Capitolo 28 "Milano"
Lorenzo's pov
Sono passati 6 giorni da quando mi ero sentito con Susan e sfortunatamente oggi è l'ultimo giorno che starò nella città dove sono nato e dove ho vissuto per 19 anni.
"Lory, sei pronto? La valigia è fatta?" Mi domandò mia madre.
"Si, è tutto apposto." Urlai in risposta. Sospirando, uscii dalla camera trascinando dietro la valiga e scesi le scale.
"Eccomi." Annunciai la mia presenza.
"Bene, siamo tutti presenti?" Disse papà. Alzai gli occhi al cielo.
"Si tesoro caro. Adesso possiamo andare? Faremo tardi per prendere il treno." Disse mamma a mio padre. Lui fece spallucce.
Stavo per uscire di casa quando non sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla, mi grai verso questa e vidi che era la mano di mia madre.
"Dici che Susan verrà a salutarmi alla stazione?" Le domandai.
"Forse." Mi disse sorridendo, cercando di curare una parte del dolore che mi stava divorando dentro. Lei mi passò avanti aspettando che io esca e così feci, mi girai verso questa e la fissai, pensando che probabilmente non la rivedrò mai più.
Susan's pov
Oggi è il giorno che Lorenzo si deve trasferire a Milano e non ho intenzione di andare a salutarlo alla stazione perchè potrebbe pensare che lo abbia perdonato ma non voglio che la potesse pensare così. Non voglio perdonarlo... Almeno non ora.
Presi il cellulare e chiamai la pizzeria per ordinarmi una pizza, improvvisamente mi è venuta voglia di pizza e magari potrebbe farmi dimenticare un po' quel che è successo.
Il campanello suonò dopo circa una ventina di minuti, pigramente mi alzai e mi diressi verso la porta e la aprii ma quando questa fu aperta rimasi pietrificata. Non era il ragazzo delle pizze.
"Tu?! Che ci fai qua?" Gli chiesi scioccata.
"Ti devo spiegare." Mi disse lui pregandomi.
"Ma così perdi il treno." Gli dissi.
"Ti devo parlare. Solo 5 minuti. Promesso." Mi supplicò ed io cedetti. Sospirai e lo feci accomodare.
Lorenzo's pov
Ero alla stazione quando mi venne il presentimento che Susan non sarebbe venuta, così con un 'permesso speciale' dei miei genitori corsi da lei il più veloce possibile per chiarire questa facenda, andano direttamente a casa nostra perchè la casa dei suoi genitori dopo ciò che è successo... Di sicuro non l'avrebbero accolta a braccia aperte.
Sono arrivato finalmente dalla porta e suonai il campanello, appena la porta si aprì rivelò una ragazza non molto alta con addosso una delle mie felpe che mi guardava stupita. Susan.
"Tu?! Che ci fai qua?" Mi domandò meravigliata del fatto che io sia qua.
"Ti devo spiegare." Dissi frettolosamente. Devo chiarire con lei prima che sia troppo tardi perchè non lo è. Questo si può ancora recuperare.
"Ma così perdi il treno." Mi disse preoccupandosi di me. Pensa veramente che adesso uno stupido treno sia un mio problema?
"Ti devo parlare. Solo 5 minuti. Promesso." La supplicai ed alla fine cedette.
"Va bene, entra." Disse puntando gli occhi per terra. Entrai in casa e mi sedetti sul divano.
"Allora Lorenzo... Di che cosa mi vorresti parlare?" Mi chiese lei con tono piatto.
"A dire il vero non ti devo parlare ma ti devo consegnare questo." Poggiai sul tavolino di vetro davanti a me un quaderno malandato, con la copertina tutta strappata. Alzai lo sguardo e lei mi guardava stranita.
"Che significa?" Mi chiese lei.
"Intendo a precisare che nessuno, ripeto nessuno sa l'esistenza di questo quaderno. Nessuno, nemmeno i miei genitori." Spiegai.
Stette in silenzio.
"Prima di prendere una qualsiasi decisione, leggi tutto questo quaderno, per favore. Solo allora deciderai." Le dissi con la voce che risultava disperata.
"O-ok." Balbettò.
Mi alzai dal divano e mi diressi verso la porta d'entrata e poco dopo arrivò anche lei.
"Ecco... Io..." Divagai.
"Dovresti andare... Farai tardi." Mi congedò ed io annuii. Ha ragione.
Uscii dall'appartamento ed andai a prendere l'ascensore. Ha bisogno di pensare in lucidità adesso, ecco perchè me ne sono andato.
Susan's pov
Lorenzo è uscito, mi spostai fino in salotto e presi tra le mani il quaderno. Che cosa mai ci sarà di così misterioso che nessuno sa della sua esistenza... Apparte io adesso?
Aprii quest'ultimo e sulla prima pagina 'Diario di Lorenzo'. Che cosa ci sarà mai dentro di così importante che probabilmente mi farebbe cambiare idea su di lui?
C'è solo un modo per scoprirlo: leggerlo.
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Ciao raga :)
So che questi ultimi capitoli non sono per nulla belli D: ma non posso farli continuare in stile 'rosa e fiori', sono cose che possono succedere anche nella realtà quindi devo usare anche dei 'momenti tristi'... Non so se mi capite :| ma vi prometto che tra qualche capitolo si risolve tutto, Lorenzo e Susan si metteranno di nuovo insieme :') e così... Tutti felici e contenti! Ma... Ho in mente di fare anche un sequel di questa storia ;) so già come fare finire questa storia e come iniziare la nuova. Vi dico solo una cosa: i primi capitoli del sequel (che inizierò una volta terminato questo) saranno tristi ma poi si movimenteranno col susseguirsi dei capitoli diventando di nuovo come al solito. Ci tenevo veramente tanto a dirvelo perchè è da un po' che ci sto pensando e finalmente mi sono decisa. Spero che la leggiate poi anche quella... Ci terrei veramente tanto :3
Ilaria :D
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Innamorata del mio migliore amico [Lorenzo Ostuni (Favij)]
Fanfiction"Susan, ma che ti succede?" Mi chiese Lore guardandomi preoccupato. Ma è fottutamente serio?! "Vuoi sapere veramente che mi sta succedendo? Sei l'unico che che non se n'è mai accorto!" Gli urlai con le lacrime che mi stavano rigando il viso, vedevo...