Capitolo 1 "Primo giorno di scuola"

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Capitolo 1 "Primo giorno di scuola"

"Susan, dai, alzati." La voce di mia madre echeggiava dal piano di sotto. Mugolai e mi rigirai dall'altra parte per prendere sonno. Odio andare a scuola, lo sa bene quella donna.

"Susan Piccioli, non costringermi ad usare le maniere forti!" Mi minacciò lei. Sò che tanto non lo farebbe mai. Lo fa sempre ma non mi ha mai fatto nulla di quello che dice.

"Non scassare mamma! Fammi dormire in pace!" Le urlai in risposta.

"Forza, Susan, hai delle visite a proposito." Mi disse con tono calmo. Delle visite? Chi potrebbe mai essere? Pigramente mi alzai dal letto e scesi le scale, appena i miei occhi verdi incontrarono i suoi marroni del mio migliore amico mi venne un colpo. Corsi incontro a lui e ci saltai letteralmente addosso.

"Ostuni!! Mi sei mancato tantissimo! Come è andata l'estate?" E si, è da tutta l'estate che non ci vediamo. Il mese di agosto era partito per andare a Londra, in quel momento mi ero sentita tremendamente sola. Ci sentivamo comunque tutti i giorni su Skype.

"Piccioli! Mi sei mancata tantissimo anche tu! Londra è una bellissima città, ma sentivo la mancanza della mia adorata città e sopratutto della mia migliore amica." Alle sue parole potevo sciogliermi a momenti.

"E tu, come sei stata senza il tuo migliore amico?" Aggiunse in un secondo momento.

"Un'inferno, ma adesso poco importa. Siamo insieme, adesso nessuno ti porterà via da me." Dissi abbracciandolo.

"Dai, adesso vai a cambiarti, o se no faremo tardi a scuola." Disse Lore dirigendosi verso il salotto per sedersi sul divano.

Salii immediatamente le scale e mi cambiai indossando un paio di leggins neri, una felpa larga grigia e le mie adorate all star. Quando fui pronta, scesi e trovai solamente lui in casa, eravamo soli soletti. Mamma sarà già partita.

"Nuovi ascquisti, Susan?" Mi domandò lui muovendo la mano in su ed in giù indicando così come ero vestita.

"Oh, si, comparte, settimana scorsa. Volevo cominciare al meglio questo anno nuovo. Volevo sembrare carina come le altre ragazze della mia età." Dissi guardandolo negli occhi.

"Susan, tu non hai bisogno di apparire più bella, perché tu lo sei già." Mi disse facendomi arrossire.

"Dove è mia madre?" Gli chiesi con il risultato che lui scoppiò a ridere. Lo so, ho fatto una figura del caizer, lo so.

"Susan, se non lo sai tu che sei sua figlia, non ne ho idea." Disse Lore ridacchiando.

"Già..." Che imbarazzo...

"Dai adesso andiamo o faremo tardi già il primo giorno di scuola." Disse per prendermi la mano e trascinarmi fuori di casa, ebbi solamente il tempo di prendere lo zaino, le chiavi di casa e il cappotto. La scuola da dove abito io dista una decina di minuti a piedi, e la cosa più bella di tutto, è che Lore abita vicino a me! Oltre ad essere migliori amici, siamo anche vicini di casa.

***

"Pronta per un nuovo anno, Piccioli?" Mi chiese lui sorridendomi. Annuii.

"Il nostro ultimo anno di superiori." Ricordai a tutti e due.

"Susy, Lore! Siete vivi!" La voce di Sarah, la nostra migliore amica, urlò dietro di noi facendoci spaventare.

"Sarah!" Urlò lui in risposta.

"Amore!" Dissi saltandoci addosso, quasi cadde all'indietro "Mi sei mancata tantissimo!"

"Susy, anche tu, anche molto. Come è andata l'estate?" Ci chiese con un sorriso a 32 denti.

"Lore è andato nel mese di agosto a Londra e l'ha trovata fantastica. Io invece, sono stata qui a Torino, come sempre del resto. Tu?" Dissi le notizie che avevo. La vidi saltellare battendo le mani come una bambina. Mi chiedo che cosa sarà mai che la starà eccitando così.

"Io ho grandi news!" Esclamò lei. Ebbe la nostra attenzione su di lei.

"Spara." Disse Lore.

"Vi ricordate di Luca? Sapete, quel figo della madonna." Disse velocemente. Luca è il ragazzo che lei si è presa una cotta. Si è bello, anzi, un figo della madonna veramente.

"E?" Mi feci vedere disinteressata, ma in realtà, sto morendo dalla voglia di sapere che cosa è successo.

"Indovinate..." Ci disse. Guardai Ostuni e vidi che la stava guardando perplesso.

"Non capiamo, Sarah, se ce lo dici bene, se no, tienitelo per te." Disse lui.

Sospirò "Va bene." Silenzio "Io e Luca quest'estate ci siamo fidanzati!" Esclamò lei.

"Stai scherzando?!" Esclamammo in coro io e Lorenzo.

"No, è la verità. Non mi sembra ancora vero che siamo fidanzati. È successo tutto ad una festa, mi ero scolata troppi bicchieri di vodka e mi sentii male, c'era lui nei dintorni e mi condusse in una camera, mi poggiò sul letto e chiuse la porta a chiave, rimanendo dentro con me e... Vi lascio immaginare." Ci fece l'occhiolino ed io feci una faccia disgustata.

La campanella suonò e tutti gli studenti entrarono dentro l'edificio, noi, come tutti gli altri, ci recavamo verso le scale per entrare a scuola. Sento che sarà una giornata pesante.

Innamorata del mio migliore amico [Lorenzo Ostuni (Favij)]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora