Svezia-Slovacchia 1-0
3 punti per la Svezia, che sale a quota 4 punti attendendo la Spagna e piazza un colpo importante per la lotta al passaggio del turno. Il 4-4-2 di partenza è lo stesso visto contro la Spagna, Andersson non ha cambiato nulla, eccetto con i cambi, quando ha inserito Claesson per Olsson e Quaison per Berg (64'), Svensson per Ekdal e Bengtsson per Augustinsson (88') e Krafth per Forsberg (90'+3'). Sono soprattutto i primi due cambi a dare vivacità alla squadra, che pur nei primi minuti della ripresa aveva avuto le occasioni migliori, entrambe ispirate da Isak, che al 59' allarga a destra per Larsson, palla al centro verso Agustinsson e gran parata di Dúbravka. Dagli sviluppi del corner, sponda di Isak e colpo di testa di Danielson alto. L'ingresso di Quaison fornisce un grande partner con Isak, i due si intendono alla perfezione, e proprio su quest'asse nasce l'azione che porta all'atterramento dello stesso Quaison, con Forsberg che dal dischetto non fallisce. Isak poi nel finale esagera con i dribbling e sciupa una buonissima occasione. La Slovacchia invece scende in campo con il 4-2-3-1, lo stesso visto contro la Polonia, e le uniche novità sono Hrošovský al posto di Hromada e Koscelník al posto di Haraslin. Il primo tempo è ben interpretato dagli slovacchi, che pressano alto cercando di mettere in difficoltà i difensori svedesi, che comunque, eccetto l'errore di Augustinsson al 43', se la cavano bene. La migliore possibilità per gli slovacchi la crea Duda, che manda un destro alto ad inizio ripresa. Per il resto, la partita degli ospiti finisce al 60'.
Croazia-Repubblica Ceca 1-1
Un punto a testa per croati e cechi, ed è un punto importantissimo soprattutto per questi ultimi, che giocano una partita ottima nel primo tempo e sufficiente nella ripresa, mettendo in difficoltà chi soltanto 3 anni fa giungeva in finale al Mondiale. 4-2-3-1 per Šilhavý, che rispetto alla gara con la Scozia rimpiazza Král con Holeš in mediana. Ottima la gara di Coufal, che spinge forsennatamente e cerca l'inserimento in area o la sovrapposizione, scambiandosi con Masopust, che gioca un buon primo tempo aiutando i compagni di squadra, poi cala alla distanza. Darida è tra i più attivi là davanti, mentre Schick finisce vittima dei difensori croati, prendendosi una gomitata sul naso che però gli vale un rigore, che trasforma con freddezza glaciale. La Croazia scende in campo con il 4-2-3-1, con Dalić che sceglie questo modulo rispetto al 4-3-3 visto con l'Inghilterra. La difesa resta la stessa, tranne per l'inserimento di Lovren al posto di Ćaleta-Car per dare maggiore solidità, mentre Modrić e Kovačić compongono la mediana. Sulla trequarti vanno Perisic, Kramarić e Brekalo, premiato per l'ottima prestazione fatta vedere domenica scorsa, mentre Rebić resta unica punta. Quando difende la Croazia offre un 4-3-2-1, con Kramarić, Brekalo e Rebić che restano davanti a pressare, ma nelle situazioni più complesse la difesa cresce di 5 elementi. Per la costruzione, entrambe puntano a giocare con i due centrali ed il playmaker. L'ingresso di Ivanušec ad inizio ripresa per Brekalo cambia le carte in tavola, portando vivacità all'attacco. Al 2' della ripresa Perisic trova un pareggio quasi insperato, poi il resto del tempo ha portato ribaltamenti di fronte costanti, con alcune occasioni interessanti per entrambe. Alla fine, un punto a testa più che meritato.
Inghilterra-Scozia 0-0
A Wembley la pioggia e il terreno allentato favoriscono il gioco fisico della Scozia, che strappa un pareggio prezioso e ai punti, specie per ciò che si è visto nella ripresa, avrebbe anche meritato qualcosa in più. 4-2-3-1 per gli inglesi, con Southgate che rimpiazza gli esterni bassi, inserendo James e Shaw per Walker e Trippier (che avevano giocato contro la Croazia). La manovra inglese è la solita, con i due centrali che impostano e dialogano con Rice, mentre Philips crea un'immaginaria linea a tre con gli esterni di difesa. Sterling cerca l'inserimento, i suoi compagni l'imbucata, Kane gioca all'occorrenza anche esterno. Il gioco degli inglesi però è messo a dura prova dalla Scozia, che scende in campo con il 3-5-2, modificando però la formazione iniziale rispetto a quella vista contro la Repubblica Ceca. Marshall in porta, McTominay gioca nella difesa a 3 con Hanley e Tierney. A centrocampo vanno O'Donnell a destra, Robertson a sinistra, Gilmour e McGregor come mezzali e McGinn che agisce da playmaker. Adams e Dykes sono gli attaccanti. Gli scozzesi difendono con il 5-3-1-1, con gli esterni che diventano terzini, e Adams che retrocede come trequartista, all'occorrenza inserendosi tra i centrocampisti portando al 5-4-1. Nel primo tempo si segnalano un palo di Stones e un miracolo di Pickford, nella ripresa l'Inghilterra fa gioco, con tanta fatica, e la Scozia in ripartenza sa rendersi pericolosa, mancando però sul più bello di precisione. Alla fine, uno 0-0 che può accontentare entrambe.
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L'analisi tattica di UEFA Euro 2020 [sospesa]
NonfiksiL'analisi partita per partita dell'Europeo di Calcio. Lo sapete, a me piace essere sincero, io voglio utilizzare questa rubrica per cercare di fare qualcosa di diverso, e che non ho mai provato a fare. Dunque vi chiedo feedback in modo da potermi mi...