3.CAPITOLO

35 3 0
                                    

Sto tornano a casa dopo l'allenamento e man mano che mi avvicino alla porta noto una persona che sta bussando aggressivamente; questo sentendomi arrivare si volta e mi viene incontro.

"Sono venuti due pro Hero a bussare alla tua porta, se dovessero tornare non riaprire; ti chiederanno di andare nei dormitori scolastici, tu rifiuta" mi ordina dando una busta "questa devi darla ai professori fingendo che sia da parte dei tuoi genitori, contiene una valida motivazione per cui tu non puoi andare a stare lì. Non fare cazzate, noi ti teniamo d'occhio";

"Noi chi?" chiedo;

"Questo non ti importa";

"Ti manda <il dottore> vero?";

Lui non risponde, mi fissa dritto negli occhi per qualche secondo per poi andarsene sorpassandomi; io rimango paralizzata sul posto giungendo alla consapevolezza di non essere mai scappata da quell'inferno.

Il giorno dopo a scuola consegno la lettera al preside, il quale insospettito dal rifiuto di protezione incomincia a leggermi la lettera davanti.

<<Ci dispiace ma non siamo d'accordo col mandare nostra figlia nei vostri dormitori, vogliamo tenerla vicino a noi. Non insistete, è una decisione definitiva e non cambieremo idea.
I Signori Nakamura.>>


Il preside mi guarda e chiede: "Tu sei d'accordo con la decisione dei tuoi genitori?"

"Non posso farci molto, signor preside, son pur sempre i miei genitori" rispondo;

"Allora se mai avrai bisogno di aiuto, non esitare a chiamarci".

Ritorno in classe per le lezioni.

Le settimane si susseguivano velocemente durante le quali ci siamo allenati per sostenere l'esame per la licenza provvisoria; lo abbiamo superato tutti tranne Shoto e Bakugo.

Dopo aver visto i risultati ho osservato Shoto da lontano, mi dispiaceva troppo per lui e volevo abbracciarlo ma il mio orgoglio me lo impediva.

"Si vide lontano un miglio che ti dispiace per lui, vai a parlargli" mi dice improvvisamente Fumikage;

"No" rispondo freddamente "..........almeno non da sola, verresti con me?" ;

"Va bene" risponde col mezzo sorriso.

Torniamo tutti verso i dormitori e noi due ci dirigiamo verso la stanza di Shoto; arrivati davanti alla porta bussiamo e lui apre facendoci entrare.

All'improvviso lo abbraccio e dopo qualche secondo lui ricambia avvolgendo le braccia attorno al mio bacino e mi sussurra:

"Scusami per non averti dato ascolto, ero accecato dal desiderio di salvarlo";

"Scusami anche tu, non avrei dovuto aggredirvi in quel modo ma ero davvero preoccupata" gli sussurro a mia volta sciogliendo l'abbraccio.

Dopo il nostro chiarimento, ci sediamo a chiacchierare del più del meno.

"y/n ma perché non sei venuta a stare qui al dormitorio?" mi domanda Fumikage;

"Perché mi hanno minacciata, un tizio losco si è presentato alla mia porta dicendomi che non potevo venire perché mi tengono d'occhio e mi ha consegnato una lettera da dare ai professori come motivazione" dico;

"Ma chi era questo tizio? Chi lo ha mandato?" mi chiede Shoto;

"Ho immaginato venisse dalle stesse persone che mi hanno torturata così ho provato ad indagare ma con scarsi risultati" dico affranta;

Pathos- Kirishima×ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora