L'analisi tattica di UEFA Euro 2020 [sospesa]

21/06/2021: MKD-OLA, UKR-AUT, FIN-BEL e RUS-DAN

Macedonia del Nord-Olanda 0-3

Franck de Boer ripropone il 5-3-2 che gli è valso le critiche dalla Patria, ma per come ha giocato l'Olanda sin qui dimostra di avere particolari motivi per riproporre testardamente questo modulo. Davanti a Stekelenburg vanno Dumfries, de Vrij, de Ligt, Blind e van Aanholt, a centrocampo troviamo de Jong, Wijnaldum e Gravenbeck, e in attacco c'è la coppia Depay e Malen. In fase difensiva il modulo resta invariato, eccetto Wijnaldum che svaria secondo l'azione: se è pericolosa rinforza la difesa, sulle rimesse laterali invece avanza in direzione opposta agli attacchi per favorire un'eventuale ripartenza. Quando attacca invece l'Olanda gioca con una sorta di 3-1-2-3-1, con i centrali di difesa che giocano come in una normale difesa a tre, con un play che si abbassa e le due mezzali che avanzano, mentre sulla linea della trequarti sono van Aanholt e Depay i più attivi, spesso scambiandosi la posizione. Nei primi minuti, a sinistra gioca Dumfries. La Macedonia invece ripropone il 4-2-3-1, a differenza del 3-5-2 visto contro l'Ucraina. Dimitrievski in porta, Ristovski, Velkoski, Musliu, Alioski in difesa, Ademi e Bardhi in mediana, Tričkovski, Elmas e Trajkovski sulla trequarti, Pandev unica punta. In fase difensiva il modulo non si discosta dalla base, risultando molto compatto. In fase offensiva si vedono due moduli, il 3-3-3-1 e il 3-1-4-2, dove risaltano le doti di Trajkovski, che centra pure un palo. Inserire gol.

Ucraina-Austria 0-1

4-3-3 per l'Ucraina, con Shevchenko che ripropone il solito modulo visto contro la Macedonia del Nord. L'unica novità è apportata da Sydorchuk al posto di Stepanenko. Foda di contro propone il 4-3-2-1, che rimpiazza il 3-1-4-2 delle precedenti partite. Le novità sono Arnautovic e Grillitsch dal primo minuto. L'Austria gioca con Alaba spesso in avanti, svariando sulla fascia e servendo molti cross in area. L'Ucraina soffre e si rannicchia principalmente nella propria area. La fase di impostazione per gli Austriaci vede la difesa a 3, con Alaba che sale in avanti sulla linea dei centrocampisti, mentre Grillitsch si occupa di dialogare con i tre dietro, e all'occorrenza si abbassa anche Sabitzer. Dragovic, quando intravede le possibilità, entra in area cercando la deviazione sui cross. L'Ucraina vive sugli scambi Yarmolenko-Yaremchuk. A decidere l'incontro è un gol di Baumgartner al 21' sugli sviluppi di un angolo da sinistra battuto da Alaba.

Finlandia-Belgio 0-2

Sempre 5-3-2 per Karava, con l'unica differenza che Sparn rimpiazza Schüller. Per Martinez 3-4-2-1, con l'inserimento di Doku sulla trequarti, Trossard e Chadli sulle fasce, De Bruyne e Witsel come mezzali, e Boyata, Denayer e Vermaelen in difesa. La Finlandia difende con il modulo di partenza, e quando imposta utilizza un prudente 3-2-3-2, con Lod che sale sulla linea della trequarti, mentre Raitala e Sparn lavorano sulla mediana. Nel corso della ripresa, Karava passa ad un 5-3-1-1 con Pukki perno più avanzato. Dopo il 2-0, si passa al 4-2-3-1 che invece non porta alla riapertura dell'incontro. Il Belgio invece fa la partita, interscambiando il 3-3-4, il 3-4-3 e il 2-2-3-3, ma è solo nella ripresa che saranno trovati i due gol.

Russia-Danimarca 1-4

Hjulmand ripropone il 3-4-2-1 visto contro il Belgio, con anche gli stessi interpreti, facendo risaltare le qualità di Damsgaard, che va a segno sbloccando una partità che vedeva la Russia difendere con il 5-3-2 e il 5-4-1, mentre i danesi lasciavano solo Kjaer come ultimo uomo. Cherchesov propone una squadra senza carattere, con il 3-5-1-1 che non dà i suoi frutti e non risalta né le qualità di Mario Fernandes e Kuzyaev sugli esterni, né le doti palla al piede di Golovin, e Dzyuba gioca più nella propria area che in quella avversaria. Neanche il gol russo può essere festeggiato, visto che arriva su rigore molto generoso.