Erano quasi le 11 di notte quando tornai a casa. Mia madre sapeva che saremmo tornati tardi così ci lasciò la cena pronta sul tavolo ma siccome nella mia testa ronzava solo un pensiero, non avevo voglia di mangiare. Dopo essermi fatta la doccia e aver dato la buonanotte a tutti, madre, padre e fratello, corsi subito in camera a cercare quante più informazioni su quel posto.
Essendo un appassionata del mare ho tantissimi libri che parlavano di esso. Tanti libri che parlano delle sue leggende, delle tragedie, dei miti raccontati da antichi marinai, libri strapieni di foto di ogni genere, di tutti gli esseri viventi che fanno e facevano parte del mondo sottomarino.
Mi ricordai di quello strano testo, facendo latino a scuola riconobbi la lingua ma mi venne difficile tradurlo, cercai su internet e rimasi un po' stupita dal suo significato.
Dopo svariate ricerche lo trovai, trovai
la sua storia.
È un testo risalente alla metà dell' VIII secolo, un capitolo di un libro antichissimo, il Liber monstrorum de diversis generibus, parla di ciò che vi è in natura di portentoso, mosso dalla volontà critica di chiarire quanto le definizioni sui mostri siano vere o confutabili.È il primo testo nel quale le sirene vengono esplicitamente descritte come donne-pesce.
Sirene.. Wow.. Creature meravigliose, a parer mio. E cercavo, cercavo, cercavo senza trovare niente, neanche una notizia su quel posto, non conoscendone il nome mi venne ancora più difficile.
Dopo aver sprecato tutta la notte a cercare su internet delle risposte mi arresi e decisi di andare a cercarmele personalmente.
Ormai era diventata mattina, il sole si iniziava ad intravedere dalle tende e quindi mi preparai per andare a scuola, non volevo farlo ma ero costretta...
Passai una giornata veramente oscena, non avendo dormito tutta la notte ero distrutta, i miei amici che si incazzavano perché mentre mi parlavano io non ascoltavo, i professori che mi sbatterono fuori diverse volte perché mi addormentavo... per di più mentre passavo per i corridoi incontrai pure la ragazza che mi piace e indovinate che ha detto per salutarmi? "belle occhiaie"... quel giorno era un susseguirsi di disastri, ahhhhh *urlo di disperazione*. Da dimenticare ahaha... non vedevo l'ora di tornare a casa per riposarmi e uscire subito a farmi una nuotata e scoprire quel che c'era da scoprire.
Finalmente sono tornata a casa, ho assolutamente bisogno di dormire.
Mi sveglio sentendo mia madre bussare alla porta, guardo l'orologio e...CAZZO, ho dormito così tanto???
Sono le otto di sera... ahhhhhh *altro urlo di disperazione*
Per fortuna domani è domenica e dato che come ogni domenica dovremo andare dai nonni mi serve trovare una scusa plausibile per restare a casa in modo da poter andare a nuotare.
Ho bisogno di sapere.Tornai a dormire e il giorno successivo mi alzai sul tardi, aspettate... perché mi sono svegliata così tardi?
Ah ecco... i miei mi lasciano un biglietto "non volevamo svegliarti, ci vediamo sta sera".Grazie.. veramente GRAZIE, non potevate fare di meglio.
È arrivata l'ora.
Gli avvisai con un messaggio che stavo andando a nuotare e avrei lasciato il telefono a casa.Beh.. si parte.
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Inesplorato.
Science FictionSi hanno continui cambiamenti, ogni giorno, ogni ora, ogni secondo.. Ma se un giorno, un pomeriggio di luna crescente avvenisse un cambiamento radicale, un cambiamento che dal nulla capovolge la tua vita per sempre, come reagiresti tu a tutto quest...