Cap 2

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T/n's pov

Mi sveglio su un letto d'ospedale abbastanza stordita. Fuori è ancora chiaro. Vedo che l'ospedale non è cambiato di una virgola. I soliti lettini con cuscini troppo morbidi e le tendine a dividere i pazienti.
Ora che ricordo tutto, mi preoccupa quanto tempo sia trascorso dalla mia morte. Un anno? Due? O forse 10...
Se mi avesse dimenticata? No no, non è possibile. Per come ha reagito non credo lo abbia fatto. E se mi odiasse? Probabile. I due kunai scagliati contro di me potrebbero esserne la prova. Con tutto questo riflettere arrivò, ovviamente, la domanda fatidica. Avrà un'altra? Potrebbe essersi fatto una famiglia e avere dei figli. Le preoccupazioni incominciarono a crescere una dopo l'altra fino a tendermi come una corda di violino dall'ansia.
Mentre ero assortita nei miei pensieri una voce mi riporta alla realtà.

"T/n, T/N CI SEI?" urla Iruka.
"Devi essere davvero concentrata per non sentirmi da questa distanza. Stavi guardando fuori dalla finestra, c'era qualcosa di interessante?" Iruka è seduto su uno sgabello a lato del letto. In mano un taccuino e una matita. Più lontano, all'angolo della stanza, Kakashi. Ha la schiena appoggiata al muro e le braccia incrociate. Lo sguardo fisso a terra.

"Come ben sai la situazione è delicata, quindi, abbiamo richiesto di fare questa cosa in privato." Accentuando l'ultima parola, Iruka, senza nemmeno accorgersene, manda un'occhiata a Kakashi che invece rimane impassibile.

"Per capire di cosa sei a conoscenza: hai la consapevolezza che la persona che sembri è morta? Da dove arrivi? Qual'è il tuo scopo? Sei veramente tu oppure qualcun'altro?" Una miriade di domande vengono sparate una dopo l'altra destabilizzandomi.

"Rallenta, rallenta! Una cosa alla volta, sto andando in confusione" dico premendomi le tempie.

"Partiamo dal presupposto che sì..." faccio una pausa.

"So di essere morta, cioè, dovrei. Mi sono svegliata in un prato circondato da alberi e poi sono venuta qui- " Vengo interrotta da Iruka che mi mette una mano davanti alla bocca, senza toccarmela, per farmi smettere.

"Senti, ci sono tanti prati qui, specifica. Non c'era qualcosa di particolare o che caratterizza il posto?" Anche lui era molto agitato e si notava da chilometri. Era vestito come al solito con i capelli raccolti. In compenso però era un po' pallido e sudava. Continuava a far ballare la gamba, come se tenesse il tempo.

"C'era...    che cos'è che c'era. Ah si, un ciliegio con alle radici una tomba. Ricordo che la frase era molto dolce." Non so il motivo ma è come se anche solo pensando a quelle parole, tutto il mio corpo di distendesse. Mi diede una pace indescrivibile.
Subito dopo aver nominato la tomba sotto il ciliegio, Kakashi si gira di scatto guardandomi allibito. Ovviamente dalla sua reazione una domanda mi sorse spontanea.

"Quella tomba ha per caso a che fare con me?" Silenzio.

"Dimmelo!" Di solito non mi piace alzare la voce ma questo non era certo il caso di trattenermi.
Kakashi torna a guardare il pavimento mentre Iruka cerca di trovare le parole adatte per rispondermi.

"Da quanto so, ti ha seppellita lì." dice indicando il mio ragazzo...   credo. Poi sento Iruka abbassare la voce per dirmi:

"Non ne ha mai parlato molto. È stato un bruttissimo periodo per lui. Quindi capirai perché siamo tutti così confusi. Ti abbiamo vista morire." Per quanto quelle parole potessero sembrare circonstanziali e fredde, qualcosa di familiare mi diceva che lui si fidava di me, cosa che mi portò a chiederglielo, ovviamente bisbigliando.

"Tu credi davvero che sia la vera T/n?"

"Per quanto incredibile sia, sì, credo fermamente che tua sia l'unica ed originale. Bisognerà cercare di spiegare come ma non credo sia possibile che qualcuno si sia trasformato da te. Sei sempre stata solo qui, al Villaggio della Foglia. E nessuno oserebbe spacciarsi per te. Ora bisogna solo cercare di spiegare, razionalmente, l'accaduto. In qualche modo.. " Sentivo la situazione alleggerirsi un po' e Iruka calmarsi. Sarebbe tutto tranquillo se non fosse che Kakashi sta lì in piedi ad analizzare la situazione, in silenzio. Alquanto inquietante direi.

"Ora che abbiamo appurato della tua autenticità vorrei chiederti una cosa un pochino personale. Posso?"

"Da quando ti preoccupi di chiedere Iruka? Se non ricordo male, quando io e Kakashi ci siamo messi insieme, non facevi altro che importunarci con le tue domande." Dico in tono scherzoso. Lui fa una risata imbarazzata per poi parlare:

"Come hai preso la notizia della tua morte..."
Sinceramente non c'ho mai pensato. Dovrei essere triste? Turbata sicuramente ma non ne sentivo questo grande peso. Ero più preoccupata per Kakashi. Chissà che cosa ha dovuto passare. Oltre a lui però, non davo troppo peso alla mia dipartita.

"Non lo so. Credo me ne sia fatta una ragione. Quello che mi preoccupa è come io abbia fatto a rinascere." Poi attirando l'attenzione di Iruka sul mio braccio, indico Kakashi.

"Ho capito" Rimanemmo a parlare un po' e finalmente potei sapere di questi anni della mia assenza.
Durante questa chiacchierata però dei rumori ci insospettirono. Iruka si alza e va a controllare alla porta. Aprendola si ritrova un ragazzino dai capelli biondi, e una ragazzina dai capelli rosa, stesi per terra uno sopra l'altro.

"AHIA SAKURA MA CHE FAI!"

"MA CHE COSA VUOI NARUTO, È COLPA TUA CHE SEI PESANTE!" Dopo aver finito di urlarsi addosso, lo sguardo di Iruka li fulmina. Esce prendendo tutti e due per le orecchie, incominciando una ramanzina che credo ricorderanno per tutta la vita. Durante tutto questo io ovviamente ridevo. Era davvero comico.
All'uscita di Iruka, Kakashi approfitta di essere da solo con me e si avvicina. Il cuore comincia a battere all'impazzata. Ho sinceramente paura che da quanto stia battendo forte, lui possa sentirlo.

"Per quanto tu possa aver conquistato la fiducia di Iruka, non pensare sia così facile anche con me. Io non ti credo!" E dicendolo continua ad avvicinarsi con tono minaccioso.

"C'è una cosa che nessuno sa. Ti ho detto di tenerla per noi in modo che potesse essere il nostro segreto. Quello che determina quanto profondo sia il nostro legame." Dicendo questo, metto il mio viso ad un palmo dal suo, piangendo.

"Ti ho accarezzato il viso e ti ho detto di non andartene. La mia vista stava sparendo, per questo l'ho fatto." Delle lacrime solcano il volto di Kakashi, bagnando il tessuto che copre gran parte del viso. Prende le mie mani tra le sue con una gentilezza inimmaginabile.

"Ti ricordi quello che ho detto dopo? I-io ti amo e non ci sarà nessuno che potrà portarti via da me. Non rattristarti. Un giorno saremo di nuovo assieme." Si sentono i singhiozzi sommessi di Kakashi che incupiscono ancora di più il momento.
Un'infermiera spezza il momento entrando nella stanza. Kakashi si alza di scatto e salta fuori dalla finestra. Io rimango lì a guardare la donna, coperta di lacrime.

Helooo. Ho scritto il capitolo in pochino più lungo per scusarmi del ritardo. Ero un po' giù a causa di alcune critiche da parte di 'amici'. Ora però ci sono operativa. Devo ringraziare mia sorella.
Cercherò di pubblicare un altro capitolo o il giorno dopo oppure quello stesso, per farmi perdonare l'attesa. Spero questo vi piaccia e vi auguro buona giornata😊😊

It was just an old story {Kakashi Hatake x Reader} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora