæn, un mondo in cui vivono uomini, uomini-bestie e... demoni " esitò nel dire quell'ultima parola.
Davvero esistevano i demoni? Fino ad un attimo prima ero convinta che quelle cose esistessero solo nelle fiabe. Ma non avevo la minima idea di cosa fosse un "uomo bestia" o come li aveva chiamati. Forse era un modo per chiamare i licantropi?
"Eldæn è stato per molti anni un luogo di pace e prosperità in cui tutti vivevano in pace... insomma, la solita favoletta che ti raccontano quando sei piccolo. Un giorno però i demoni si ribellarono e da allora si susseguirono periodi di atrocità e guerre" fece una pausa per vedere se lo seguivo.
Lo incoraggiai con lo sguardo annuendo debolmente.
"Come credo che tu sappia già, i demoni in origine altro non erano che angeli, quando si schierarono dalla parte oscura diventarono demoni e minacciarono di prendere il potere con la forza. I demoni sono esseri senza anima che sono scesi a patti col diavolo"
La storia mi incuriosiva anche se a dire la verità non mi era del tutto nuova. Mi sembrava di ricordare quella storia da qualche parte. Possibile che l'avessi letta da qualche parte nei libri di mitologia?
No non era lì che avevo già sentito quelle leggende.
Alexis notò il mio turbamento."Tutto bene Rose? Vuoi fare una pausa?"
"Oh... no, no stavo solo pensando che tutta questa storia... mi sembra di averla già letta da qualche parte" dissi io corrugando la fronte per cercare di ricordare
"Davvero?" Alexis guardò Nævra con uno sguardo che non riuscii ad interpretare.
"Bhe, ok. Passiamo alla prossima questione... dopo la minaccia dei demoni Eldæn ha dovuto difendersi e sono nate delle specie di guardie o squadroni difensivi. La Guardia di Zaffiro, la guardia di Ossidiana, quella di Smeraldo e quella di Rubino. Ogni Guardia ha il proprio comandante e i suoi soldati che possono essere uomini o uomini-bestie"
"Quindi voi... voi cosa siete?" Domandai esitante.
"Io, Nævra e Leonel siamo degli uomini-bestia" rispose Alexis
"In pratica... siete licantropi o cose simili?" Dissi io mimando le "virgolette" con le dita.
"Non propio" Alexis sembrò irritato dalla mia domanda, invece Nævra ridacchiò dando una gomitata a Leonel che lo guardò divertito.
Non potei fare a meno di arrossire per la figuraccia che avevo appena fatto."Gli uomini-bestia non sono dei licantropi o cose simili. Noi non assumiamo forme animali ma si, possiamo cambiare aspetto e allora la nostra forza aumenta notevolmente, come se attingessimo potere da una fonte animalesca. Ognuno di noi è legato ad un animale che è il suo famiglio, nonché spirito guida." Alexis sospirò
"È una cosa piuttosto complessa da spiegarti, considerato anche che non hai nessuna conoscenza di questo mondo. Vedrai, sarà più semplice osservare. "
"Ok... ed Esme? Lei non l'hai nominata... è un vampiro o una fata?" Domandai sarcastica con un mezzo sorriso.
"Simpatica la ragazza" ridacchiò Nævra.
"Rose, ti prego di non prendere alla leggera queste cose... non stiamo giocando" rispose Alexis esasperato "Esme è una Dea, la dea di Smeraldo"
Alexis mi guardò negli occhi con un'intensità tale da farmi distogliere lo sguardo.
"Rose, sarò diretto e non indorerò la pillola perché questo è l'unico modo per dirtelo..."
La tensione fra il gruppo era palpabile ed Esme mi sembrava piuttosto irrequieta.
Cosa dovevano dirmi di tanto sconvolgente?Voglio dire... dopo la scorsa notte e tutte le storie che mi avevano raccontato, cosa avrebbe potuto esserci di così tanto strano?
"Ok, dimmi pure" dissi io esitante.
"Rose, anche tu sei una delle Dee"
Sgranai gli occhi per la sorpresa. Io? Una Dea? Impossibile!
Mi sarei aspettata di tutto, ma mai un'affermazione del genere. Come lo sapevano se mi avevano appena conosciuta?"V-vi sarete sbagliati... io non sono una Dea, sono una semplice studentessa del liceo" mi rigirai le mani nervosamente e risi.
" Ci dev'essere uno sbaglio, io non ho proprio un bel niente di una Dea! Voglio dire... mi avere vista? Sono una comune mortale, come potrei mai essere una Dea?" Stavo per avere una crisi di nervi, era certo. Leonel mi afferrò per le spalle.
"Rose sono tante informazioni tutte insieme, questo lo sappiamo bene. Ma credici, questa è la verità. Puoi fidarti di noi" Leonel mi parlò tenendomi entrambe le mani sulle spalle come a volermi rassicurare.
"Come fate a sapere che sono io la Dea che cercate? Voglio dire, non ho nulla di speciale e non sono neppure aggraziata come Esme..."
La vidi arrossire leggermente mentre si sistemava una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
"Hai notato la voglia sul tuo collo? È una delle prove. La seconda è il tuo anello." Alexis indicò il mio dito e io abbassai lo sguardo sulla mia mano.
"È uno zaffiro vero? Te lo ha dato tua madre vero?"
"Come fai a saperlo?" Domandai alzando un sopracciglio "Si, è uno zaffiro. In realtà era un anello di mia nonna. Quando mia madre è morta mia nonna ha lasciato a me l'anello dicendo di...." mi bloccai di colpo capendo solo in quel momento il significato delle parole di mia nonna.
Alexis mi incoraggiò con lo sguardo ad andare avanti.
"Mi disse di indossare l'anello ogni giorno e di custodirlo ad ogni costo, anche a costo della vita..." passai una mano sull'anello e lo sfilai lentamente per osservarlo.
Alexis si avvicinò a me toccando l'anello con un dito. Una scarica elettrica mi attraversò il braccio e a giudicare dal suo stupore anche Alexis aveva sentito la stessa cosa.
"Nævra potresti venire un momento? Prova a toccare l'anello"
Nævra toccò obbediente l'anello ma non successe niente. Nessuna corrente elettrica.
Guardai Alexis che aveva già confermato le sue ipotesi. E in fondo al mio cuore, anche io avevo già capito.
"Come immaginavo. Rose, tu sei-"
"La Dea di Zaffiro" interruppi la frase di Alexis quasi parlando tra me e me.
Ancora non potevo crederci. La mia vita era cambiata completamente. Non avevo più certezze ed ero in un mondo completamente nuovo per me. Mi trovavo in mezzo a persone praticamente sconosciute... Potevo fidarmi? Il mio cuore diceva di si, ma la mente e la mia parte razionale dovevano ancora metabolizzare tutta la situazione.
Una cosa però era certa. Era tutto così reale.
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La Dea di Zaffiro
Fantasy"Sono sempre stata una ragazza normale. La classica secchiona dedita allo studio per costruire la propria carriera. Sono al terzo anno di archeologia. Buoni voti, borse di studio, buon fidanzato. Non mi mancava niente. Bhe, a parte i miei genitori...