Capitolo 6 "Luna park"
Eccoci arrivati al luna park, scendemmo dall'auto e ci dirigemmo verso l'entrata di questo.
"Nervosa, piccola?" Mi disse Lore vedendo che stavo fissando la ruota panoramica con occhi spalancati.
"Eh, cosa?" Mi aveva chiamata piccola. Piccola. Non mi ha mai chiamata così. Che sta succedendo?
"Stai guardando la ruota panoramica come se ti stesse per mangiare a momenti." Cercò di alleggerire la mia tensione. Il risultato è stato che ridacchiavo nervosamente.
"Niente, sto bene." Mentii.
"Va bene, però se c'è qualcosa che non va, puoi dirmelo." Mi disse ed io annuii.
Prese la mia mano e ci mettemmo in coda per la ruota panoramica. Dopo venti minuti di coda, finalmente arrivò il nostro momento, Lorenzo si diresse verso la cassa per prendere due biglietti, io lo aspettavo davanti alle cabine, poco dopo arrivò anche lui, sorridente sbandierando in aria i biglietti.
"Eccoli qua. Aspettiamo che finisca il giro ed il macchinista ci farà salire." Mi disse. La tensione dentro di me stava aumentando, come la paura che lui possa scoprire la mia paura più grande, la paura delle altezze, odio stare alzata in aria per più di cinque minuti, sopratutto alti più di cento metri da terra.
"Ok." Dissi con voce tremante.
[...]
La ruota si fermò e le persone all'interno alle cabine scesero e sui loro volti era dipinta un'espressione soddisfatta e felice, immagino io dopo questo giro infernale come sarò.
"Susy, tieni." Mi porse la mano, io l'accettai subitissimo perché ne ho davvero bisogno.
"Grazie Lore." Lentamente entrammo dentro le cabine, dopo pochi secondi la porta si chiuse e questa cominciò a girare lentamente, io chiusi gli occhi e mi aggrappai a Lorenzo per paura di... Non so... Cadere nel vuoto?
"Che succede?" Chiesi allarmata. Avevo sentito la ruota fermarsi di colpo e lì mi sono spaventata a morte.
"Siamo rimasi in cima, Susan." Mi disse lentamente per paura di non aumentarmi la mia ansia.
"P-perché?" Gli chiesi con un po' di paura.
"Dovevano fare scendere le persone in basso. Tra poco anche noi." Tirai un sospiro di sollievo.
"Oh-oh. Problemi in vista." Oh no, che problemi potrebbero mai esserci?
Aprii gli occhi e vidi che effettivamente eravamo ancora in cima, però diedi la mia attenzione all'auto parlante che diceva 'Per motivi di malfunzionamento tecnico, la ruota rimarrà ferma per minuti ancora da destinarsi. Ci scusiamo per il disagio.' e lì il mio cuore smise di battere per una frazione di tre secondi. Rimarremmo bloccati qui in cima per sempre?
"Susan! Oddio, piccola, svegliati." La voce di Lorenzo stava diventando sempre più lontana da me, che sta succedendo? Sto cadendo?
***
Aprii gli occhi lentamente e vidi che mi trovavo su un letto, la stanza era interamente bianca, indossavo un camice da ospedale, ero infatti in ospedale, che cosa è successo? Non mi ricordo nulla... Girai la testa e vidi gli occhi marroni del mio migliore amico che mi stava fissando.
"Finalmente ti sei svegliata Susan." Mi disse felicemente.
"Che... Che è successo?" Gli chiesi.
"Non ti ricordi nulla?" Mi chiese lui. Scossi la testa.
"Bè... Eravamo andati sulla ruota panoramica, questa bè... Si era fermata mentre noi eravamo in alto e poco dopo l'annuncio che c'erano problemi tecnici e tu sei svenuta. Il dottore aveva detto che se non ti svegliavi, rischiavi di andare in coma, ma per fortuna, ti sei svegliata." Dopo la sua rivelazione, mi lasciai andare giù sul letto.
"Oh." Potei solo dire questo.
"Quando ti avevo vista cadere per terra, sono entrato nel panico, non sapevo che fare e... Mi sentivo perso." Wow.
"Rischiavo di entrare in come se... Non mi svegliavo?" Lui annuì. Sono stata veramente fortunata allora a svegliarmi.
"Possiamo tornare a casa, Lore?" Gli chiesi. Tutto quello che voglio è tornare a casa adesso.
"Credo proprio di no." Una voce a noi sconosciuta esplose dentro la stanza, era la voce di un'uomo con un camice bianco, era il dottore penso.
"Buon risveglio signorina Piccioli. Come si sente?" Mi domandò.
"Uhm... Bene, credo."
"Ne sono felice. Il suo fidanzato non l'ha lasciata nemmeno per un secondo, giorno e notte." Arrossii a come ha chiamato Lorenzo. Crede che sia il mio fidanzato?
"Per quanto ho dormito?" Chiesi.
"Due giorni." Spalancai gli occhi scioccata dalla risposta del dottore.
"Grazie dottore, può lasciarci da soli, per favore?" Chiese Lore e l'uomo acconsentì e lasciò la stanza.
"Sono veramente sollevato che ti sei svegliata Susy. Non potevo pensare di vivere senza di te." Quasi si strozzò dopo aver pronunciato quella frase "Ma naturalmente sei qui con me, per fortuna." Aggiunse.
"Anch'io Lore."
"Ti voglio bene, amica mia." Disse avvicinandosi a me per darmi un bacio sulla fronte. Nella mia mente in quel momento sta passando il momento del bacio tra me e Lorenzo, perché sto pensando a questa cosa in questo momento?
"Anch'io Lore. Sei il migliore."
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Innamorata del mio migliore amico [Lorenzo Ostuni (Favij)]
Fanfiction"Susan, ma che ti succede?" Mi chiese Lore guardandomi preoccupato. Ma è fottutamente serio?! "Vuoi sapere veramente che mi sta succedendo? Sei l'unico che che non se n'è mai accorto!" Gli urlai con le lacrime che mi stavano rigando il viso, vedevo...