Dopo aver preparato tutto presi la bici e andai in spiaggia, in quella determinata spiaggia, volevo entrare in acqua ma provavo qualcosa di strano, come una brutta sensazione, e quindi evitai, aspettai di stare meglio prima di immergermi.Erano le tre del pomeriggio e c'era un caldo assurdo, non riuscivo più a stare sulla spiaggia ad arrostirmi così decisi di fare un po' di snorkeling, era una spiaggia bellissima con un fondale marino immenso, era sempre incredibile nuotare in quelle acque.
Mi piaceva passare i pomeriggi a raccogliere conchiglie, arnesi vecchi etc... spesso trovavo cosa veramente antichissime, dal valore molto alto, mi sembra scontato dire che non avrei mai avuto il coraggio di venderle o mostrarle a qualcuno, ancora oggi le conservo tutte in un grande cofanetto sotto al letto di camera mia. Questo per dirvi che anche il giorno avevo trovato un piccolo anello dalla bellezza indescrivibile.
Nonostante fosse antico era ancora in perfette condizioni, decisi di tornare a riva per osservarlo meglio, aveva una pietra di un azzurro brillante incastonata all'interno, avvolta da dei sottili filamenti di puro argento. Dopo tanti anni di esperienza su questo genere di cose ne capivo abbastanza, aveva tanti particolari, mai visto prima nulla del genere, la pietra sembrava suscitare in me qualcosa di emozionante, qualcosa di magico.
Era anche della mia misura, leggermente stretto, ma decisi comunque di tenerlo, anche perché sarebbe stato stupido ributtarli in mare.All'interno dell'anello c'era una scritta: σειρήνα... Greco? sicuramente greco, solo che non riuscivo a capirne il significato, ma da lì a poche ore tutto fu chiaro, tutte le cose inspiegabili di quel pomeriggio... piano piano si collegavano tutte, mi piacerebbe raccontarvelo in questo momento solo che dovrete aspettare ancora un po'.
Si sono fatte quasi le 5, tra ammirare l'anello e cercare di capire cosa ci fosse inciso il tempo volò, così senza pensarci due volte decisi di immergermi, cercai di scacciare via quella voce che mi imponeva di non farlo e andai avanti.
Ogni volta che nuotavo in quelle acque mi sembravano diverse, come se cambiassero continuamente, ovviamente non era possibile, solo che, avendo una buona memoria mi ricordavo i posti in cui andavo e i posti che esploravo, ma questa volta era diverso, quelle barriere coralline sembravano completamente diverse.
Non riconoscendo il luogo non sapevo come raggiungere quelle isolette, una in particolare ma è come se ci fosse una voce ad indicarmi la strada, non sapevo dove stavi andando, ma sapevo che era la direzione giusta.
Infatti dopo alcuni minuti arrivai davanti a quella parete che riconobbi subito. Avevo letto così tante volte ciò che c'era scritto sopra che lo avevo imparato a memoria. Dopo essere entrata dentro a quel labirinto... vi giuro non ho idea di come chiamarlo, è inspiegabile... ma, dicevo, dopo essere entrata continuava a risuonarmi questo piccolo testo in mente.
La sensazione negativa che sentivo svaniva man mano che andavo avanti e a differenza dell'ultima volta le rovine erano mozzafiato, spaventose, ma mozzafiato, c'era tanto da sapere e purtroppo mi rimaneva poco tempo, le bombole stavano iniziando ad avere poco ossigeno, dovevo tornare su al più presto, la curiosità andava oltre però, guardai l'orologio ed erano le 17:55, promisi a me stessa che alle sei in punto sarei tornata a galla.
L'ambiente non era cupo ma luminoso, e i pesci sembrava felici e non riuscivo a spiegarmi il perché, notai anche un'altra cosa, nelle rovine c'era una grotta, si trovata sotto alcune macerie, era irraggiungibile, provai comunque ad entrarci ma ovviamente non ci riuscivi, guardai l'orologio: 18:15. COSA? IN CHE SENSO?... avevo iniziato a trattenere il fiato per non consumare troppa aria nelle bombole ma 15 minuti?? Com'è possibile...?
Tornai immediatamente all'inizio del tunnel, labirinto o qualsiasi altro nome abbia. Prima di andarmene però mi girai verso la parete all'entrata e decisi di ripetere a voce alta quel testo, ma appena ebbi finito di dirlo un'insopportabile scossa al dito mi immobilizzò, una strana luce uscì da esso e sembro smaterializzarsi dall'anello alla parete.
Ero ancora sotto shock quando finì il tutto e non so con quali forze io sia riuscita a tornare a riva.
Mi presi dei minuti per respirare e per controllare il battito ma era tutto regolare, guardai l'orario sul telefono 20:21... Dopo quello che mi era appena successo, l'unica cosa che mi chiedevo era come fosse possibile che fossero passate due ore e io non fossi morta di annegamento... le bombole non potevano durare tutto questo tempo.Notai una chiamata di mia mamma così le mandai un messaggio, non avevo assolutamente voglia di parlare con nessuno e tanto meno voglia di tornare a casa, le scrissi che avrei passato la notte dalla mia migliore amica ma non mi credette così mi chiamo, era preoccupata ma la rassicurai mandandole qualche foto fatta in precedenza, non sono una che dice cazzate o nasconde le cose si proprio genitori, ma dovevo assolutamente capire cosa mi stava succedendo.
Mi sistemai in un angolo della piccola spiaggia per passare la notte, per fortuna mi ero attrezzata bene, se no sarei stata nella merda. Mangiai un panino che avevo e mi misi a guardare le stelle, dopo un po' però pensai che in riva al mare sarebbe stato più bello, così mi spostai.
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Inesplorato.
Science FictionSi hanno continui cambiamenti, ogni giorno, ogni ora, ogni secondo.. Ma se un giorno, un pomeriggio di luna crescente avvenisse un cambiamento radicale, un cambiamento che dal nulla capovolge la tua vita per sempre, come reagiresti tu a tutto quest...