Ucraina-Macedonia del Nord 2-1
Shevchenko non varia troppo la formazione vista contro l'Olanda, anche se cambia ⅔ del centrocampo, con Shaparenko che va a destra, Stepanenko passa al centro e Zinchenko rimane a sinistra. In attacco va Malinovski, utilizzato in posizione di mezzala contro gli olandesi, e stavolta con compiti offensivi sulla sinistra. Yarmolenko a destra, Yaremchuk al centro gli altri due interpreti del tridente. La Macedonia propone il 3-5-2, con Alioski e Nikolov esterni del centrocampo, Spirovski playmaker, e Elmas-Pandev come coppia offensiva, ma l'attacco sarà rinvigorito nella ripresa con l'ingresso di Trajkovski, un paio di volte vicino al gol e autore di tante sgroppate. La partita si decide nel primo tempo: al 29' angolo da sinistra, sul primo palo Karavayev colpisce di tacco sinistro, sul secondo palo Yarmolenko insacca in rete; al 34' Yarmolenko pesca Yaremchuk in area con un perfetto filtrante, il centravanti tira sull'uscita del portiere ed insacca. I portieri si mettono ampiamente in luce, soprattutto sui due rigori assegnati. Al 57' Alioski tira, Bushchan alla sua sinistra si tuffa e respinge, poi Alioski in scivolata accorcia il distacco. All'84' Malinovski tira, Dimitrievski si tuffa alla sua destra e respinge. Finisce 2-1 una gara giocata meglio dall'Ucraina nel primo tempo, mentre gli ospiti escono solo nella ripresa.
Danimarca-Belgio 1-2
Hjulmand rivoluziona il modulo dopo la sconfitta con la Finlandia, proponendo un 3-4-1-2 con Schmeichel in porta, Christensen, Kjaer e Verstergaard in difesa, Wass, Højbjerg, Delaney e Mæhle a centrocampo, Damsgaard trequartista, Poulsen e Braithwaite in attacco. L'avvio è di netta impronta danese, con i padroni di casa che assumono l'iniziativa, sbloccano dopo 2 minuti con un clamoroso errore della difesa belga, immediatamente punito da Poulsen. Funzionano molto bene Wass, che svaria su entrambe le fasce proponendo cross interessanti, la velocità di Braithwaite che irrompe su ogni cross, peccando di precisione al momento del tiro. Damsgaard interpreta benissimo il suo ruolo, agendo da trequartista muovendosi su tutta la sua zona di campo, non dando riferimenti. Il Belgio propone il 3-4-2-1, evolvendo il 3-4-3 visto contro la Russia, con Denayer che rimpiazza Boyata al centro della difesa, Meunier rimpiazza Castagne sulla destra, con Mertens e Ferreira Carrasco che supportano Lukaku, insignito del tenere alta la palla per far salire la squadra, mentre Ferreira Carrasco si abbassa per aiutare la costruzione dal basso, ma la manovra non si velocizza. L'ingresso di De Bruyne a inizio ripresa (al posto di Mertens) cambia totalmente le carte in tavola, e complice una Danimarca stanca, permette al Belgio di vincere. Al 55' Lukaku sfonda a destra, arretra a De Bruyne che controlla e scarica in area, dove si inserisce Thorgan Hazard che di piatto pareggia. Al 70' combinazione di prima tra Thorgan Hazard ed il fratello Eden, palla a De Bruyne che di piatto sinistro rasoterra batte Schmeichel per il 2-1 decisivo. All'87' Braithwaite di testa centra l'incrocio dei pali, ed è l'ultima azione dell'incontro.
Olanda-Austria 2-0
Frank de Boer ripropone il 3-4-1-2 visto contro l'Ucraina, rimpiazzando Maduro con De Ligt, che a discapito delle critiche di Van Basten risulta il migliore in campo con due chiusure decisive. Per il resto, la manovra olandese prevede il tridente offensivo, con Dumfries stabile a destra, e in fase di impostazione sono le mezzali che si abbassano a dialogare con i centrali di difesa, mentre in difesa è un 3-4-3 classico con abbassamento degli esterni per supportare nelle situazioni più complicate. Dopo il vantaggio, l'impostazione di gioco è un classico 3-5-2. Foda ripropone il 3-1-4-2 visto in corso d'opera contro la Macedonia, rimpiazzando solo Kalajdzic con Gregoritsch. In fase difensiva si ha la difesa a 5 con arretramento degli esterni, in fase offensiva è proposto un 3-2-3-2, con Schlager e Lainer in mediana, Sabitzer a sinistra, Ulmer a destra e Lainer al centro della trequarti. La partita non è un granché, ed è la sola Olanda a giocare, agevolata dall'aver sbloccato praticamente subito con Depay, ma poi il gol del raddoppio è stato divorato più volte, sino al gol di Dumfries che ha chiuso la partita. L'Austria inizia a creare qualche manovra convincente a risultato compromesso, e ciò non basta nemmeno per il gol della bandiera.
STAI LEGGENDO
L'analisi tattica di UEFA Euro 2020 [sospesa]
Non-FictionL'analisi partita per partita dell'Europeo di Calcio. Lo sapete, a me piace essere sincero, io voglio utilizzare questa rubrica per cercare di fare qualcosa di diverso, e che non ho mai provato a fare. Dunque vi chiedo feedback in modo da potermi mi...