Cap 5

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T/n's pov

Sento il mio corpo fremere sotto il suo tocco. Accadrà o si fermerà come l'ultima volta? Questa domanda continuava a rigirarmi in testa tendendomi come una corda.

*Growl*

Il mio stomaco ha la 'bellissima' idea di spezzare il momento.

"Oh ma guarda che ora si è fatta, dovremmo mangiare e poi andare a dormire, è stata una giornata pesante hehehe he... " Kakashi si allontana da me, lasciandomi i fianchi.
Per quanto avessi cercato di non farci troppo caso ora era difficilmente evitabile. Mi metto a ridere nervosamente provando a distogliere lo sguardo il più possibile.

"Cosa c'è da ridere così di gusto?" Chiede Kakashi un po' preso alla sprovvista. Io indico lì sotto coprendomi gli occhi con l'altra mano.

"Oh cazzo! EHI N-NON GUARDARE. E poi lo sai che non si può controllare. " Si copre prima con le mani e dopo essersi seduto per cenare, con il cuscino.
Il cibo è molto buono e lo mangio con gusto. Sarebbe stato bello condividere il momento con Kakashi se non fosse che ha la brutta abitudine di mangiare ad una velocità impressionante.

"Dovresti mangiare più lentamente. Un giorno di questi ti strozzerai"

"Tranquilla, se mai dovesse accadere ci sarai tu a salvarmi" Dopo averlo detto con tutta quella sicurezza il suo viso si scurisce.

"Forse..." prende il piatto e le bacchette, va in cucina e poi tira dritto verso la camera.

"Sai già tutto, fai come preferisci" Le parole di Kakashi in lontananza, soffocate dalla porta che ci divideva, sembravano fredde. Tiro un sospiro e finita la cena esco in giardino. Niente è cambiato qui. L'erba ben curata, qualche buca qua e là a causa dei cani e l'albero di pesco affiancato dal laghetto, abitato da qualche pesciolino. Quell'albero l'abbiamo piantato noi 11 anni fa. È cresciuto bene.
Questa sensazione di tranquillità mi da la nausea. Ho paura. Quanto tempo avrò con lui? Non so nemmeno come sia riuscita a tornare, come posso anche solo immaginare quello che potrebbe succedere d'ora in poi. E se fossi costretta ad andarmene lui soffrirebbe troppo. È qualcosa di inevitabile ma non voglio che accada.
Mi siedo sull'erbetta appena cresciuta. Appoggio la schiena al tronco nodoso del pesco e guardo le stelle fino ad addormentarmi.

Kakashi's pov

Mi tolgo i vestiti e metto una tuta, poi filo nelle coperte. So già che verrò tormentato dai pensieri tutta la notte. Sento il corpo pesante e drenato dalle energie. La mente è annebbiata. È come se stessi già iniziando a metabolizzare la sua perdita, come una stretta che attanaglia il cuore e nutre le insicurezze.
A volte invidio quelle tre giovani pesti. Poche responsabilità ed una mente fresca e fissa sul futuro. Proveranno mai il vuoto che sono stato costretto ad affrontare? Spero di no. È come se strappassero a forza un pezzo di te e ti lasciassero un buco. Mille dubbi lo riempiono, modellando e rimpiazza do quella parte ormai persa. Passando il tempo quest'ombra cola via come il trucco... come una maschera. Infine lascia il vuoto, pronto per essere riempito di nuovo. Ora che è tornata non saprei come potrei sopportare di perderla ancora. Assortito, finisco per addormentarmi, inquieto.
La mattina arriva e il sole filtra dalle tende. Mi sfrego gli occhi e mi alzo. Compio la mia solita routine fino ad arrivare al momento della colazione. Per non rischiare di svegliarla in modo brusco, busso gentilmente ed entro nella camera degli ospiti. È vuota... Il letto è rifatto e non c'è nessuna traccia di lei.

"T/N! T/N DOVE SEI!" La cerco in ogni stanza fino al giardino

"T/N!!"

"KAKASHI. Ti ho sentito urlare e mi sono preoccupata. Tutto ben-" Non ci penso 2 volte e la bacio. È un bacio appassionato, disperato e avido. La circondo con le mie braccia per non farla scappare. Ci stacchiamo con entrambi il fiatone. I miei occhi sono lucidi. Mi faccio piccolo e appoggio la mia fronte sulla sua spalla.

T/n's pov

Kakashi trema e non sembra voglia staccarsi in un prossimo futuro.

"Promettimi di non andartene mai senza avvisarmi. Voglio sempre sapere dove sei... ti prego" e dicendolo mi stringe ancora di più. Affondo la mia mano nei suoi capelli ed inizio a coccolarlo.

"Te lo prometto." Alza di colpo la testa e mi guarda come se si sentisse in colpa.

"Nel senso, lo sai che non ti negherei mai la libertà. Non che lo stia facendo. Voglio dire-"

"Tranquillo, capisco la situazione e ti do ragione." Rimaniamo abbracciati un altro po'. Può sembrare molto infantile un semplice abbraccio ma quando sei con la persona che ami è tutto un altro mondo...  letteralmente. Diventa tutto più luminoso e quel semplice abbraccio è come un tranquillante. Ti rilassa e hai la sensazione di poter affrontare tutto.
Ci stacchiamo ed andiamo a fare colazione

"È abbastanza presto, ti va di andare a fare una passeggiata appena finiamo qui?"

"Mi spiace bella ma oggi devo fare da insegnante alle tre pesti. Tecnicamente dovrei farlo tutti i giorni ma ormai sono grandi, se la possono cavare da soli per qualche volta." Lo guardo con disapprovazione per poi divorarmi un panino.

"Puoi venire con me se vuoi. I ragazzi ne saranno felici e tu avrai qualcosa da fare"

"Potrei anche ritentare con delle tecniche o se disturbo, anche semplicemente meditare! Direi che approvo la tua idea" Gli sorrido allegra e, vedendo i lati dei suoi occhi incresparsi, capisco che ricambia.

HEYOOOOOO

Come va ragazzi? Questo capitolo è andato. Ci sto mettendo un po' a scrivere e come potete notare ci sono molte riflessioni personali e parti in cui ci si concentra sulle emozioni. Diciamo che sto avendo un periodo un po' di merda e l'inizio di tutto è stato il mio brutto rapporto con l'amore. Quindi scrivere qualcosa di dolce e carino quando è l'ultima cosa a cui vorrei pensare, non è semplice. Nonostante tutto voglio continuare perché voglio che questa storia abbia una fine. Mi scuso se ci sono errori di battitura ma non ho avuto tempo di fare una revisione in quanto la sto pubblicando a scuola durante una lezione.
Flusso di coscienza finito. Vi auguro una buona giornata. Al prossimo capitolo <333

Ps: ho ritirato la pubblicazione perché in una seconda lettura ho visto degli errori da farmi accapponare la pelle...  scusate.

It was just an old story {Kakashi Hatake x Reader} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora