Capitolo 1

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Ed eccoci qua, io e lei, da sole in macchina in viaggio verso Roma. La capitale. Per me, è la prima volta qui nel territorio romano, mamma invece è venuta in viaggio di nozze. I miei si sono seprati quand'ero piccola, avevo solo 3 anni; vedo spesso mio padre ma non ho ovviamente lo stesso rapporto che ho con mia madre. Noi abbiamo le stesse passioni, adoriamo il makeup, ci piace avere le unghie curate e amiamo la stessa musica: in questo momento la radio passa I want to break free dei  QueenPersonalmente non sopporto viaggiare molto in auto, questo viaggio mi sembra non finire mai; vorrei solamente arrivare il più presto possibile per approfittare della piscina dell'hotel; sì, resteremo per le prossime ore in hotel perchè la casa da noi affittata verrà liberata tra due giorni.
- ''Allora? sei felice o vuoi che torni indietro?'' chiese improvvisamente mia madre.
-''Felice è un parolone, ma sono contenta di essere andata via da lì, troppi ricordi..'' e distolsi lo sguardo fuori dal finestrino, rivolto verso le nuvole..
-''So cosa hai dovuto affrontare nell'ultimo periodo, ma non puoi nemmeno chiuderti in casa o in hotel una volta arrivate. Devi uscire, fare nuove amicizie e magari chi lo sa, potresti incontrare anche un nuovo ragazzo..'' mi fissò sorridendo.
-''Ok, credo tu adesso voglia tornare sull'argomento AMORE ma no, fermati ora prima che io scenda da quest'auto in corsa!!'' usai un tono alto, stavo per innervosirmi ancora di più quando dolcemente mi mise una mano sul ginocchio, rassicurandomi.
Rimasi in silenzio, come lei a fissare l'asfalto..e in quel momento sì che il viaggio sembrò non finire mai. 
Dopo poche ore arrivammo in hotel, l'aiutai a portar su i bagagli, a sistemare le nostre cose, poi presi il costume e sorridendole -''Mamma, vado a fare una nuotata, con questo caldo ne ho davvero bisogno!''; lei sorrise e aggiunse -''oltre al corpo, ficcaci sott'acqua anche la testa, magari lo dimentichi una volta per tutte,no?'',  e in quel momento iniziò a ridere, vedevo le lacrime scenderle sul viso, così presi un cuscino poggiato sul letto e glielo lanciai contro, ma iniziai a ridere anche io non appena vidi le piume fuoriuscire dal cuscino e volare in tutta la stanza.Per vendicarsi, mia madre afferrò l'altro cuscino e me lo scagliò addosso, io risposi nuovamente colpendola ma il nostro divertimento venne però interrotto subito: qualcuno bussava alla porta. Abbastanza intimorita andai ad aprire, non volevo si vedessero tutte quelle piume in camera, sparse ovunque. Aprì la porta -''Salve, volevamo dirle che il pranzo verrà serviro al piano superiore alle ore 13:30, buona giornata'' disse un uomo sulla 40ina, vestito elegantemente di nero e con una rosa rossa al petto. Dopo essermi voltata -''ok, vado giù in piscina, per le 13 salirò, aspettami prima di pranzare'' e andai via, lasciando mia madre in preda alla pulizia della camera.
Arrivata al piano terra, mi guardai intorno: una piscina bellissima, un mini bar e tanta, tantissima gente. Trovai un lettino libero, mi avvicinai, stesi l'asciugamano e poi con un tuffo semplicissimo mi gettai in acqua. Iniziai presto a rilassarmi, quando si avvicinarono a me un gruppo di ragazzi (tra i quali 3 ragazze).
Uno di loro disse -''ciao, scusa se ti disturbiamo, alloggi in quest'hotel?''
-''Si, ma già domani sera vado via, perchè?''
-''Ah, cavolo ragazzi, un altro buco nell'acqua. Abbiamo una finale tra 3 settimane di volley ma in squadra manca un giocatore, Ivan si è infortunato ieri e non riusciamo a trovarne uno della nostra età, o sono minorenni o sono come quel signore lì, anzianotti!''
-''Mi dispiace, ma anche volendo non so giocare e poi..poi non è momento!'' uscì dall'acqua velocemente, forse imbarazzata dalla presenza di quesi ragazzi, presi l'asciugamano e tornai in camera in meno di un secondo.  Non raccontai nulla a mia madre, sapevo già cosa avrebbe detto, ma no, non adesso, non mi sentivo pronta a conoscere ancora nuove persone e poi per cosa? Per una partita, subito dopo si sarebbero stancati di me, non gli sarei più servita e mi avrebbero lasciato andare...andar via come tutti hanno fatto fino ad oggi.

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