Prologue

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Il cinguettio di un uccellino mi sveglia gentilmente da quello che mi sembra un sonno senza tempo. Aprire gli occhi, per quanto tenue sia il sole appena sorto, mi fa portare istintivamente gli avambracci a coprirli. Prendo un bel respiro pieno e mi lascio cullare dalla brezza mattutina. Finalmente mi decido ad aprire completamente gli occhi e mi metto seduta. Sono su un prato? Si vede che ieri sera ho fatto tardi a causa dell'allenamento e mi sono addormentata qui, stremata. Strano...  non ricordo niente del giorno prima. Rimango ancora qualche minuto ad ammirare il bel panorama per poi alzarmi. Sono in uno spiazzo d'erba circondato dal bosco, su una collina. C'è una stradina sterrata che spezza il cerchio d'alberi tutto intorno a me. Infine, al centro di questo luogo che pare incantato, un ciliegio, che con le sue fronde copre una...   ....statua? Mi avvicino un po' di più, trascinata dalla curiosità. È una tomba...  Una lapide non troppo decorata con su una frase che mi scioglie il cuore. "Qui giace la donna più speciale che potessi mai amare" Non so per quale motivo ma è come se dopo averla letta, una parte del mio cuore si fosse spezzato, andando in frantumi. La tomba era circondata da margherite e violette e un meraviglioso mazzo di crisantemi bianchi giaceva davanti alla lapide. Mi alzo e tristemente mi allontano verso la stradina. Proseguo e riesco velocemente a tornare per la via principale. Vado diretta per il villaggio della foglia. Il mio caro villaggio. Arrivo alle porte quando due ninja mi fermano per chiedermi l'identità.

"Ragazzi sono T/n, non mi riconoscete? Ma curiosità, da quando controllate le identità di chi entra nel villaggio?" dico con un tono scherzoso. Mi guardano straniti e uno di loro entra, probabilmente per andare ad avvisare della mia presenza.

"Quindi...  tu saresti la leggendaria T/n. Ma non eri.. " Prima che finisse la frase il compare ritorna, facendomi segno di entrare.

"Non ho mai incontrato chi tu dici di essere ma ti avverto, rubare l'identità di qualcuno non è cosa da poco. Ti consiglio di spiegarti bene quando arriverai davanti all'okage" Il suo tono freddo mi spazientisce. Ma chi si crede di essere, rubare l'identità? È passato solo un giorno e tutti sono impazziti? Durante il tragitto incominciano a venirmi dei dubbi in quanto non ricordi il villaggio della foglia in questo stato. È più, moderno? No... più grande forse e sicuramente più pieno di giovani ninja. Che bello! Mi viene da sorridere e ridere vedendo gruppi di bambini scorrazzare per le strade della città. Per quanto non fossi vista di buon occhio, il mio sorriso era contagioso e anche i due che mi stavano scortando, si rilassarono un po'. Ad un certo punto vidi Iruka e subito lo salutai.

"EHI IRUKA DI QUI!! Lui si girò di scatto e alla mia vista impallidì. Mi avvicinai ancora un pochino ma più lo mettevo bene a fuoco più non lo riconoscevo. Eppure era lui, si proprio lui. Aveva delle caratteristiche inconfondibili. Capelli neri tirati su da un codino e poi l'immancabile cicatrice sul viso. Sembrava più attempato. Ok forse non è proprio il termine adatto, direi...  adulto.

"Hey, da quand'è che sei diventato così grande bello e forte?" dico appoggiando una mano sulla sua spalla. Iruka quasi si strozza con il ramen.

"Attento, credevo avessi imparato a masticare già da tempo hahaha" Mi metto a ridere prima che il mio sorriso venisse spento dallo sguardo di Iruka. Era stupito, addirittura terrorizzato. Mi guardava come se avesse visto un mostro.

"Tu non dovresti essere qui...  Tu non dovresti essere e basta!" Si alza di scatto e indietreggia.

"Cazzo..   CAZZO! Se ti vede lui è finita." In quel momento una bellissima chioma biondo platino, spettinata, appare dietro ad Iruka.

" Kakashi NO!" Non fa in tempo a dire queste parole che un kunai viene scagliato contro di me. Per quanto fossi stata colta impreparata, riesco a schivarlo per poi girarmi verso il mio aggressore. Gli occhi strabuzzati di Kakashi mi pugnalavano. Era incredulo.

"Chi sei tu rispondi." Aveva ripreso la calma e mi parlava in modo freddo. Intanto un altro kunai era stato impugnato ben stretto, per quanto le sue mani stessero tremando.

"Sono io, non mi riconosci? Sono T/n !" Mi intristisco pensando che il mio ragazzo non mi conosca. Faccio per andargli incontro quando un'altro kunai viene lanciato. Questa volta ero preparata quindi lo blocco col mio, facendolo cadere a terra.

"Tu non sei lei. Io l'ho persa tanto tempo fa e il solo pensiero che qualcuno abbia utilizzato la tecnica della trasformazione per assomigliarle, mi fa ribrezzo! Ti do un consiglio, torna alla tua forma naturale e poi vattene. E miraccomando, non tornare mai più o la prossima volta sei morta! Sempre se tu non sia un uomo. " Dicendo questo si mette bene in posizione eretta e mi scruta da cima a piedi.

"Kakashi ma...  perché mi dici questo? Davvero non mi riconosc.. " Non riesco a finire la frase che il tempo è come se si bloccasse per una frazione di secondo. Un dolore lancinante al petto mi costringe ad abbassarmi e cercare l'aiuto del terreno. Kakashi istintivamente cerca di aiutarmi, preoccupato per poi fermarsi e ricordarsi quello che era successo.

"Oh maddai, smettila di fingere." Un fitta e poi un'altra ancora fino a farmi accasciare a terra in posizione fetale. Poi buio.

Ecco come ho sempre immaginato la protagonista di questa storia

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Ecco come ho sempre immaginato la protagonista di questa storia. Comunque è solo una mia fantasia, ovviamente voi sarete meravigliose e tutte differenti.

Ps. L'immagine è presa da internet quindi non è propriamente come la immaginavo, anche perché non è minimamente lo stile di naruto. Diciamo che a grandi linee dovrebbe avere quei tratti.



Helo, spero vi sia piaciuto il prologo di questa credo abbastanza breve fanfic. Credo ne posterò uno a settimana e se vi piace miraccomando commentate🙏🙏.

Vi auguro un buon proseguimento, alla prossimaaaaaaa. UwU

It was just an old story {Kakashi Hatake x Reader} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora